Lavoro e welfare: ecco le priorità dei 5 Stelle
I progetti illustrati in un incontro in periferia
sabato 3 giugno 2017
10.01
Politiche economiche e sociali per far ripartire Bitonto. Il Movimento 5 Stelle ha le idee chiare su come muoversi. E lo ha spiegato ai cittadini nel corso di un incontro in piazza Unità d'Italia.
Una agorà alla quale hanno preso parte diversi esponenti, a cominciare dal candidato sindaco Dino Ciminiello, che ha sottolineato la necessità di cambiare la città.
"Come primo punto per le politiche sociali abbiamo istituito un osservatorio che garantirà la collaborazione intergenerazionale - ha detto invece Francesca Ruggiero - Abbiamo intenzione di promuovere l'integrazione con lavori socialmente utili: chiunque voglia collaborare al bene della propria città verrà ricompensato per ciò che ha offerto. Vogliamo far partire il reddito di cittadinanza come è stato già fatto nelle città in cui governiamo. Così facendo si fa ripartire l'economia del nostro paese che tanto ha bisogno di una ripresa. Il nostro obiettivo è puntare sulle fasce emarginate e più deboli facendole diventare risorsa principale per la nostra città".
Francesco Decaro ha suggerito di applicare il Baratto Amministrativo, un contratto tra istituzioni e cittadino, convertendo prestazione lavorativa in credito. "La ratio della nostra proposta è quella di individuare coloro che si trovano in situazione di indigenza o che hanno da poco perso il lavoro, per convincerli attraverso " patti di collaborazione " ad essere parte attiva, contribuendo attraverso ore di prestazioni lavorative ( il comune di Milano valuta un' ora pari a 10,00€ ) a maturare dei crediti che saranno scorporati sulla tassa rifiuti secondo il principio di inerenza." Per lui importante anche il coworking. "Lavoro in condivisione ossia la possibilità da parte di nuove startup di poter iniziare senza dover indebitarsi nell'avviamento dell'impresa. Il sistema è già presente in città quali Bari e Corato con un costo irrisorio che comprende l'affitto di una singola stanza ove poter lavorare ad un costo di 150,00 € mensili. Il compito dell'amministrazione comunale sarà quello di individuare locali in disuso e inserire le attività in coworking. Si potrà dare inizio ad un nuovo Mecenatismo comunale, spazi comuni ove le menti migliori, ove gli artisti migliori potranno incontrarsi per creare sapere, arte e lavoro".
Nicola Piperis si è soffermato sulle questioni più legate alle strategie economiche: "L'attuale Amministrazione in questi ultimi cinque anni ha applicato una politica economica a senso unico: quello dell'assistenzialismo e del cooperativismo sociale, all'unico scopo di poter controllare ed incrementare il proprio bacino di voti. La nostra visione di lavoro punta all'attivazione del ciclo economico partendo da agricoltura ed edilizia … Ci sono tutti gli strumenti e le opportunità ossia, ci sono sia le leggi che i soldi, per poter avviare la produzione di colture "innovative" come la canapa; essa permette di essere trasformata in un gran numero di prodotti: dai medicamenti, ai cosmetici, ai tessuti, agli alimentari e soprattutto, ai materiali per l'edilizia (per esempio pannelli isolanti per le murature, etc..).
Le stesse opportunità e risorse permettono la nascita e la crescita di aziende ed imprese nel settore della ricerca e della produzione che, poste nella zona artigianale, possono dare nuova linfa vitale a quell'area. Le stesse opportunità e risorse permettono l'attuazione di programmi di rigenerazione urbana sul tessuto edilizio esistente che consente di sostituire gli edifici energivori attuali con case ecologiche e sostenibili a bolletta zero.
Questo ciclo economico virtuoso è l'unico a garantire un elevato tasso di occupazione, tra tutte le fasce sociali e di età … lavoro significa dignità, significa economia, significa benessere".
Uno dei principi ispiratori del Movimento 5 Stelle è quello dell'uguaglianza sociale, un concetto di equità che attraverso il merito e la solidarietà si pone come obiettivo primario il contrasto dell'indigenza e dell'esclusione sociale: "Nessuno deve rimanere indietro", questo il messaggio primario perseguibile attraverso politiche di potenziamento di quei servizi resi alla città (Isa Mongiello ha sottolineato l'importanza del presidio sanitario) per aiutare il più possibile le fasce deboli della popolazione, favorendone la riabilitazione ed integrazione morale e sociale. Le categorie deboli non devono essere legate agli stanziamenti statali ma è necessario che si intraprendano, ove possibile, nuovi modelli di welfare che siano autosostenibili e indipendenti.
Una agorà alla quale hanno preso parte diversi esponenti, a cominciare dal candidato sindaco Dino Ciminiello, che ha sottolineato la necessità di cambiare la città.
"Come primo punto per le politiche sociali abbiamo istituito un osservatorio che garantirà la collaborazione intergenerazionale - ha detto invece Francesca Ruggiero - Abbiamo intenzione di promuovere l'integrazione con lavori socialmente utili: chiunque voglia collaborare al bene della propria città verrà ricompensato per ciò che ha offerto. Vogliamo far partire il reddito di cittadinanza come è stato già fatto nelle città in cui governiamo. Così facendo si fa ripartire l'economia del nostro paese che tanto ha bisogno di una ripresa. Il nostro obiettivo è puntare sulle fasce emarginate e più deboli facendole diventare risorsa principale per la nostra città".
Francesco Decaro ha suggerito di applicare il Baratto Amministrativo, un contratto tra istituzioni e cittadino, convertendo prestazione lavorativa in credito. "La ratio della nostra proposta è quella di individuare coloro che si trovano in situazione di indigenza o che hanno da poco perso il lavoro, per convincerli attraverso " patti di collaborazione " ad essere parte attiva, contribuendo attraverso ore di prestazioni lavorative ( il comune di Milano valuta un' ora pari a 10,00€ ) a maturare dei crediti che saranno scorporati sulla tassa rifiuti secondo il principio di inerenza." Per lui importante anche il coworking. "Lavoro in condivisione ossia la possibilità da parte di nuove startup di poter iniziare senza dover indebitarsi nell'avviamento dell'impresa. Il sistema è già presente in città quali Bari e Corato con un costo irrisorio che comprende l'affitto di una singola stanza ove poter lavorare ad un costo di 150,00 € mensili. Il compito dell'amministrazione comunale sarà quello di individuare locali in disuso e inserire le attività in coworking. Si potrà dare inizio ad un nuovo Mecenatismo comunale, spazi comuni ove le menti migliori, ove gli artisti migliori potranno incontrarsi per creare sapere, arte e lavoro".
Nicola Piperis si è soffermato sulle questioni più legate alle strategie economiche: "L'attuale Amministrazione in questi ultimi cinque anni ha applicato una politica economica a senso unico: quello dell'assistenzialismo e del cooperativismo sociale, all'unico scopo di poter controllare ed incrementare il proprio bacino di voti. La nostra visione di lavoro punta all'attivazione del ciclo economico partendo da agricoltura ed edilizia … Ci sono tutti gli strumenti e le opportunità ossia, ci sono sia le leggi che i soldi, per poter avviare la produzione di colture "innovative" come la canapa; essa permette di essere trasformata in un gran numero di prodotti: dai medicamenti, ai cosmetici, ai tessuti, agli alimentari e soprattutto, ai materiali per l'edilizia (per esempio pannelli isolanti per le murature, etc..).
Le stesse opportunità e risorse permettono la nascita e la crescita di aziende ed imprese nel settore della ricerca e della produzione che, poste nella zona artigianale, possono dare nuova linfa vitale a quell'area. Le stesse opportunità e risorse permettono l'attuazione di programmi di rigenerazione urbana sul tessuto edilizio esistente che consente di sostituire gli edifici energivori attuali con case ecologiche e sostenibili a bolletta zero.
Questo ciclo economico virtuoso è l'unico a garantire un elevato tasso di occupazione, tra tutte le fasce sociali e di età … lavoro significa dignità, significa economia, significa benessere".
Uno dei principi ispiratori del Movimento 5 Stelle è quello dell'uguaglianza sociale, un concetto di equità che attraverso il merito e la solidarietà si pone come obiettivo primario il contrasto dell'indigenza e dell'esclusione sociale: "Nessuno deve rimanere indietro", questo il messaggio primario perseguibile attraverso politiche di potenziamento di quei servizi resi alla città (Isa Mongiello ha sottolineato l'importanza del presidio sanitario) per aiutare il più possibile le fasce deboli della popolazione, favorendone la riabilitazione ed integrazione morale e sociale. Le categorie deboli non devono essere legate agli stanziamenti statali ma è necessario che si intraprendano, ove possibile, nuovi modelli di welfare che siano autosostenibili e indipendenti.