Milite Ignoto cittadino onorario di Bitonto

Il fante senza nome è idealmente uno dei soldati bitontini

venerdì 3 dicembre 2021 0.05
A cura di Federica Monte
Il Milite Ignoto, "Cittadino d'Italia", medaglia d'oro al valore militare, da martedì 30 dicembre, è anche cittadino onorario di Bitonto. Il Consiglio comunale ha approvato all'unanimità una mozione ad hoc, nel centenario della traslazione della salma nel sacello dell'Altare della Patria.

Il Consiglio ha così aderito, come altri 3184 Comuni, al Progetto Milite Ignoto, Cittadino d'Italia, iniziativa promossa dall'Anci, l'associazione dei Comuni d'Italia, dal Gruppo delle Medaglie d'Oro al Valor Militare d'Italia e il Consiglio Nazionale Permanente delle Associazioni d'Arma (ASSOARMA), per celebrare quel soldato senza nome, "ignoto", a simbolo di una generazione che s'immolò per l'Italia. L'iniziativa rientra nelle celebrazioni per il Centenario del Milite Ignoto, aperte lo scorso 2 giugno presso la Sala Bandiere dell'Altare della Patria.

La commemorazione del Milite Ignoto è nata subito dopo la prima guerra mondiale, un conflitto in cui il numero di corpi non identificati fu enorme, tra cui 650000 italiani, fino ad allora i monumenti erano dedicati solo ai condottieri: per i caduti c'erano cimiteri di guerra. Per questo il Parlamento approvò la legge 11 agosto 1921, per la sepoltura in Roma della salma, sull'Altare della Patria, di un milite ignoto.

La Commissione appositamente costituita per la individuazione dei resti mortali di quello che sarebbe diventato il "Milite Ignoto", compì ogni possibile sforzo affinché non fosse possibile individuare la provenienza "territoriale" del Caduto prescelto e neppure il reparto o la stessa forza armata di appartenenza. L'unico requisito assunto come inderogabile fu quello della sua italianità.

Questo elemento di assoluta indeterminatezza, unito alla casualità della scelta finale della bara, tra undici identiche, effettuata, nella Basilica di Aquileia, da parte di una madre che aveva perso il proprio figlio, i cui resti non furono mai recuperati, consentì a tutti gli italiani di identificare una persona cara in quel militare sconosciuto.

Questa la motivazione della decorazione: degno figlio di una stirpe prode e dina millenaria civiltà, resistette inflessibile nelle trincee più contese, prodigo il suo coraggio nelle più cruente battaglie e cadde combattendo senz'altro premi, sperare che la vittoria e la grandezza della patria.