«La Sanità pugliese tra le peggiori d'Italia»
Damascelli: «I dati del rapporto Meridiano parlano chiaro: siamo quart'ultimi»
martedì 21 novembre 2017
17.21
«La buona salute non è di casa in Puglia. Contrariamente ai dati snocciolati ieri dal presidente-assessore Emiliano in Commissione Bilancio, la nostra regione è quartultima per qualità dei servizi sanitari offerti ai cittadini». A denunciarlo è il consigliere regionale di Forza Italia, Domenico Damascelli, commentando i dati del 12esimo rapporto Meridiano Sanità, che fotografa la performance della sanità italiana rispetto ai paesi dell'Unione Europea.
«Con un indice di stato di salute di 3,9 su 10 per il 2017 - rivela il forzista - la Puglia si piazza in fondo alla classifica. Una prestazione così negativa, che perfino un funambolo dei numeri come Emiliano farà fatica a smentire".
«Il presidente – ha spiegato Damascelli – ha tenuto a sottolineare proprio ieri che il Piano di Riordino sanitario non serve a tagliare le spese o a programmare assunzioni ma a mettere in sicurezza gli ospedali, a garantire livelli essenziali di assistenza (Lea) migliori. Ma dopo due anni e mezzo è evidente che il sistema sanitario pubblico della nostra regione non è per nulla migliorato, tant'è che viene bocciato senz'appello nel rapporto Meridiano Sanità, da cui risulta che i nostri Lea non riescono a soddisfare il bisogno di salute dei cittadini pugliesi. Secondo il dossier, le criticità maggiori riguardano. Non ci è dato conoscere – conclude Damascelli – l'impatto finanziario del Piano di Riordino targato Emiliano. E intanto, nonostante i tagli a reparti e servizi, la spesa sanitaria continua ad aumentare, il potenziamento della medicina territoriale resta inattuato, col rischio di perdere i relativi fondi europei, e gli stanziamenti per le nuove strutture, come l'Ospedale del Nord Barese, sembrano svanire nel nulla.
Altro che buona salute!».
«Con un indice di stato di salute di 3,9 su 10 per il 2017 - rivela il forzista - la Puglia si piazza in fondo alla classifica. Una prestazione così negativa, che perfino un funambolo dei numeri come Emiliano farà fatica a smentire".
«Il presidente – ha spiegato Damascelli – ha tenuto a sottolineare proprio ieri che il Piano di Riordino sanitario non serve a tagliare le spese o a programmare assunzioni ma a mettere in sicurezza gli ospedali, a garantire livelli essenziali di assistenza (Lea) migliori. Ma dopo due anni e mezzo è evidente che il sistema sanitario pubblico della nostra regione non è per nulla migliorato, tant'è che viene bocciato senz'appello nel rapporto Meridiano Sanità, da cui risulta che i nostri Lea non riescono a soddisfare il bisogno di salute dei cittadini pugliesi. Secondo il dossier, le criticità maggiori riguardano. Non ci è dato conoscere – conclude Damascelli – l'impatto finanziario del Piano di Riordino targato Emiliano. E intanto, nonostante i tagli a reparti e servizi, la spesa sanitaria continua ad aumentare, il potenziamento della medicina territoriale resta inattuato, col rischio di perdere i relativi fondi europei, e gli stanziamenti per le nuove strutture, come l'Ospedale del Nord Barese, sembrano svanire nel nulla.
Altro che buona salute!».