Mons. Satriano ricorda papa Ratzinger: «Pastore dal tratto gentile»

A Roma sono in corso i funerali del Papa emerito

giovedì 5 gennaio 2023 09.00
Sono in corso, nella Basilica di San Pietro a Roma, i funerali di papa Benedetto XVI. Previsti 100mila fedeli, tra capi di stato, monarchi, leader politici e religiosi. Anche mons. Giuseppe Satriano, arcivescovo di Bari-Bitonto, ha ricordato la figura di Ratzinger nella celebrazione eucaristica in suffragio del Papa emerito: «Nell'umiltà vissuta e testimoniata, frutto della sua intimità con il Signore, egli ha offerto il punto di sintesi e di saldatura tra fede e ragione, aprendo alla consapevolezza del limite, vero e proprio criterio ermeneutico con cui affrontare ogni ricerca, ogni dialogo, ogni confronto».

«Errato considerarlo - ha evidenziato l'arcivescovo - un Papa di transizione. Da pontefice, Benedetto ha operato una grande apertura del papato stesso alla consapevolezza di una coscienza, mai sopita e mai sottomessa alle ragioni del ruolo. Incoraggianti le sue parole in quel lontano maggio 2005, rivolte all'assemblea radunata sulla spianata di Marisabella, qui a Bari, in occasione del Congresso eucaristico nazionale».

L'arcivescovo ha, dunque, citato le parole pronunciate da Benedetto in quell'occasione: «Neppure per noi è facile vivere da cristiani» e che «la strada che Dio ci indica nella sua Parola va nella direzione iscritta nell'essenza stessa dell'uomo. La Parola di Dio e la ragione vanno insieme. Seguire la Parola di Dio, andare con Cristo significa per l'uomo realizzare se stesso; smarrirla equivale a smarrire se stesso. Il Signore non ci lascia soli in questo cammino. Egli è con noi; anzi, Egli desidera condividere la nostra sorte fino ad immedesimarsi con noi», disse il Papa a Bari.

«Pastore dal tratto gentile e dallo sguardo profondamente umano - ha sottolineato Satriano - ha illuminato col suo breve pontificato un periodo storico non semplice. Le fatiche della Chiesa facevano ormai capolino tra le fatiche del mondo, delineando un periodo difficile, inquieto, che ancora oggi segna i nostri vissuti».