Omicidio Caprio, Giampalmo confessa: «Colpito per alcuni sguardi provocatori»

Il 20enne ha confermato la prima versione dei fatti. Il Gip si è riservato di decidere sulla convalida del fermo

mercoledì 8 settembre 2021 12.10
Ha parlato per poco più di un'ora, confermando quanto già dichiarato ai Carabinieri e al pubblico ministero alcune ore dopo il fatto, il 20enne Fabio Giampalmo, in carcere da domenica mattina in stato di fermo con l'accusa di omicidio volontario aggravato.

Giampalmo è ritenuto dal pm Ignazio Abbadessa, che coordina le indagini sul delitto, responsabile della morte del 41enne Paolo Caprio, avvenuta la notte tra il 4 e il 5 settembre nella stazione di servizio Dill's alla periferia di Bitonto, nel barese, durante un litigio per futili motivi. Il 20enne, con precedenti per droga e furti, ha colpito la vittima con tre pugni sul volto e dopo Caprio è caduto sbattendo la testa.

Davanti al gip, interrogato in carcere nell'ambito dell'udienza di convalida del fermo assistito dall'avvocato di fiducia Giovanni Capaldi, Giampalmo ha ribadito di aver colpito il 41enne per alcuni «sguardi provocatori» a sua moglie e alle donne di alcuni suoi amici, senza però l'intenzione di ucciderlo. Il gip si è riservato e deciderà sulla convalida e sulla applicazione della misura cautelare nelle prossime ore.

Saranno celebrati oggi, alle ore 16.00, nella basilica dei Santi Medici a Bitonto, i funerali di Paolo Caprio. Il sindaco Michele Abbaticchio, come già annunciato a poche ore dal tragico evento, ha proclamato il lutto cittadino con le bandiere a mezz'asta.