"La svolta Occidentale" anche a Bitonto
Presentato l'ultimo libro di Nico Perrone
domenica 26 febbraio 2017
18.39
Uno sguardo ad un passato, nemmeno troppo lontano, per comprendere meglio il presente. E' quanto si prefigge, anche se magari non apertamente, il professor Nico Perrone con il suo ultimo libro "La svolta Occidentale. De Gasperi e il nuovo ruolo internazionale dell'Italia" (edizioni Castalvecchi), presentato nel Torrione Angioino nell'ambito della V edizione dei Viaggi letterari nel borgo, il progetto comunale inserito ne Il parco delle arti.
A dialogare con l'autore è stata Cecilia Petta, docente di letteratura e storia, che ha esordito lodando il metodo di ricerca storica utilizzato da Perrone, che ha consentito di portare alla luce documenti inediti della storia italiana e internazionale del secondo dopoguerra, come le carte personali di Eisenhower e Truman e fascicoli custoditi negli archivi britannici e italiani.
Nucleo dell'opera i due viaggi di De Gasperi negli Stati Uniti, avvenuti nel gennaio 1947 e nel settembre 1951, con cui l'allora Presidente del Consiglio pose le basi per una politica estera che avrebbe segnato fino ai nostri giorni la posizione internazionale del nostro Paese, mediante l'ingresso dell'Italia nel Patto Atlantico. Ciò vale a De Gasperi il merito di aver riportato l'Italia nel quadro delle relazioni internazionali, nel clima di sfiducia nel nostro Paese che aveva indotto gli Stati Uniti ad escludere l'Italia dallo stesso Patto Atlantico.
L'operato di De Gasperi, però, presenta secondo Perrone delle ombre. L'ingresso dell'Italia nel Patto Atlantico viene definito un errore avventato, dato che il Presidente firmò il documento senza conoscerne il testo, con scarsa consapevolezza degli obblighi dell'Italia nei confronti della potenza americana.
La firma del trattato significò l'ammissione dell'Italia in una posizione di inferiorità, in un momento di grande sviluppo italiano in ambito commerciale e, soprattutto, culturale, e secondo l'autore sarebbe stata causa del vassallaggio italiano nei confronti degli Stati Uniti che permane tutt'ora senza arrecare vantaggi, e da cui oggi potremmo emanciparci solo grazie a un allentamento degli interessi americani nei nostri confronti.
Nico Perrone ha insegnato Storia moderna e contemporanea nelle Università di Bari e di Roskilde. Ha pubblicato Il truglio. Infami, delatori e pentiti nel Regno di Napoli (Palermo 2000) Enrico Mattei (Bologna 2012), Progetto di un impero. 1823, l'annuncio dell'egemonia americana infiamma la borsa (Napoli 2013).
A dialogare con l'autore è stata Cecilia Petta, docente di letteratura e storia, che ha esordito lodando il metodo di ricerca storica utilizzato da Perrone, che ha consentito di portare alla luce documenti inediti della storia italiana e internazionale del secondo dopoguerra, come le carte personali di Eisenhower e Truman e fascicoli custoditi negli archivi britannici e italiani.
Nucleo dell'opera i due viaggi di De Gasperi negli Stati Uniti, avvenuti nel gennaio 1947 e nel settembre 1951, con cui l'allora Presidente del Consiglio pose le basi per una politica estera che avrebbe segnato fino ai nostri giorni la posizione internazionale del nostro Paese, mediante l'ingresso dell'Italia nel Patto Atlantico. Ciò vale a De Gasperi il merito di aver riportato l'Italia nel quadro delle relazioni internazionali, nel clima di sfiducia nel nostro Paese che aveva indotto gli Stati Uniti ad escludere l'Italia dallo stesso Patto Atlantico.
L'operato di De Gasperi, però, presenta secondo Perrone delle ombre. L'ingresso dell'Italia nel Patto Atlantico viene definito un errore avventato, dato che il Presidente firmò il documento senza conoscerne il testo, con scarsa consapevolezza degli obblighi dell'Italia nei confronti della potenza americana.
La firma del trattato significò l'ammissione dell'Italia in una posizione di inferiorità, in un momento di grande sviluppo italiano in ambito commerciale e, soprattutto, culturale, e secondo l'autore sarebbe stata causa del vassallaggio italiano nei confronti degli Stati Uniti che permane tutt'ora senza arrecare vantaggi, e da cui oggi potremmo emanciparci solo grazie a un allentamento degli interessi americani nei nostri confronti.
Nico Perrone ha insegnato Storia moderna e contemporanea nelle Università di Bari e di Roskilde. Ha pubblicato Il truglio. Infami, delatori e pentiti nel Regno di Napoli (Palermo 2000) Enrico Mattei (Bologna 2012), Progetto di un impero. 1823, l'annuncio dell'egemonia americana infiamma la borsa (Napoli 2013).