Lega Salvini: «Abbaticchio è la brutta copia di Decaro»
Per i leghisti bitontini il sindaco di Bari «mantiene aperte le attività anche dopo le 19»
lunedì 22 marzo 2021
9.30
Un sindaco che se ne infischia dei bisogni dei cittadini, che imita il primo cittadino di Bari e che nasconde i dati sui morti per Covid. È il ritratto che la sezione locale della Lega Salvini ha reso del sindaco di Bitonto, Michele Abbaticchio, in una nota stampa giunta nel pomeriggio di ieri.
«Vive in un mondo tutto suo – si legge nel comunicato - in cui si diverte se a Palombaio e Mariotto, chissenefrega quanti sono casi di Covid, vengono beccati 10, 100 o centomila a guidare oltre i 30 Km all'ora, per i suoi autovelox! Vive in un mondo tutto suo se, rileggendo il suo programma presentato a quell'elettorato nel 2017, lo stesso che lo ha suffragato con il 61 e passa per cento, sta operando solo navigando a vista e fregandosene delle vere esigenze della sua gente, i bitontini».
«Stiamo parlando con il 'Comandante! - scrivono ancora gli attivisti - Che se ne frega dei pianti che si levano dai vari gruppi whatsupp all'interno dei quali (li seguiamo pure noi, li seguiamo pure noi!) si chiede solo di poter lavorare!».
Secondo i leghisti bitontini, poi, il sindaco «se ne "fotte" di quanti vogliono fare un tampone e per farlo devono emigrare a Terlizzi o Molfetta e non si sa perché non vuole aprire un drive throught, qui!, a Bitonto! Forse solo perché a proporlo non è stato Lei? Ma esponenti di centrodestra!».
Per la Lega Salvini, il primo cittadino sarebbe «un tutt'uno anche con il sindaco di Bari. Ma lui, De Caro, mantiene aperte le attività, quelle essenziali della zona rossa, anche dopo le 19.00!».
«Se ne fotte - prosegue la nota - come non se n'è fottuto di pretendere rigorosi controlli da parte delle Forze dell'Ordine per evitare assembramenti in centro: Piazza Cavour, Via Pasculli, Via Rogadeo, Piazza Cattedrale! Tutto chiuso, ma tutti liberi di contagiare … quanti morti?».
«Quanti morti piangiamo a Bitonto? - è il quesito conclusivo degli attivisti - Ce lo dica! Perché non lo sappiamo!».
«Vive in un mondo tutto suo – si legge nel comunicato - in cui si diverte se a Palombaio e Mariotto, chissenefrega quanti sono casi di Covid, vengono beccati 10, 100 o centomila a guidare oltre i 30 Km all'ora, per i suoi autovelox! Vive in un mondo tutto suo se, rileggendo il suo programma presentato a quell'elettorato nel 2017, lo stesso che lo ha suffragato con il 61 e passa per cento, sta operando solo navigando a vista e fregandosene delle vere esigenze della sua gente, i bitontini».
«Stiamo parlando con il 'Comandante! - scrivono ancora gli attivisti - Che se ne frega dei pianti che si levano dai vari gruppi whatsupp all'interno dei quali (li seguiamo pure noi, li seguiamo pure noi!) si chiede solo di poter lavorare!».
Secondo i leghisti bitontini, poi, il sindaco «se ne "fotte" di quanti vogliono fare un tampone e per farlo devono emigrare a Terlizzi o Molfetta e non si sa perché non vuole aprire un drive throught, qui!, a Bitonto! Forse solo perché a proporlo non è stato Lei? Ma esponenti di centrodestra!».
Per la Lega Salvini, il primo cittadino sarebbe «un tutt'uno anche con il sindaco di Bari. Ma lui, De Caro, mantiene aperte le attività, quelle essenziali della zona rossa, anche dopo le 19.00!».
«Se ne fotte - prosegue la nota - come non se n'è fottuto di pretendere rigorosi controlli da parte delle Forze dell'Ordine per evitare assembramenti in centro: Piazza Cavour, Via Pasculli, Via Rogadeo, Piazza Cattedrale! Tutto chiuso, ma tutti liberi di contagiare … quanti morti?».
«Quanti morti piangiamo a Bitonto? - è il quesito conclusivo degli attivisti - Ce lo dica! Perché non lo sappiamo!».