Papà-eroe fa da scudo al figlio di 5 anni: morto travolto da una moto
Il figlio è ricoverato al Giovanni XXIII. Indagato il motociclista. Tra le questioni da chiarire, la presenza di una seconda persona
domenica 31 luglio 2022
8.29
Un ultimo, estremo atto d'amore, mentre le strade di Bari contano un'altra vittima. Un 47enne, Gaetano De Felice, è stato travolto e ucciso sul lungomare di Santo Spirito, mentre attraversava la strada con la propria famiglia e probabilmente ha salvato la vita al figlio che aveva in braccio.
All'improvviso una moto condotta da un 20enne del posto - indagato per omicidio stradale - gli è piombata addosso. È stato un attimo: l'uomo, secondo alcuni testimoni, avrebbe fatto da scudo al figlio, di soli 5 anni, trasportato in ospedale, ma non in pericolo di vita. Una tragedia. Un destino atroce quello che ha strappato ai suoi cari l'uomo, un informatore scientifico di Bitonto.
Era da poco passata la mezzanotte di un venerdì afoso d'estate quando padre, madre e figlio, dopo una passeggiata sul lungomare Colombo, a nord del capoluogo, hanno attraversato la strada sulle strisce pedonali, proprio di fronte al ristorante del lido La Rotonda, dove avevano trascorso la serata con alcuni amici, per raggiungere la loro auto e tornare a casa.
Tutto è accaduto in pochi istanti: in quel momento è sopraggiunta una moto a forte velocità, una Honda 300, condotta da un 20enne di Catino che, in controsenso e fra le numerose auto incolonnate, ha travolto l'intera famiglia, sotto gli occhi dei passanti, i primi a prestare i soccorsi e a chiamare aiuto.
Sul posto sono giunti i sanitari del 118, ma le condizioni del 47enne - che avrebbe fatto da scudo al figlio, proteggendolo con il suo corpo, quando ha capito che lo schianto con la moto che stava sopraggiungendo sarebbe stato inevitabile - sono parse quasi subito disperate. Inutili i tentativi di strapparlo alla morte, l'uomo - straordinariamente dolce nel farsi scudo e proteggere, un'ultima volta, il figlio, con il suo istinto paterno di protezione - è deceduto sul colpo, molto probabilmente dopo aver battuto con violenza la testa sull'asfalto.
Al momento dell'arrivo dei soccorsi, le braccia dell'uomo avvolgevano ancora il piccolo. L'ennesima vittima lungo le strade di Bari, già al centro di casi analoghi e di polemiche. Il figlio di 5 anni, invece, è stato trasportato in ospedale, al Giovanni XXIII, in codice rosso: resta ora ricoverato al Pediatrico, ma le sue condizioni non sarebbero gravi.
I medici gli hanno riscontrato un trauma cranico oltre alla frattura di uno zigomo ed un occhio gonfio. Illesa, seppur ancora sotto shock, la moglie del 47enne, mentre il motociclista, rimasto ferito, è stato condotto al San Paolo, dove si trova piantonato dal personale della Polizia Locale. In ospedale, gli agenti hanno proceduto, con l'ausilio dei sanitari, ad eseguire le analisi del sangue per verificare l'eventuale assunzione di alcool e droghe, a cui è risultato negativo.
Il 20enne, intanto, senza patente di guida, è indagato per omicidio stradale e lesioni personali colpose, mentre proseguono le indagini degli agenti, basati non solo su testimonianze, rilievi planimetrici e fotografici, ma anche sugli accertamenti tecnici disposti sulla moto condotta dal giovane, tradito probabilmente dall'alta velocità, e sulla possibile presenza di una seconda persona, forse la fidanzata, in sella alla moto, dal momento che a terra, nei pressi del luogo dell'incidente, sono stati ritrovati due caschi.
Agli agenti diretti dal generale Michele Palumbo, spetterà il compito di ricostruire l'esatta dinamica del dramma, per risalire alle cause dello scontro. Intanto, come da prassi, è stato anche disposto il sequestro della Honda 300, priva di copertura assicurativa e di revisione, per le successive perizie e per gli ulteriori approfondimenti disposti dal pubblico ministero della Procura della Repubblica di Bari, Savina Toscani, che ha aperto un'inchiesta.
Per fornire delle risposte ad un bambino di 5 anni giudicato fuori pericolo. È ancora grave, ma grazie al grande cuore di papà può sperare in una vita normale.
All'improvviso una moto condotta da un 20enne del posto - indagato per omicidio stradale - gli è piombata addosso. È stato un attimo: l'uomo, secondo alcuni testimoni, avrebbe fatto da scudo al figlio, di soli 5 anni, trasportato in ospedale, ma non in pericolo di vita. Una tragedia. Un destino atroce quello che ha strappato ai suoi cari l'uomo, un informatore scientifico di Bitonto.
Era da poco passata la mezzanotte di un venerdì afoso d'estate quando padre, madre e figlio, dopo una passeggiata sul lungomare Colombo, a nord del capoluogo, hanno attraversato la strada sulle strisce pedonali, proprio di fronte al ristorante del lido La Rotonda, dove avevano trascorso la serata con alcuni amici, per raggiungere la loro auto e tornare a casa.
Tutto è accaduto in pochi istanti: in quel momento è sopraggiunta una moto a forte velocità, una Honda 300, condotta da un 20enne di Catino che, in controsenso e fra le numerose auto incolonnate, ha travolto l'intera famiglia, sotto gli occhi dei passanti, i primi a prestare i soccorsi e a chiamare aiuto.
Sul posto sono giunti i sanitari del 118, ma le condizioni del 47enne - che avrebbe fatto da scudo al figlio, proteggendolo con il suo corpo, quando ha capito che lo schianto con la moto che stava sopraggiungendo sarebbe stato inevitabile - sono parse quasi subito disperate. Inutili i tentativi di strapparlo alla morte, l'uomo - straordinariamente dolce nel farsi scudo e proteggere, un'ultima volta, il figlio, con il suo istinto paterno di protezione - è deceduto sul colpo, molto probabilmente dopo aver battuto con violenza la testa sull'asfalto.
Al momento dell'arrivo dei soccorsi, le braccia dell'uomo avvolgevano ancora il piccolo. L'ennesima vittima lungo le strade di Bari, già al centro di casi analoghi e di polemiche. Il figlio di 5 anni, invece, è stato trasportato in ospedale, al Giovanni XXIII, in codice rosso: resta ora ricoverato al Pediatrico, ma le sue condizioni non sarebbero gravi.
I medici gli hanno riscontrato un trauma cranico oltre alla frattura di uno zigomo ed un occhio gonfio. Illesa, seppur ancora sotto shock, la moglie del 47enne, mentre il motociclista, rimasto ferito, è stato condotto al San Paolo, dove si trova piantonato dal personale della Polizia Locale. In ospedale, gli agenti hanno proceduto, con l'ausilio dei sanitari, ad eseguire le analisi del sangue per verificare l'eventuale assunzione di alcool e droghe, a cui è risultato negativo.
Il 20enne, intanto, senza patente di guida, è indagato per omicidio stradale e lesioni personali colpose, mentre proseguono le indagini degli agenti, basati non solo su testimonianze, rilievi planimetrici e fotografici, ma anche sugli accertamenti tecnici disposti sulla moto condotta dal giovane, tradito probabilmente dall'alta velocità, e sulla possibile presenza di una seconda persona, forse la fidanzata, in sella alla moto, dal momento che a terra, nei pressi del luogo dell'incidente, sono stati ritrovati due caschi.
Agli agenti diretti dal generale Michele Palumbo, spetterà il compito di ricostruire l'esatta dinamica del dramma, per risalire alle cause dello scontro. Intanto, come da prassi, è stato anche disposto il sequestro della Honda 300, priva di copertura assicurativa e di revisione, per le successive perizie e per gli ulteriori approfondimenti disposti dal pubblico ministero della Procura della Repubblica di Bari, Savina Toscani, che ha aperto un'inchiesta.
Per fornire delle risposte ad un bambino di 5 anni giudicato fuori pericolo. È ancora grave, ma grazie al grande cuore di papà può sperare in una vita normale.