Nasce l’asse Bitonto-Parma nel segno di cultura, turismo ed economia

Pizzarotti: «Occasione anche per scambiare buone prassi amministrative»

martedì 10 luglio 2018 9.55
Avversarie nella corsa a 'Capitale italiana della Cultura 2020', ma gemellate sotto il segno della cultura, del turismo e delle buone prassi economiche ed amministrative. È questo il destino dietro l'angolo per le città di Parma e Bitonto che in questi giorni hanno rinsaldato il loro legame, gettando le basi per un patto che potrebbe stringere i loro percorsi in diversi settori.
Nelle scorse settimane, il sindaco della città emiliana Federico Pizzarotti è stato a Bitonto, ospite del primo cittadino, Michele Abbaticchio, proprio per definire i contorni di questo accordo.

«Nulla di diverso da quanto già successo già con altre città - ha detto Pizzarotti - qualche settimana fa, ho firmato un patto con Pesaro dato che è la città che ha dato i natali a Rossini, esattamente come il territorio parmigiano ha fatto per un altro grande protagonista italiano del teatro musicale, Giuseppe Verdi. Stessa cosa accaduta con Comacchio, anch'essa finalista, con la quale Parma sta collaborando. Con Sindaco Abbaticchio, abbiamo pensato che fosse giunta l'ora di avviare una sinergia anche con Bitonto per sviluppare relazioni economiche e culturali».

«Fare rete fra territori è sempre una strategia vincente - ha commentato l'Assessore al Marketing territoriale di Bitonto, Rino Mangini - lo è maggiormente se parliamo di città che sono già legate da 'un filo rosso'. Si tratta, innanzitutto, di due realtà che hanno un enorme patrimonio di bellezze artistiche e architettoniche che sarebbe bello mettere in una sorta di 'condivisione' virtuale. Fortissimo è poi il legame tra il nostro Traetta e questa città: il compositore bitontino è stato maestro di cappella alla corte del principe di Parma nonché maestro di canto delle principesse, sue figlie. È in questa città che egli ha composto alcuni dei suoi capolavori come l'"Ippolito e Aricia", 'I Tindaridi' o la 'Messa in Do maggiore', opera che si intende rappresentare nel 2020 al Teatro Regio di Parma. Episodio che, poi, è quasi del tutto sconosciuto e portato alla luce dal professor Nicola Pice, quello che ha per protagonisti Verdi e il nostro Traetta: Verdi, in una nota scritta di suo pugno, esortava tutti coloro che volevano approcciarsi alla musica a studiare approfonditamente Traetta. Insomma, all'epoca, una bellissima attestazione di stima che, oggi, non possiamo non celebrare degnamente».

Il primo punto comune è insomma la cultura, ma non sarà di certo l'unico.
«Abbiamo pensato a un legame a tutto tondo – spiega ingatti Abbaticchio - che colga anche gli atri aspetti fortemente identitari dei due territori, la vocazione turistica, in primis, ma anche, ad esempio, la cucina, visto che parliamo, tanto per la Puglia quanto per l'Emilia Romagna, di regione con fortissime tradizioni enogastronomiche e che possono vantare la produzione di prodotti di qualità riconosciuti come eccellenze nel mondo intero. Non da ultimo, vorremmo che il nesso fra le città si declinasse anche all'ambito amministrativo, con lo scambio di idee, progetti e delle buone prassi ed esperienze di successo che i nostri rispettivi Comuni hanno posto o porranno in essere. Insomma, non puramente un sodalizio simbolico ma un collegamento diretto e concreto, in grado di essere volano per lo sviluppo di entrambe le realtà territoriali».