Nascondevano in casa 2 chili di marijuana. Arrestate madre e figlia
Blitz della Polizia di Stato nel centro storico. Le due donne, entrambe di nazionalità albanese, sono finite ai domiciliari
sabato 5 maggio 2018
10.19
Quasi 2 chilogrammi di marijuana, occultati in normali buste in plastica per poter passare inosservate come se fossero normali acquisti di merce casalinga. Di storie al limite le forze dell'ordine ne vedono tante, ma una madre e una figlia che insieme detengono droga non è una scena da tutti i giorni.
Ieri pomeriggio, infatti, a Bitonto, la Polizia di Stato ha tratto in arresto due donne incensurate di nazionalità albanese, madre e figlia, rispettivamente di 44 e 23 anni, ritenute responsabili di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Nell'ambito degli specifici servizi tesi a contrastare il fenomeno dello spaccio di sostanze stupefacenti, i poliziotti del locale Commissariato di P.S. hanno eseguito numerose perquisizioni domiciliari presso alcune abitazioni ubicate nel centro storico di Bitonto e nelle zone ad esso attigue.
«L'attenzione dei poliziotti - è scritto in una nota diramata dall'Ufficio di Gabinetto della Questura di Bari - è stata rivolta anche nei confronti di persone apparentemente estranee a dinamiche criminali ma che si riteneva potessero prestarsi a supportare attività illecite». Durante una perquisizione domiciliare effettuata presso l'abitazione delle due donne incensurate, infatti, gli agenti bitontini hanno rinvenuto e sequestrato quasi 2 chilogrammi di marijuana, celata all'interno di alcune buste in plastica, un bilancino di precisione e due telefoni cellulari.
Uno "scacco matto" all'infinito mondo della droga. La marijuana potrebbe essere solo di "passaggio" in quella casa, parcheggiata momentaneamente, oppure potrebbe realmente essere stata acquistata da madre e figlia, pusher per arrotondare la giornata, oppure la famiglia potrebbe fungere da corriere. Tutte ipotesi al vaglio degli inquirenti che in queste ore continuano l'attività investigativa per capire anche la provenienza della droga.
Madre e figlia sono state portate negli uffici del Commissariato, mentre del sequestro è stato informato il magistrato di turno alla Procura della Repubblica di Bari. Al termine della pratiche di rito, le due donne sono state tratte in arresto e sottoposte alla misura degli arresti domiciliari, come disposto dall'Autorità Giudiziaria.
Ieri pomeriggio, infatti, a Bitonto, la Polizia di Stato ha tratto in arresto due donne incensurate di nazionalità albanese, madre e figlia, rispettivamente di 44 e 23 anni, ritenute responsabili di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Nell'ambito degli specifici servizi tesi a contrastare il fenomeno dello spaccio di sostanze stupefacenti, i poliziotti del locale Commissariato di P.S. hanno eseguito numerose perquisizioni domiciliari presso alcune abitazioni ubicate nel centro storico di Bitonto e nelle zone ad esso attigue.
«L'attenzione dei poliziotti - è scritto in una nota diramata dall'Ufficio di Gabinetto della Questura di Bari - è stata rivolta anche nei confronti di persone apparentemente estranee a dinamiche criminali ma che si riteneva potessero prestarsi a supportare attività illecite». Durante una perquisizione domiciliare effettuata presso l'abitazione delle due donne incensurate, infatti, gli agenti bitontini hanno rinvenuto e sequestrato quasi 2 chilogrammi di marijuana, celata all'interno di alcune buste in plastica, un bilancino di precisione e due telefoni cellulari.
Uno "scacco matto" all'infinito mondo della droga. La marijuana potrebbe essere solo di "passaggio" in quella casa, parcheggiata momentaneamente, oppure potrebbe realmente essere stata acquistata da madre e figlia, pusher per arrotondare la giornata, oppure la famiglia potrebbe fungere da corriere. Tutte ipotesi al vaglio degli inquirenti che in queste ore continuano l'attività investigativa per capire anche la provenienza della droga.
Madre e figlia sono state portate negli uffici del Commissariato, mentre del sequestro è stato informato il magistrato di turno alla Procura della Repubblica di Bari. Al termine della pratiche di rito, le due donne sono state tratte in arresto e sottoposte alla misura degli arresti domiciliari, come disposto dall'Autorità Giudiziaria.