Ordinanza anti slot-machine: a Bitonto chiudono sette sale giochi
Abbaticchio: «Provvedimento diventato modello anche in altri comuni»
martedì 10 aprile 2018
9.15
Sarebbero sette le sale giochi costrette a chiudere i battenti a Bitonto a causa dell'ordinanza sugli orari disposta dal sindaco di Bitonto, Michele Abbaticchio, per tutelare in particolare i giovanissimi.
Un provvedimento in realtà non recente, visto che risale al 2015, ma tanto efficace da aver prodotto, nel tempo, risultati importanti nella lotta alla ludopatia.
«Scrissi l'ordinanza ispirandomi ai principi di Avviso Pubblico – spiega il primo cittadino a BitontoViva – con il supporto della Fondazione Antiusura Roma che subito la prese come punto di riferimento. Tanto che col passare dei mesi e alla luce dei risultati prodotti divenne il modello a cui si ispirarono altri comuni italiani».
Il provvedimento sindacale impediva l'apertura delle sale in cui erano presenti le slot machine dalle 10 di mattina al primo pomeriggio, scoraggiando la frequentazione delle stesse da parte degli studenti e dunque rendendo meno conveniente l'apertura dei centri.
Col passare dei mesi molte sono state le strutture che hanno deciso di chiudere i battenti, quasi tutte nell'immediatezza dell'emanazione dell'ordinanza, e nessun'altra ha aperto al posto di quelle chiuse. Altre hanno provato a violare la norma e per loro è stata disposta la chiusura da parte delle Forze dell'Ordine.
«Il contrasto al gioco – spiega l'Agenzia giornalistica del Mercato del Gioco - prosegue anche a Lecce, dove sono state segnalate dieci sale giochi troppo vicine a scuole, chiese e luoghi di aggregazione e che ora rischiano di chiudere. Nei giorni scorsi, infine, sei centri non in regola erano stati individuati nella zona di Gallipoli».
Un provvedimento in realtà non recente, visto che risale al 2015, ma tanto efficace da aver prodotto, nel tempo, risultati importanti nella lotta alla ludopatia.
«Scrissi l'ordinanza ispirandomi ai principi di Avviso Pubblico – spiega il primo cittadino a BitontoViva – con il supporto della Fondazione Antiusura Roma che subito la prese come punto di riferimento. Tanto che col passare dei mesi e alla luce dei risultati prodotti divenne il modello a cui si ispirarono altri comuni italiani».
Il provvedimento sindacale impediva l'apertura delle sale in cui erano presenti le slot machine dalle 10 di mattina al primo pomeriggio, scoraggiando la frequentazione delle stesse da parte degli studenti e dunque rendendo meno conveniente l'apertura dei centri.
Col passare dei mesi molte sono state le strutture che hanno deciso di chiudere i battenti, quasi tutte nell'immediatezza dell'emanazione dell'ordinanza, e nessun'altra ha aperto al posto di quelle chiuse. Altre hanno provato a violare la norma e per loro è stata disposta la chiusura da parte delle Forze dell'Ordine.
«Il contrasto al gioco – spiega l'Agenzia giornalistica del Mercato del Gioco - prosegue anche a Lecce, dove sono state segnalate dieci sale giochi troppo vicine a scuole, chiese e luoghi di aggregazione e che ora rischiano di chiudere. Nei giorni scorsi, infine, sei centri non in regola erano stati individuati nella zona di Gallipoli».