Olivicoltura in ginocchio dopo le gelate di febbraio. CNO: «Danni per 1 miliardo»
Secondo le stime del Consorzio, e di Unasco e Unapol la Puglia è tra le più colpite
mercoledì 11 aprile 2018
10.32
Un miliardo di euro di danni tra produzione dimezzata, grave crisi dell'indotto e drastica riduzione delle giornate lavorative.
L'olivicoltura italiana è in ginocchio dopo le gelate del mese di febbraio che hanno colpito tutto il territorio nazionale. Le stime dei danni sono di CNO (Consorzio Nazionale degli Olivicoltori), Unasco e Unaprol, che in queste settimane hanno analizzato gli effetti nefasti provocati dall'ondata di freddo anomalo che si è abbattuta sull'Italia nelle scorse settimane. Pochi i territori immuni: alberi seriamente danneggiati, cascola delle gemme, defogliazione, raccolti futuri compromessi si registrano in gran parte degli uliveti italiani dalla Liguria alla Calabria, passando per Toscana, Lazio e Campania.
Particolarmente colpito è il cuore dell'olivicoltura nazionale, la Puglia, nella zona compresa tra le province di Bari e Bat, che vedrà una riduzione superiore al 50% della produzione olearia nella prossima campagna.
Un'altra mazzata, dunque, che si aggiunge all'avanzata ancora incontrastata della xylella, giunta ormai alle porte della provincia di Bari.
«La situazione è drammatica, molto più grave di quanto si potesse immaginare - hanno sottolineato i Presidenti Gennaro Sicolo (CNO), Luigi Canino (Unasco) e Tommaso Loiodice (Unapol) - Abbiamo atteso l'arrivo della primavera per quantificare i danni sui territori che sono davvero spaventosi».
«È un dramma nazionale, una vera e propria sciagura per l'olivicoltura italiana che rischia di ripercuotersi non solo per la stagione che verrà, ma anche per quelle successive», hanno continuato i rappresentanti della produzione olivicola nazionale.
«Chiediamo l'attivazione di tutte le misure possibili a sostegno degli olivicoltori seriamente colpiti dalle gelate, a partire dalla richiesta di riconoscimento dello stato di calamità naturale nelle zone maggiormente interessate su tutto il territorio nazionale - hanno rimarcato CNO, Unasco e Unapol -. Chiediamo interventi come la sospensione degli oneri previdenziali a carico delle aziende agricole colpite e la sospensione dei rimborsi delle rate di mutui e prestiti agrari».
"Il Ministero dell'Agricoltura ed il prossimo governo si attivino per programmare un concreto supporto all'olivicoltura nazionale", hanno concluso i Presidenti dei tre più importanti consorzi della produzione olivicola italiana.
L'olivicoltura italiana è in ginocchio dopo le gelate del mese di febbraio che hanno colpito tutto il territorio nazionale. Le stime dei danni sono di CNO (Consorzio Nazionale degli Olivicoltori), Unasco e Unaprol, che in queste settimane hanno analizzato gli effetti nefasti provocati dall'ondata di freddo anomalo che si è abbattuta sull'Italia nelle scorse settimane. Pochi i territori immuni: alberi seriamente danneggiati, cascola delle gemme, defogliazione, raccolti futuri compromessi si registrano in gran parte degli uliveti italiani dalla Liguria alla Calabria, passando per Toscana, Lazio e Campania.
Particolarmente colpito è il cuore dell'olivicoltura nazionale, la Puglia, nella zona compresa tra le province di Bari e Bat, che vedrà una riduzione superiore al 50% della produzione olearia nella prossima campagna.
Un'altra mazzata, dunque, che si aggiunge all'avanzata ancora incontrastata della xylella, giunta ormai alle porte della provincia di Bari.
«La situazione è drammatica, molto più grave di quanto si potesse immaginare - hanno sottolineato i Presidenti Gennaro Sicolo (CNO), Luigi Canino (Unasco) e Tommaso Loiodice (Unapol) - Abbiamo atteso l'arrivo della primavera per quantificare i danni sui territori che sono davvero spaventosi».
«È un dramma nazionale, una vera e propria sciagura per l'olivicoltura italiana che rischia di ripercuotersi non solo per la stagione che verrà, ma anche per quelle successive», hanno continuato i rappresentanti della produzione olivicola nazionale.
«Chiediamo l'attivazione di tutte le misure possibili a sostegno degli olivicoltori seriamente colpiti dalle gelate, a partire dalla richiesta di riconoscimento dello stato di calamità naturale nelle zone maggiormente interessate su tutto il territorio nazionale - hanno rimarcato CNO, Unasco e Unapol -. Chiediamo interventi come la sospensione degli oneri previdenziali a carico delle aziende agricole colpite e la sospensione dei rimborsi delle rate di mutui e prestiti agrari».
"Il Ministero dell'Agricoltura ed il prossimo governo si attivino per programmare un concreto supporto all'olivicoltura nazionale", hanno concluso i Presidenti dei tre più importanti consorzi della produzione olivicola italiana.