Migranti in “processione” tra Bitonto e S.Spirito. Pedoni e automobilisti in pericolo
Sono gli ospiti del nuovo centro di accoglienza Oasi Misericordia
giovedì 18 ottobre 2018
9.43
Percorrono la Strada Provinciale 91 che collega Bitonto a Santo Spirito a piedi tra le auto che sfrecciano a pochi centimetri col rischio concreto di essere investiti o causare un incidente. Sono gli ospiti del centro di accoglienza Oasi Misericordia all'interno del Casale Fon Sylos che pochi giorni fa ha iniziato, non senza polemiche, le attività con l'arrivo dei primi 44 migranti.
Numerosi sono gli automobilisti che hanno segnalato il problema, anche se si tratta di un fenomeno che si ripete, sempre uguale, un po' ovunque si siano realizzati centri di accoglienza nelle zone periferiche della città. Accade da mesi, infatti, anche con la struttura tra Bitonto e Modugno sulla Strada Provinciale 231, dove la situazione è certamente ancora più rischiosa, visto che si tratta di un'arteria a quattro corsie.
Indipendentemente da dove si trovino, gli ospiti, in particolare al mattino e nel tardo pomeriggio, percorrono le grandi arterie stradali, incuranti del pericolo che questo comporta per se stessi e per gli altri, per raggiungere i centri abitati, in cerca di occasioni per guadagnare qualche euro, magari chiedendo l'elemosina davanti ai supermercati, offrendo aiuto a portare la spesa o per fare rifornimento nelle stazioni di servizio.
La posizione dell'Oasi Misericordia, d'altronde, sull'estremo prolungamento di via Fornaci, sembra favorire questo percorso, visto che quello più interno comporta di certo un transito più sicuro, ma più lungo. Fino a quando non saranno prese le opportune contromisure da parte di Amministrazione e Forze dell'Ordine, oltre al percorso tra l'ingresso di Bitonto sud sulla provinciale 231 e il centro di accoglienza di Modugno, bisognerà fare attenzione anche sulla via per Santo Spirito.
Numerosi sono gli automobilisti che hanno segnalato il problema, anche se si tratta di un fenomeno che si ripete, sempre uguale, un po' ovunque si siano realizzati centri di accoglienza nelle zone periferiche della città. Accade da mesi, infatti, anche con la struttura tra Bitonto e Modugno sulla Strada Provinciale 231, dove la situazione è certamente ancora più rischiosa, visto che si tratta di un'arteria a quattro corsie.
Indipendentemente da dove si trovino, gli ospiti, in particolare al mattino e nel tardo pomeriggio, percorrono le grandi arterie stradali, incuranti del pericolo che questo comporta per se stessi e per gli altri, per raggiungere i centri abitati, in cerca di occasioni per guadagnare qualche euro, magari chiedendo l'elemosina davanti ai supermercati, offrendo aiuto a portare la spesa o per fare rifornimento nelle stazioni di servizio.
La posizione dell'Oasi Misericordia, d'altronde, sull'estremo prolungamento di via Fornaci, sembra favorire questo percorso, visto che quello più interno comporta di certo un transito più sicuro, ma più lungo. Fino a quando non saranno prese le opportune contromisure da parte di Amministrazione e Forze dell'Ordine, oltre al percorso tra l'ingresso di Bitonto sud sulla provinciale 231 e il centro di accoglienza di Modugno, bisognerà fare attenzione anche sulla via per Santo Spirito.