Operaio 42enne morto sul lavoro a Bitonto, quattro condanne
Secondo le indagini, la morte fu causata della manovra incauta di un dipendente dell'azienda che aveva subappaltato i lavori alla società della vittima
giovedì 15 luglio 2021
16.33
Il Tribunale di Bari ha condannato quattro persone e due società per la morte di un operaio 42enne di Bari, deceduto mentre riparava l'impianto elettrico dello sterzo di una pala meccanica, finendo con la testa schiacciata dalla ruota anteriore del mezzo, guidato in quel momento da un altro operaio.
L'episodio avvenne l'8 giugno 2012 a Bitonto. L'uomo morì il 21 giugno, dopo 13 giorni di agonia. Il giudice monocratico Michele Parisi ha dichiarato inoltre la prescrizione di tutte le contestate violazioni delle norme sulla sicurezza sul lavoro.
Secondo quanto ricostruito dalle indagini, coordinate dal pubblico ministero Ettore Cardinali, la morte del 42enne, dipendente della ditta Chiusolo Impianti s.r.l., fu causata da una manovra incauta e imprudente di un dipendente dell'azienda Palazzo Service s.r.l., che aveva subappaltato alla società della vittima i lavori di riparazione della pala.
L'operaio che era alla guida del mezzo, condannato a 2 anni e 6 mesi di reclusione, avrebbe sterzato all'improvviso senza accorgersi che il 42enne era ancora disteso sotto il macchinario.
Sono stati condannati alla pena di 3 anni e 6 mesi di reclusione i tre legali rappresentanti delle due società imputate, a loro volta condannate alla pena pecuniaria di 90mila euro ciascuna.
L'episodio avvenne l'8 giugno 2012 a Bitonto. L'uomo morì il 21 giugno, dopo 13 giorni di agonia. Il giudice monocratico Michele Parisi ha dichiarato inoltre la prescrizione di tutte le contestate violazioni delle norme sulla sicurezza sul lavoro.
Secondo quanto ricostruito dalle indagini, coordinate dal pubblico ministero Ettore Cardinali, la morte del 42enne, dipendente della ditta Chiusolo Impianti s.r.l., fu causata da una manovra incauta e imprudente di un dipendente dell'azienda Palazzo Service s.r.l., che aveva subappaltato alla società della vittima i lavori di riparazione della pala.
L'operaio che era alla guida del mezzo, condannato a 2 anni e 6 mesi di reclusione, avrebbe sterzato all'improvviso senza accorgersi che il 42enne era ancora disteso sotto il macchinario.
Sono stati condannati alla pena di 3 anni e 6 mesi di reclusione i tre legali rappresentanti delle due società imputate, a loro volta condannate alla pena pecuniaria di 90mila euro ciascuna.