Minaccia la convivente con un coltello. Denunciato un 48enne
È accaduto ieri sera in via San Giorgio. L'uomo è stato linciato dai parenti, prima di essere bloccato dai Carabinieri
mercoledì 13 settembre 2017
9.55
È stato il tempestivo intervento dei Carabinieri a scongiurare ieri sera guai peggiori durante una lite fra due conviventi avvenuta in via San Giorgio, la strada del centro storico che costeggia la chiesa dell'Annunziata.
Un 48enne di origini siciliane ma residente da tempo a Torino è stato denunciato: secondo una prima ricostruzione, probabilmente in preda ai fumi dell'alcool, avrebbe estratto un coltello per minacciare la donna con cui viveva, senza preoccuparsi nemmeno della presenza del figlio della donna.
Sarebbe stato proprio il bambino, terrorizzato, ad allertare gli altri parenti subito accorsi per difendere la vittima. Pochi secondi dopo con l'arrivo dei militari il 48enne è stato disarmato.
L'uomo è stato poi condotto in caserma a fatica, vista la resistenza dei parenti intenzionati a portare a termine il linciaggio. Sentito il pm di turno, è stato denunciato in stato di libertà presso la Procura della Repubblica di Bari per porto abusivo di armi.
L'aggressore, tornato nel suo comune di residenza, se l'è cavata con una vistosa ferita alla testa curata con alcuni punti di sutura.
Un 48enne di origini siciliane ma residente da tempo a Torino è stato denunciato: secondo una prima ricostruzione, probabilmente in preda ai fumi dell'alcool, avrebbe estratto un coltello per minacciare la donna con cui viveva, senza preoccuparsi nemmeno della presenza del figlio della donna.
Sarebbe stato proprio il bambino, terrorizzato, ad allertare gli altri parenti subito accorsi per difendere la vittima. Pochi secondi dopo con l'arrivo dei militari il 48enne è stato disarmato.
L'uomo è stato poi condotto in caserma a fatica, vista la resistenza dei parenti intenzionati a portare a termine il linciaggio. Sentito il pm di turno, è stato denunciato in stato di libertà presso la Procura della Repubblica di Bari per porto abusivo di armi.
L'aggressore, tornato nel suo comune di residenza, se l'è cavata con una vistosa ferita alla testa curata con alcuni punti di sutura.