Parco via Traiana, via ai lavori. Santoruvo: «Presto ampliamento scuola via Michelangelo»
L'ex sindaco Abbaticchio: «Opera fortemente voluta da centinaia di famiglie, desiderose di ricevere servizi e luoghi di aggregazione»
mercoledì 9 aprile 2025
Sono ufficialmente iniziati i lavori per la realizzazione di un nuovo parco urbano nella periferia di Bitonto, tra via Traiana e via Ammiraglio Vacca. 'Dopo la fase di preparazione dell'area di cantiere, l'impresa appaltatrice, Forleo srl, ha dato il via alle opere che permetteranno - una volta concluse - di allestire una zona per il picnic, un'area destinata agli amanti della lettura, un'altra attrezzata per gli appassionati di fitness, uno spazio per i giochi dei bimbi e persino quello per lo sgambamento degli animali da compagnia. Tutto ciò sorgerà in un'area al momento degradata e, spesse volte, soggetta all'abbandono illecito dei rifiuti.
«Come annunciato qualche settimana fa, sono iniziati i lavori di realizzazione del Parco Urbano di Via Traiana, progetto finanziato negli anni scorsi a cui si sta dando finalmente esecuzione. Un polmone verde di cui potranno beneficiare i residenti della zona e non, a completamento del lavoro di riqualificazione di via Traiana. La realizzazione del parco riguarda il primo lotto dei lavori finanziati; i lavori del secondo lotto, riguardano l'ampliamento della scuola di via Michelangelo ed inizieranno a breve», ha commentato l'assessore ai Lavori pubblici Giuseppe Santoruvo.
Si tratta, infatti, di un finanziamento vinto dall'amministrazione dell'ex sindaco Michele Abbaticchio in coordinamento con la Città Metropolitana di Bari. La grande opera prevede un costo di realizzazione di circa 3 milioni di euro, grazie a fondi provenienti dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e una compartecipazione del Comune di Bitonto per circa 600mila euro.
«Apprendo dall'assessore ai lavori pubblici di Bitonto della partenza delle opere finanziate con la Città metropolitana di Bari ed Antonio Decaro: il primo, grande, parco urbano cittadino nel quartiere di via Traiana e via Ammiraglio Vacca - ha scritto sul suo profilo Facebook l'ex sindaco Michele Abbaticchio -. Un'opera fortemente voluta da centinaia di famiglie, desiderose di ricevere servizi e luoghi di aggregazione, che ho sentito sulle spalle in una notte trascorsa per arrivare a consegnare tutto in tempo. Chi decide quanto vale tutto questo, aldilà dei milioni di euro a fondo perduto ricevuti dalla Città in quel 2017? Chissà, forse i bambini e i ragazzi che abiteranno il tutto».
«Come annunciato qualche settimana fa, sono iniziati i lavori di realizzazione del Parco Urbano di Via Traiana, progetto finanziato negli anni scorsi a cui si sta dando finalmente esecuzione. Un polmone verde di cui potranno beneficiare i residenti della zona e non, a completamento del lavoro di riqualificazione di via Traiana. La realizzazione del parco riguarda il primo lotto dei lavori finanziati; i lavori del secondo lotto, riguardano l'ampliamento della scuola di via Michelangelo ed inizieranno a breve», ha commentato l'assessore ai Lavori pubblici Giuseppe Santoruvo.
Si tratta, infatti, di un finanziamento vinto dall'amministrazione dell'ex sindaco Michele Abbaticchio in coordinamento con la Città Metropolitana di Bari. La grande opera prevede un costo di realizzazione di circa 3 milioni di euro, grazie a fondi provenienti dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e una compartecipazione del Comune di Bitonto per circa 600mila euro.
«Apprendo dall'assessore ai lavori pubblici di Bitonto della partenza delle opere finanziate con la Città metropolitana di Bari ed Antonio Decaro: il primo, grande, parco urbano cittadino nel quartiere di via Traiana e via Ammiraglio Vacca - ha scritto sul suo profilo Facebook l'ex sindaco Michele Abbaticchio -. Un'opera fortemente voluta da centinaia di famiglie, desiderose di ricevere servizi e luoghi di aggregazione, che ho sentito sulle spalle in una notte trascorsa per arrivare a consegnare tutto in tempo. Chi decide quanto vale tutto questo, aldilà dei milioni di euro a fondo perduto ricevuti dalla Città in quel 2017? Chissà, forse i bambini e i ragazzi che abiteranno il tutto».