Onda Civica: «A Bitonto vietato esprimere pareri sui servizi»
La forza di centrodestra critica sulla politica della customer satisfaction per la gestione pubblica
sabato 9 gennaio 2021
10.52
«Gli elettori bitontini non possono esprimere il loro gradimento circa i servizi resi». È la denuncia che arriva da Pasquale Tampoia, del circolo di Onda Civica, forza politica del centrodestra di Bitonto da tempo protagonista di numerosi comunicati critici nei confronti dell'amministrazione Abbaticchio.
Questa volta, a finire nel mirino degli attivisti, è la gestione della misurazione della soddisfazione dei cittadini nei confronti dei servizi pubblici in città, come asili nido, gestione dei rifiuti, viabilità, illuminazione, tempi di attesa presso gli sportelli pubblici.
«Si rammenta al sedicente sindaco dei sud – scrive Tampoia - come la misurazione della customer satisfaction per i servizi pubblici risulti uno degli strumenti utili a migliorarne la qualità della vita, ponendo l'utente al centro del processo di riorganizzazione dei servizi. Conoscere le aspettative e i bisogni del destinatario del servizio è una conditio sine qua non, a parte i soliti like, per costruire indicatori di misurazione e verifica della qualità, come rapporto tra prestazioni erogate e bisogni soddisfatti».
«Sia ben chiaro, la normativa di riferimento, tradendone lo spirito, rimasta disattesa fu definitivamente abrogata, e faceva riferimento a tutti i servizi erogati, quindi anche quelli tramite società partecipate, e dal 2013 obbligava la pubblicazione degli esiti della misurazione della customer satisfaction sui siti istituzionali dei Comuni o delle società erogatrici. Liquidanda A.S.V. S.P.A. dov'eri? SANB S.P.A. dove sei?».
La questione, in realtà, era stata già sollevata da BitontoViva nell'estate del 2018, quando per rimediare alla mancanza di strumenti efficaci per la customer satisfaction sulla partecipata del Comune, un libero cittadino, Vito D'alessandro, offrì gratuitamente il suo impegno per realizzare un questionario on line che vide la partecipazione di centinaia di cittadini, con tanto di analisi tecnica e normativa sulla questione. Un risultato mai nemmeno sfiorato dalle iniziative pubbliche fino a quel momento messe in campo da qualsiasi amministrazione.
Ma per Onda Civica solo «la Giunta in carica avrebbe potuto prevedere, come la Giunta precedente, indagini su tutti i servizi erogati, non solo su quelli essenziali di interesse generale. Ove pubblicate, ma nei siti istituzionali della liquidanda A.S.V. SPA e della SANB S.P.A. non v'è traccia alcuna, le rilevazioni sono risultate di accessibilità modesta se non addirittura inesistenti».
«Evidentemente – deducono gli estensori della nota - il sedicente sindaco dei sud pone resistenza a far valutare la sua azione. Qualunque meccanismo porti a una valutazione seria ed oggettiva delle politiche pubbliche, in particolar modo a Bitonto, potrebbe rappresentare una minaccia al consenso, che si ottiene con proclami, annunci e promesse, mantenute? La misurazione e la pubblicità del livello di qualità dei servizi, inoltre, potrebbe dimostrare la mala gestio di molte società partecipate dai Comuni, A.S.V. SPA?».
«E la tanto, ma solo decantata partecipazione dei cittadini? - si legge ancora nella lunga nota - L'assenza di qualsivoglia misurazione della customer satisfaction dei servizi resi dall'Amministrazione comunale locale sconfessa i meri proclami propagandistici sulla partecipazione dei cittadini».
Lamentando la difficoltà per il cittadino di accedere agli strumenti di customer satisfaction e agli atti pubblici in generale, Onda Civica propone l'analisi da parte di un'Authority indipendente per monitorare la qualità dei servizi.
«Le indagini di customer satisfaction – conclude il comunicato - hanno una loro utilità ove utilizzate per aiutare a determinare standard di qualità dei servizi che poi dovranno essere rispettati producendo efficienza, intervenendo sulle lacune evidenziate dai cittadini. La funzione di controllo sulla qualità dei servizi da parte dei cittadini tuttavia è restata uno slogan elettorale».
Questa volta, a finire nel mirino degli attivisti, è la gestione della misurazione della soddisfazione dei cittadini nei confronti dei servizi pubblici in città, come asili nido, gestione dei rifiuti, viabilità, illuminazione, tempi di attesa presso gli sportelli pubblici.
«Si rammenta al sedicente sindaco dei sud – scrive Tampoia - come la misurazione della customer satisfaction per i servizi pubblici risulti uno degli strumenti utili a migliorarne la qualità della vita, ponendo l'utente al centro del processo di riorganizzazione dei servizi. Conoscere le aspettative e i bisogni del destinatario del servizio è una conditio sine qua non, a parte i soliti like, per costruire indicatori di misurazione e verifica della qualità, come rapporto tra prestazioni erogate e bisogni soddisfatti».
«Sia ben chiaro, la normativa di riferimento, tradendone lo spirito, rimasta disattesa fu definitivamente abrogata, e faceva riferimento a tutti i servizi erogati, quindi anche quelli tramite società partecipate, e dal 2013 obbligava la pubblicazione degli esiti della misurazione della customer satisfaction sui siti istituzionali dei Comuni o delle società erogatrici. Liquidanda A.S.V. S.P.A. dov'eri? SANB S.P.A. dove sei?».
La questione, in realtà, era stata già sollevata da BitontoViva nell'estate del 2018, quando per rimediare alla mancanza di strumenti efficaci per la customer satisfaction sulla partecipata del Comune, un libero cittadino, Vito D'alessandro, offrì gratuitamente il suo impegno per realizzare un questionario on line che vide la partecipazione di centinaia di cittadini, con tanto di analisi tecnica e normativa sulla questione. Un risultato mai nemmeno sfiorato dalle iniziative pubbliche fino a quel momento messe in campo da qualsiasi amministrazione.
Ma per Onda Civica solo «la Giunta in carica avrebbe potuto prevedere, come la Giunta precedente, indagini su tutti i servizi erogati, non solo su quelli essenziali di interesse generale. Ove pubblicate, ma nei siti istituzionali della liquidanda A.S.V. SPA e della SANB S.P.A. non v'è traccia alcuna, le rilevazioni sono risultate di accessibilità modesta se non addirittura inesistenti».
«Evidentemente – deducono gli estensori della nota - il sedicente sindaco dei sud pone resistenza a far valutare la sua azione. Qualunque meccanismo porti a una valutazione seria ed oggettiva delle politiche pubbliche, in particolar modo a Bitonto, potrebbe rappresentare una minaccia al consenso, che si ottiene con proclami, annunci e promesse, mantenute? La misurazione e la pubblicità del livello di qualità dei servizi, inoltre, potrebbe dimostrare la mala gestio di molte società partecipate dai Comuni, A.S.V. SPA?».
«E la tanto, ma solo decantata partecipazione dei cittadini? - si legge ancora nella lunga nota - L'assenza di qualsivoglia misurazione della customer satisfaction dei servizi resi dall'Amministrazione comunale locale sconfessa i meri proclami propagandistici sulla partecipazione dei cittadini».
Lamentando la difficoltà per il cittadino di accedere agli strumenti di customer satisfaction e agli atti pubblici in generale, Onda Civica propone l'analisi da parte di un'Authority indipendente per monitorare la qualità dei servizi.
«Le indagini di customer satisfaction – conclude il comunicato - hanno una loro utilità ove utilizzate per aiutare a determinare standard di qualità dei servizi che poi dovranno essere rispettati producendo efficienza, intervenendo sulle lacune evidenziate dai cittadini. La funzione di controllo sulla qualità dei servizi da parte dei cittadini tuttavia è restata uno slogan elettorale».