Libera: «Basta sottovalutazioni, basta parole. Servono fatti concreti»
Daniela Marcone, vicepresidente nazionale: «Ora è il momento di essere ancor di più nel posto giusto al momento giusto»
domenica 31 dicembre 2017
«Anna Rosa Tarantino stava dalla parte giusta perché stava al posto giusto al momento giusto. Quei colpi di arma da fuoco hanno ammazzato il diritto di passeggiare per la sua città di una anziana donna.
Ora è il momento di essere ancor di più nel posto giusto al momento giusto. Basta sottovalutazioni, basta parole. Servono fatti concreti e continuità di azioni. La morte di Anna Rosa richiama tutti alla corresponsabilità, all'essere cittadini più attivi, più consapevoli, più attenti».
È quanto afferma Daniela Marcone, vicepresidente nazionale di Libera. «Da anni continuiamo a dire che le tante verità passeggiano per le vie delle nostre città. Perché c'è chi sa, c'è chi ha visto, c'è chi nasconde. Ed allora — conclude Marcone — bisogna avere più coraggio.
La lotta alle mafie non è solo compito della magistratura, delle forze dell'ordine che già fanno molto ma serve il lavoro di tutti. Abbiamo bisogno di coscienze inquiete nel Paese, di cittadini che dicano basta.
Ci vuole un'altra liberazione dalla presenza criminale. C'è bisogno - conclude la Marcone - di una nuova Resistenza etica, sociale e politica».
Ora è il momento di essere ancor di più nel posto giusto al momento giusto. Basta sottovalutazioni, basta parole. Servono fatti concreti e continuità di azioni. La morte di Anna Rosa richiama tutti alla corresponsabilità, all'essere cittadini più attivi, più consapevoli, più attenti».
È quanto afferma Daniela Marcone, vicepresidente nazionale di Libera. «Da anni continuiamo a dire che le tante verità passeggiano per le vie delle nostre città. Perché c'è chi sa, c'è chi ha visto, c'è chi nasconde. Ed allora — conclude Marcone — bisogna avere più coraggio.
La lotta alle mafie non è solo compito della magistratura, delle forze dell'ordine che già fanno molto ma serve il lavoro di tutti. Abbiamo bisogno di coscienze inquiete nel Paese, di cittadini che dicano basta.
Ci vuole un'altra liberazione dalla presenza criminale. C'è bisogno - conclude la Marcone - di una nuova Resistenza etica, sociale e politica».