Lavoratori ASV Bitonto in sciopero. Il CdA: «Incomprensibile»
Il Sit in davanti a Palazzo Gentile dei dipendenti FP CGIL e FIADEL. L'azienda: «Spieghino quali sono i veri motivi»
mercoledì 13 novembre 2019
11.36
Protestano perchè non sarebbero stati ascoltati dall'Azienda, che però replica, carte alla mano, elencando i diversi momenti di confronto che si sono tenuti nel corso degli ultimi mesi.
È una situazione di impasse quella che ha portato oggi alla sciopero dei lavoratori dell'Azienda Servizi Vari che si occupa della gestione dei rifiuti e di molti altri servizi a Bitonto.
Così, davanti a Palazzo Gentile, una cinquantina di operatori di FP CGIL e FIADEL si sono dati appuntamento davanti a Palazzo Gentile per un sit in durante il quale hanno esposto le bandiere delle sigle sindacali. Stando a quanto riferito dai rappresentanti sindacali, la protesta nascerebbe dall'assenza fatta registrare dal Consiglio d'Amministrazione al tavolo di concertazione convocato il mese scorso per risolvere alcune criticità del servizio.
«Pur di fronte all'isolamento a cui siamo stati confinati – replicano però dall'Azienda - questo Consiglio di Amministrazione con senso di responsabilità e coerenza, si è messo al servizio dell'Amministrazione di Bitonto, dell'Azienda e della Cittadinanza, attesa la gravissima situazione riscontrata, all'indomani del nostro insediamento, sui servizi, sulle operatività aziendali, gestionali e reputazionali (ben oltre il quadro che ci era stato rappresentato e documentato prima della nostra accettazione dell'incarico). Nei 13 mesi di mandato, per quanto nei nostri poteri e prerogative, abbiamo posto in essere azioni concrete tese alla normalizzazione dell'azienda sotto i diversi profili, le più significative delle quali sono sempre state portate a conoscenza dei nostri dipendenti e delle sigle sindacali di riferimento».
«Dispiace leggere sui media locali – continua la nota del CdA - che il "Consiglio di Amministrazione dell'Azienda Servizi Vari nega ogni forma di dialogo con le organizzazioni sindacali", poiché tale notizia, sostanzialmente alla base dello sciopero indetto per il giorno 13 novembre, non chiarisce alla cittadinanza quali siano le vere ragioni che lo hanno determinato, offrendo al lettore distratto solo uno finta verità. Poiché ogni sciopero di un servizio pubblico essenziale si riverbera in un disservizio a carico di ogni singolo cittadino, è bene, quindi, che la Cittadinanza sappia che nel corso di questi mesi, il Consiglio di Amministrazione più volte si è incontrato con le organizzazioni sindacali e con le delegazioni di dipendenti per discutere di ogni singolo problema aziendale; in ultimo, ma non ultimo, l'incontro avvenuto il giorno 9 aprile 2019 dinanzi al Prefetto di Bari proprio sulle stesse problematiche oggi alla base dello sciopero».
«Gli argomenti che hanno determinato lo stato di agitazione prima e lo sciopero poi – si legge ancora nel comunicato - pertanto, non sono una novità né per il Consiglio di Amministrazione e nemmeno per i dipendenti; solo chi ha poca memoria non ricorda che proprio in sede di procedura di raffreddamento in prefettura, si è raggiunto un accordo siglato dopo una lunga trattativa. Alla luce di tutto ciò, il Consiglio di Amministrazione continua a non comprendere quali siano, o quali possano essere, le vere ragioni di questo sciopero e quale dietrologia esso nasconda. Una cosa è certa: il nostro dovere sarà sempre quello di rispettare il mandato che abbiamo ricevuto e gli impegni che abbiamo assunto con i Cittadini e con l'Amministrazione Comunale».
È una situazione di impasse quella che ha portato oggi alla sciopero dei lavoratori dell'Azienda Servizi Vari che si occupa della gestione dei rifiuti e di molti altri servizi a Bitonto.
Così, davanti a Palazzo Gentile, una cinquantina di operatori di FP CGIL e FIADEL si sono dati appuntamento davanti a Palazzo Gentile per un sit in durante il quale hanno esposto le bandiere delle sigle sindacali. Stando a quanto riferito dai rappresentanti sindacali, la protesta nascerebbe dall'assenza fatta registrare dal Consiglio d'Amministrazione al tavolo di concertazione convocato il mese scorso per risolvere alcune criticità del servizio.
«Pur di fronte all'isolamento a cui siamo stati confinati – replicano però dall'Azienda - questo Consiglio di Amministrazione con senso di responsabilità e coerenza, si è messo al servizio dell'Amministrazione di Bitonto, dell'Azienda e della Cittadinanza, attesa la gravissima situazione riscontrata, all'indomani del nostro insediamento, sui servizi, sulle operatività aziendali, gestionali e reputazionali (ben oltre il quadro che ci era stato rappresentato e documentato prima della nostra accettazione dell'incarico). Nei 13 mesi di mandato, per quanto nei nostri poteri e prerogative, abbiamo posto in essere azioni concrete tese alla normalizzazione dell'azienda sotto i diversi profili, le più significative delle quali sono sempre state portate a conoscenza dei nostri dipendenti e delle sigle sindacali di riferimento».
«Dispiace leggere sui media locali – continua la nota del CdA - che il "Consiglio di Amministrazione dell'Azienda Servizi Vari nega ogni forma di dialogo con le organizzazioni sindacali", poiché tale notizia, sostanzialmente alla base dello sciopero indetto per il giorno 13 novembre, non chiarisce alla cittadinanza quali siano le vere ragioni che lo hanno determinato, offrendo al lettore distratto solo uno finta verità. Poiché ogni sciopero di un servizio pubblico essenziale si riverbera in un disservizio a carico di ogni singolo cittadino, è bene, quindi, che la Cittadinanza sappia che nel corso di questi mesi, il Consiglio di Amministrazione più volte si è incontrato con le organizzazioni sindacali e con le delegazioni di dipendenti per discutere di ogni singolo problema aziendale; in ultimo, ma non ultimo, l'incontro avvenuto il giorno 9 aprile 2019 dinanzi al Prefetto di Bari proprio sulle stesse problematiche oggi alla base dello sciopero».
«Gli argomenti che hanno determinato lo stato di agitazione prima e lo sciopero poi – si legge ancora nel comunicato - pertanto, non sono una novità né per il Consiglio di Amministrazione e nemmeno per i dipendenti; solo chi ha poca memoria non ricorda che proprio in sede di procedura di raffreddamento in prefettura, si è raggiunto un accordo siglato dopo una lunga trattativa. Alla luce di tutto ciò, il Consiglio di Amministrazione continua a non comprendere quali siano, o quali possano essere, le vere ragioni di questo sciopero e quale dietrologia esso nasconda. Una cosa è certa: il nostro dovere sarà sempre quello di rispettare il mandato che abbiamo ricevuto e gli impegni che abbiamo assunto con i Cittadini e con l'Amministrazione Comunale».