Lutto nel mondo dell'università: è morto Raffaele Licinio

Bitonto era la sua «seconda casa». Oggi le esequie a Foggia

lunedì 5 febbraio 2018 13.31
Quando 5 giorni fa la figlia Laura aveva annunciato attraverso il profilo del padre che Raffaele Licinio era stato ricoverato in ospedale e che presto sarebbe tornato a scrivere, tutti avevano pensato al solito "pit stop" in ospedale, tirando un sospiro di sollievo. Ieri, però, quel passaggio in ospedale è finito nel peggiore dei modi: il docente ordinario di Storia medievale nella Facoltà di Lettere e Filosofia dell'Università di Bari non è riuscito a superare le complicazioni per la grave patologia che lo affliggeva da tempo ed è morto. Ad annunciarlo è stato ieri il figlio Arcangelo: «Papà non c'è più chi vuole dargli un ultimo saluto può farlo domani (oggi, n.d.r) alle ore 15.30 presso l'Auditorium di Santa Chiara in piazza Santa Chiara a Foggia. Un abbraccio a tutti, specialmente a chi ha condiviso una parte della sua vita con lui».
Nato nel 1945 a Ceglie del Campo ma residente da tempo in Capitanata, definiva Bitonto come la sua «seconda casa», per via dell'origine bitontina dei suoi nonni paterni. Tantissimi anche gli studenti della città dell'olio che si sono formati grazie alla sua raffinata formazione medievista grazie alla quale era riuscito a "ripulire" la patina di violenza e barbarie ingiustamente affibbiati a questo periodo carico invece di modernità e cambiamenti epocali.
Molto amato dalla comunità accademica e dagli studenti, Raffaele Licinio è stato sino al 1999 docente di Antichità e Istituzioni medievali nella stessa Facoltà degli Studi di Bari e dal 2001 docente per supplenza di Storia medievale nella Facoltà di Lettere dell'Università di Foggia. Direttore, a partire da novembre 2002, del Centro di Studi Normanno-Svevi dell'Università di Bari, oltre ad essere direttore dei Corsi di Perfezionamento in Storia del Mezzogiorno medievale e Cinema e Storia della stessa Università. È stato fondatore e direttore, tra il 1995 e il 1998, della «Scuola-Laboratorio di Medievistica» di Troia (Foggia). Inoltre, Raffaele Licinio è stato autore di numerose ricerche che, su un ampio arco di tematiche, indagano sui rapporti tra realtà istituzionali, assetto del territorio, strutture sociali e realtà produttive del Mezzogiorno basso-medievale, con particolare attenzione alle tematiche dell'incastellamento e ai problemi di storia agraria.
Dolore e costernazione anche dal mondo della politica locale. «Il sindaco, la giunta e il consiglio comunale di Bitonto - si legge in una nota giunta da Palazzo Gentile - nell'apprendere con commozione la notizia della sua scomparsa, ricordano con rimpianto la figura di RAFFAELE LICINIO, insigne storico medievista di famiglia bitontina e sempre sentimentalmente legato alla nostra città, straordinario ricercatore mosso da irrinunciabile ardore civico e amore per la storia del territorio pugliese».

«Vivo passeggiando sopra un filo di seta», diceva col sorriso sereno di chi sa di aver dato tutto il possibile al mondo che lo circondava, commentando le sue condizioni di salute. In pochi sapevano che, in realtà, nonostante la consueta istrionica ironia con cui proferiva quelle parole, quella metafora rappresentava con drammatico realismo la sua condizione.
La redazione di BitontoViva porge le più sentite condoglianze alla famiglia e ai tanti "amici" bitontini che lo seguivano da tempo.