Michele Abbaticchio nel Nucleo di supporto all’Agenzia nazionale sui beni confiscati alla mafia
Il sindaco di Bitonto inserito come vicepresidente nazionale di Avviso Pubblico
sabato 22 settembre 2018
18.39
C'è anche il sindaco di Bitonto, Michele Abbaticchio, fra le personalità individuate dalla Prefettura per far parte del Nucleo di Supporto all'Agenzia Nazionale per l'Amministrazione e la Destinazione dei Beni Sequestrati e Confiscati alla criminalità organizzata. Il Prefetto, infatti, su indicazione di enti pubblici e associazioni del territorio, individua un "team" per sostenere l'ANBSC nello «svolgimento delle attività connesse alla gestione dei beni nonché per il monitoraggio sul corretto utilizzo dei cespiti assegnati».
Ogni componente è stato scelto «sulla base di criteri di flessibilità e modularità che tengano anche conto della presenza significativa, nel territorio di riferimento, di beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata».
Diversi sono in effetti i beni confiscati alla mafia sul territorio bitontino. Dopo l'appartamento di via Ragni, gestito dalla cooperativa Auxilium per l'accoglienza dei richiedenti asilo, e l'appartamento di via Muciaccia, assegnato all'associazione Anatroccolo per la realizzazione di un modulo di residenzialità temporanea destinata soggetti con disabilità non motoria, il Comune di Bitonto ha recentemente assegnato altri tre terreni confiscati alla criminalità organizzata. Si tratta in particolare di due uliveti siti in contrada Selva de Rubeis e Megra, dati in gestione all'associazione "La Mandragora", che ha proposto un progetto di tecniche agricole rigenerative attente allo sfruttamento delle risorse naturali senza l'impiego di prodotti chimici, e un terzo sito in contrada Selva de Rubeis, assegnato all'associazione "Mowgli", sul quale sarà attivato il progetto "Canapa culturae", che mediante la coltivazione di canapa mira ad affermare un concetto di agricoltura alternativo.
Ogni componente è stato scelto «sulla base di criteri di flessibilità e modularità che tengano anche conto della presenza significativa, nel territorio di riferimento, di beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata».
Diversi sono in effetti i beni confiscati alla mafia sul territorio bitontino. Dopo l'appartamento di via Ragni, gestito dalla cooperativa Auxilium per l'accoglienza dei richiedenti asilo, e l'appartamento di via Muciaccia, assegnato all'associazione Anatroccolo per la realizzazione di un modulo di residenzialità temporanea destinata soggetti con disabilità non motoria, il Comune di Bitonto ha recentemente assegnato altri tre terreni confiscati alla criminalità organizzata. Si tratta in particolare di due uliveti siti in contrada Selva de Rubeis e Megra, dati in gestione all'associazione "La Mandragora", che ha proposto un progetto di tecniche agricole rigenerative attente allo sfruttamento delle risorse naturali senza l'impiego di prodotti chimici, e un terzo sito in contrada Selva de Rubeis, assegnato all'associazione "Mowgli", sul quale sarà attivato il progetto "Canapa culturae", che mediante la coltivazione di canapa mira ad affermare un concetto di agricoltura alternativo.