Marino Pagano vince il Premio Italia Medievale sezione Editoria
Il giornalista bitontino ha trionfato con il saggio "Chiara da Montefalco. Una monaca medievale con il cuore aperto al mondo"
venerdì 24 settembre 2021
21.44
La voce del popolo ha decretato Marino Pagano vincitore del Premio Italia Medievale 2021, nella sezione Editoria, con il saggio Chiara da Montefalco. Una monaca medievale con il cuore aperto al mondo. Infatti, era possibile votare attraverso il portale dell'associazione, che promuove e valorizza il patrimonio storico e artistico di uno dei periodi storici più affascinanti e in realtà meno conosciuti, appunto, il Medioevo.
«Una grande notizia. Sono incredulo. Grazie a tutti» ha commentato lo scrittore, che ha pubblicato il saggio con la casa editrice Fede & Cultura nel 2020. Il suo, è un lavoro di ricostruzione storica, che mette insieme fatti e mai teoria, come troppo spesso accade, ed è frutto di un'indagine minuziosa condotta in Umbria, una regione in cui ogni pietra parla di storia e di fede.
La protagonista del suo lavoro, Chiara da Montefalco è stata una monaca agostiniana, una mistica venerata in Umbria e nel Centro Italia. La sua esperienza biografica e storica si inserisce nel solco del ramo femminile del monachesimo medievale, quello delle recluse innamorate di Cristo. La sua vita è stata improntata all'ascetismo, all'adorazione del Signore e alla fuga da ogni possibile peccato, e contiene perciò i caratteri del modello di perfezione degli exempla medievali: umile e solidale con chiunque si avvicinasse al suo monastero, lottò contro l'eresia e ogni individualismo slegato da Roma.
Tuttavia è possibile leggere Chiara anche in una dimensione sociale, vista la sua anticipazione del declino del proprio tempo e delle sue strutture di appartenenza. Senza dimenticare i punti di contatto con le donne mistiche e filosofe del Novecento, che legano la santa ai più grandi ambienti culturali e teologici di ogni epoca.
Questo voto popolare ha premiato un giornalista e scrittore che da anni si distingue per la sua voce fuori dal coro e che da anni lavora con costanza e impegno, aiutando la memoria e la ricostruzione storica.
«Una grande notizia. Sono incredulo. Grazie a tutti» ha commentato lo scrittore, che ha pubblicato il saggio con la casa editrice Fede & Cultura nel 2020. Il suo, è un lavoro di ricostruzione storica, che mette insieme fatti e mai teoria, come troppo spesso accade, ed è frutto di un'indagine minuziosa condotta in Umbria, una regione in cui ogni pietra parla di storia e di fede.
La protagonista del suo lavoro, Chiara da Montefalco è stata una monaca agostiniana, una mistica venerata in Umbria e nel Centro Italia. La sua esperienza biografica e storica si inserisce nel solco del ramo femminile del monachesimo medievale, quello delle recluse innamorate di Cristo. La sua vita è stata improntata all'ascetismo, all'adorazione del Signore e alla fuga da ogni possibile peccato, e contiene perciò i caratteri del modello di perfezione degli exempla medievali: umile e solidale con chiunque si avvicinasse al suo monastero, lottò contro l'eresia e ogni individualismo slegato da Roma.
Tuttavia è possibile leggere Chiara anche in una dimensione sociale, vista la sua anticipazione del declino del proprio tempo e delle sue strutture di appartenenza. Senza dimenticare i punti di contatto con le donne mistiche e filosofe del Novecento, che legano la santa ai più grandi ambienti culturali e teologici di ogni epoca.
Questo voto popolare ha premiato un giornalista e scrittore che da anni si distingue per la sua voce fuori dal coro e che da anni lavora con costanza e impegno, aiutando la memoria e la ricostruzione storica.