Minacciò avvocato di controparte per evitare il sequestro: 50enne di Bitonto a processo
Domenico Lisi è stato rinviato a giudizio: è accusato di tentata estorsione. Il processo inizierà il prossimo 2 aprile
giovedì 28 febbraio 2019
19.17
Il giudice dell'udienza preliminare del Tribunale di Bari Rosa Anna Depalo ha rinviato a giudizio il 50enne di Bitonto Domenico Lisi, accusato di tentata estorsione ad un avvocato barese.
Stando alle indagini della Procura di Bari, l'uomo avrebbe tentato di costringere il legale, minacciandolo, a rinunciare all'esecuzione di un sequestro conservativo disposto dalla Corte di Appello di Bari, nell'ambito di un procedimento civile per risarcimento danni nel quale l'avvocato difendeva una famiglia controparte di Lisi.
I fatti risalgono al 4 ottobre 2018. Lisi, in concorso con due donne, che nelle telefonate minatorie si qualificavano come moglie e figlia, avrebbe intimato al professionista di non eseguire il sequestro, del valore complessivo di circa 300mila euro e relativo alla restituzione di alcuni immobili a Giovinazzo. «Abbiamo già tutto pronto – gli avrebbero detto – quindi le diamo otto giorni di tempo da ora».
All'avvocato sarebbe anche arrivata indirettamente la minaccia di dar fuoco al suo studio. Il processo inizierà il prossimo 2 aprile dinanzi al Tribunale di Bari. La vittima, costituita parte civile, è difesa dall'avvocato Gaetano Sassanelli. L'imputato è detenuto agli arresti domiciliari dal 29 ottobre scorso.
Stando alle indagini della Procura di Bari, l'uomo avrebbe tentato di costringere il legale, minacciandolo, a rinunciare all'esecuzione di un sequestro conservativo disposto dalla Corte di Appello di Bari, nell'ambito di un procedimento civile per risarcimento danni nel quale l'avvocato difendeva una famiglia controparte di Lisi.
I fatti risalgono al 4 ottobre 2018. Lisi, in concorso con due donne, che nelle telefonate minatorie si qualificavano come moglie e figlia, avrebbe intimato al professionista di non eseguire il sequestro, del valore complessivo di circa 300mila euro e relativo alla restituzione di alcuni immobili a Giovinazzo. «Abbiamo già tutto pronto – gli avrebbero detto – quindi le diamo otto giorni di tempo da ora».
All'avvocato sarebbe anche arrivata indirettamente la minaccia di dar fuoco al suo studio. Il processo inizierà il prossimo 2 aprile dinanzi al Tribunale di Bari. La vittima, costituita parte civile, è difesa dall'avvocato Gaetano Sassanelli. L'imputato è detenuto agli arresti domiciliari dal 29 ottobre scorso.