Lavori irregolari in lama Balice: stop al cantiere di via Galvani
La Polizia Municipale ha rilevato numerose difformità rispetto alla Scia. Ancora nulla però sulla rampa di accesso
venerdì 5 febbraio 2021
8.45
Aperture non previste e di dimensioni differenti rispetto a quelle presentate sulla Scia, stanze magicamente comparse nonostante non fossero presenti sugli elaborati progettuali, porte e finestre di collegamento mai citate, lucernari "a piacere" nei tetti di antiche cisterne e persino un locale tecnico costruito all'esterno e comparso dal nulla. Sono solo alcune delle irregolarità rilevate dalla Polizia Municipale durante il sopralluogo effettuato in un cantiere privato in via Galvani, alle pendici della Lama Balice, inserita nell'omonima area protetta. Un'iniziativa partita a seguito della segnalazione di un'associazione ambientalista locale che sollevava parecchi dubbi sulla ristrutturazione di una preesistente abitazione privata.
Segnalazione, a quanto pare, sensata, visto che gli agenti hanno trovato diversi «lucernari non presenti negli atti progettuali depositati con la SCIA 110/2014», inseriti sul tetto di una vecchia cisterna bonificata in cui è stata ricavata una nuova stanza, non rappresentata però graficamente nella stessa Scia. In questo nuovo vano sono stati poi realizzati un nuovo bagno e un armadio a muro, poi una parete in mattoni per isolare dall'umidità l'ambiente. Il cui fondo, poi, è stato riempito «di materiale calcareo per raggiungere la quota di calpestio e successivamente pavimentata. Il vano così formatosi, presenta un dislivello di circa ml - 0.45 rispetto ai due vani previsti nel titolo edilizio e mediante una piccola rampa composta da tre gradini è possibile accedere tramite un nuovo varco murario ai due vani presenti negli atti progettuali e destinati a cucina e camera con annesso servizio igienico».
«Si è eseguita una diversa distribuzione delle opere interne – prosegue la Polizia Municipale - e si è costituito un nuovo vano, fuso ai due precedenti mediante nuovo varco murario, in difformità degli elaborati progettuali depositati con SCIA 110/2014; è stato inoltre realizzato tra i due vani presenti al piano interrato un'apertura maggiore rispetto a quanto riportato nel progetto».
A tutto ciò si aggiunge poi l'edificazione di un locale tecnico previsto internamente, ma realizzato invece «all'esterno e ricavato nello spazio ristretto tra la rampa del vicino confinante ed il fabbricato di proprietà, delle dimensioni rettangolari di ml 1.20 x ml 2.50, costituendo un nuovo volume su area paesaggisticamente rilevante come la Lama Balice; per quanto riguarda il citato volume tecnico, è stata presentata istanza di spontanea demolizione del manufatto edilizio in data 21/01/2021 prot. 2489 dal titolare della SCIA».
Nonostante le numerose rilevazioni, ancora nulla è stato però definito per quanto riguarda la nuova rampa carrabile che, secondo gli ambientalisti, sarebbe stata realizzata con un'irregolare opera di movimentazione terra, del tutto vietata in un'area protetta e paesaggisticamente rilevante.
Un aspetto che certamente continuerà a mantenere alta l'attenzione delle associazioni che si occupano di tutela del territorio in modo da pretendere una totale definizione di tutta la situazione del contestato cantiere.
Segnalazione, a quanto pare, sensata, visto che gli agenti hanno trovato diversi «lucernari non presenti negli atti progettuali depositati con la SCIA 110/2014», inseriti sul tetto di una vecchia cisterna bonificata in cui è stata ricavata una nuova stanza, non rappresentata però graficamente nella stessa Scia. In questo nuovo vano sono stati poi realizzati un nuovo bagno e un armadio a muro, poi una parete in mattoni per isolare dall'umidità l'ambiente. Il cui fondo, poi, è stato riempito «di materiale calcareo per raggiungere la quota di calpestio e successivamente pavimentata. Il vano così formatosi, presenta un dislivello di circa ml - 0.45 rispetto ai due vani previsti nel titolo edilizio e mediante una piccola rampa composta da tre gradini è possibile accedere tramite un nuovo varco murario ai due vani presenti negli atti progettuali e destinati a cucina e camera con annesso servizio igienico».
«Si è eseguita una diversa distribuzione delle opere interne – prosegue la Polizia Municipale - e si è costituito un nuovo vano, fuso ai due precedenti mediante nuovo varco murario, in difformità degli elaborati progettuali depositati con SCIA 110/2014; è stato inoltre realizzato tra i due vani presenti al piano interrato un'apertura maggiore rispetto a quanto riportato nel progetto».
A tutto ciò si aggiunge poi l'edificazione di un locale tecnico previsto internamente, ma realizzato invece «all'esterno e ricavato nello spazio ristretto tra la rampa del vicino confinante ed il fabbricato di proprietà, delle dimensioni rettangolari di ml 1.20 x ml 2.50, costituendo un nuovo volume su area paesaggisticamente rilevante come la Lama Balice; per quanto riguarda il citato volume tecnico, è stata presentata istanza di spontanea demolizione del manufatto edilizio in data 21/01/2021 prot. 2489 dal titolare della SCIA».
Nonostante le numerose rilevazioni, ancora nulla è stato però definito per quanto riguarda la nuova rampa carrabile che, secondo gli ambientalisti, sarebbe stata realizzata con un'irregolare opera di movimentazione terra, del tutto vietata in un'area protetta e paesaggisticamente rilevante.
Un aspetto che certamente continuerà a mantenere alta l'attenzione delle associazioni che si occupano di tutela del territorio in modo da pretendere una totale definizione di tutta la situazione del contestato cantiere.