Panchina divelta a Bitonto, ma l'autrice potrebbe avere le ore contate
Dovrebbe essere una donna ad aver smontato la seduta inaugurata in piazza Caduti del Terrorismo. C'è l'indagine della Procura di Bari
sabato 31 agosto 2024
11.11
Potrebbe avere le ore contate la donna bitontina che mercoledì sera, in piazza Caduti del Terrorismo, alla presenza del procuratore capo di Napoli, Nicola Gratteri, della panchina dedicata alle vittime di mafia, l'avrebbe brutalmente smontata. I poliziotti del Commissariato di P.S. sostengono di avere molto più di una traccia.
L'attività investigativa, messa in atto dopo il fatto e i rilievi della Polizia Scientifica e coordinata dalla Procura della Repubblica di Bari, avrebbe infatti permesso di identificare la donna, ritenuta vicina agli ambienti criminali della zona, e che rischia una denuncia in stato di libertà per danneggiamento aggravato. L'episodio, un messaggio in un linguaggio mafioso, è avvenuto tra le ore 21.30 e le ore 22.50, al termine della presentazione del libro di Gratteri, avvenuta sulla stessa piazza.
Il simbolico monumento era stato posto proprio in memoria delle vittime di mafia, e in particolare in ricordo dell'84enne Anna Rosa Tarantino: la donna che morì innocentemente il 30 dicembre 2017. La panchina, intanto, è stata riposizionata l'indomani mattina alla presenza del prefetto di Bari, Francesco Russo: «Noi non molliamo, non molliamo mai. Siamo vicini a Bitonto, c'è un'attenzione costante al territorio e il nostro impegno è mostrato quotidianamente», ha detto il prefetto.
«Abbiamo riposizionato la panchina dove era, perché è un simbolo per dire che non si può fare quello che si vuole, che lo Stato c'è», ha detto il sindaco Francesco Paolo Ricci. E quelle mani gaglioffe potrebbero avere le ore contate. Il condizionale è d'obbligo, perché gli approfondimenti sono in corso proprio in queste ore.
L'attività investigativa, messa in atto dopo il fatto e i rilievi della Polizia Scientifica e coordinata dalla Procura della Repubblica di Bari, avrebbe infatti permesso di identificare la donna, ritenuta vicina agli ambienti criminali della zona, e che rischia una denuncia in stato di libertà per danneggiamento aggravato. L'episodio, un messaggio in un linguaggio mafioso, è avvenuto tra le ore 21.30 e le ore 22.50, al termine della presentazione del libro di Gratteri, avvenuta sulla stessa piazza.
Il simbolico monumento era stato posto proprio in memoria delle vittime di mafia, e in particolare in ricordo dell'84enne Anna Rosa Tarantino: la donna che morì innocentemente il 30 dicembre 2017. La panchina, intanto, è stata riposizionata l'indomani mattina alla presenza del prefetto di Bari, Francesco Russo: «Noi non molliamo, non molliamo mai. Siamo vicini a Bitonto, c'è un'attenzione costante al territorio e il nostro impegno è mostrato quotidianamente», ha detto il prefetto.
«Abbiamo riposizionato la panchina dove era, perché è un simbolo per dire che non si può fare quello che si vuole, che lo Stato c'è», ha detto il sindaco Francesco Paolo Ricci. E quelle mani gaglioffe potrebbero avere le ore contate. Il condizionale è d'obbligo, perché gli approfondimenti sono in corso proprio in queste ore.