Norma Cossetto, una strada in suo onore
È la proposta dell’Avvocato Giuseppe Cazzolla, per ricordare la giovane istriana martire delle Foibe
sabato 29 gennaio 2022
07.15
Intitolare una strada in onore di Norma Cossetto, martire delle Foibe, è la proposta dell'avvocato Giuseppe Cazzola, che nei prossimi giorni avvierà una raccolta firme per la Toponomastica e la numerazione civica.
Quella di Norma, è una storia, infatti, che meriterebbe attenzione: la giovane istriana fu barbaramente uccisa a soli 23anni, nell'ottobre del 1943, ad Antignana, da un commando di partigiani jugoslavi. Fu prelevata dalla casa, a Santa Domenica di Visinada, in Istria, e in quel momento storico non era semplice essere italiani in quel territorio. Dopo essersi categoricamente opposta alla richiesta di partecipare alla Resistenza, fu arrestata, torturata, stuprata e infine gettata ancora viva nella Foiba di Bassovizza. «Luminosa testimonianza di coraggio e di amor patrio» recita la motivazione della Medaglia al Valore Civile conferitale dal Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi nel 2005.
Per ricordare la sua morte, l'avvocato Cazzolla, estende la sua proposta a chiunque volesse sottoscriverla, prevedendo di consegnarla il 10 febbraio, nel Giorno del Ricordo dei massacri delle foibe e dell'esodo giuliano dalmata. L'intitolazione di una strada, già deliberata da altre città italiane, sarebbe, secondo l'avvocato «il simbolo di un ricordo condiviso e un modo per onorare una giovane donna, vittima innocente e indifesa della guerra e di coloro che agirono con ferocia e crudeltà. Ma il ricordo andrebbe a lei, non solo come vittima dell'odio, ma anche come donna che incarna il sacrificio di tantissime donne, che ancora oggi sono oggetto di violenza, discriminazione e sopraffazione».
Quella di Norma, è una storia, infatti, che meriterebbe attenzione: la giovane istriana fu barbaramente uccisa a soli 23anni, nell'ottobre del 1943, ad Antignana, da un commando di partigiani jugoslavi. Fu prelevata dalla casa, a Santa Domenica di Visinada, in Istria, e in quel momento storico non era semplice essere italiani in quel territorio. Dopo essersi categoricamente opposta alla richiesta di partecipare alla Resistenza, fu arrestata, torturata, stuprata e infine gettata ancora viva nella Foiba di Bassovizza. «Luminosa testimonianza di coraggio e di amor patrio» recita la motivazione della Medaglia al Valore Civile conferitale dal Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi nel 2005.
Per ricordare la sua morte, l'avvocato Cazzolla, estende la sua proposta a chiunque volesse sottoscriverla, prevedendo di consegnarla il 10 febbraio, nel Giorno del Ricordo dei massacri delle foibe e dell'esodo giuliano dalmata. L'intitolazione di una strada, già deliberata da altre città italiane, sarebbe, secondo l'avvocato «il simbolo di un ricordo condiviso e un modo per onorare una giovane donna, vittima innocente e indifesa della guerra e di coloro che agirono con ferocia e crudeltà. Ma il ricordo andrebbe a lei, non solo come vittima dell'odio, ma anche come donna che incarna il sacrificio di tantissime donne, che ancora oggi sono oggetto di violenza, discriminazione e sopraffazione».