Omicidio Muscatelli, il 68enne resta in carcere
Nell’interrogatorio ha detto di non aver avuto intenzione di uccidere il giovane
sabato 19 agosto 2017
20.49
Resta in carcere per il reato di omicidio volontario aggravato dai futili motivi il 68enne di Bitonto Gaetano Sesto, accusato di aver ucciso con una coltellata al torace il 25enne Giuseppe Muscatelli durante un diverbio per questioni stradali.
All'esito dell'interrogatorio, nel quale l'uomo, difeso dall'avvocato Angela Maralfa, ha risposto a tutte le domande spiegando di aver «reagito ad un pugno senza alcuna intenzione di ammazzare quel ragazzo», il gip del Tribunale di Bari Giovanni Anglana non ha convalidato il fermo, ma ha emesso ordinanza di custodia cautelare in carcere.
Il giudice, condividendo la ricostruzione fatta dal pm Larissa Catella e sulla base dell'autopsia, ha ritenuto che quell'unico colpo di coltello sia stato inferto con una violenza tale che dimostrerebbe la volontà di uccidere e la pericolosità sociale dell'uomo.
Le indagini dei Carabinieri della Compagnia di Molfetta e le dichiarazioni rese da alcuni testimoni oculari hanno consentito di accertare la dinamica dei fatti: l'anziano avrebbe chiesto al 25enne, coinvolto in un tamponamento con un'altra vettura, di spostare la macchina che bloccava il passaggio.
Il ragazzo lo avrebbe quindi aggredito con un pugno sul volto e, a quel punto, Sesto si sarebbe difeso colpendolo con un coltello che aveva in auto, uccidendolo.
All'esito dell'interrogatorio, nel quale l'uomo, difeso dall'avvocato Angela Maralfa, ha risposto a tutte le domande spiegando di aver «reagito ad un pugno senza alcuna intenzione di ammazzare quel ragazzo», il gip del Tribunale di Bari Giovanni Anglana non ha convalidato il fermo, ma ha emesso ordinanza di custodia cautelare in carcere.
Il giudice, condividendo la ricostruzione fatta dal pm Larissa Catella e sulla base dell'autopsia, ha ritenuto che quell'unico colpo di coltello sia stato inferto con una violenza tale che dimostrerebbe la volontà di uccidere e la pericolosità sociale dell'uomo.
Le indagini dei Carabinieri della Compagnia di Molfetta e le dichiarazioni rese da alcuni testimoni oculari hanno consentito di accertare la dinamica dei fatti: l'anziano avrebbe chiesto al 25enne, coinvolto in un tamponamento con un'altra vettura, di spostare la macchina che bloccava il passaggio.
Il ragazzo lo avrebbe quindi aggredito con un pugno sul volto e, a quel punto, Sesto si sarebbe difeso colpendolo con un coltello che aveva in auto, uccidendolo.