Per il ponte sulla sp231 a Bitonto servirà un nuovo appalto

Mentre rifiuti e disagi aumentano la Città Metropolitana a caccia della soluzione. Abbaticchio: «Continuerò a pressare gli uffici»

martedì 4 agosto 2020 10.29
Per il ponte sulla Strada Provinciale 231 bisognerà aspettare i tempi, di certo non brevi, di un nuovo appalto. Sembra essere questa infatti la decisione che alla fine prenderà la Città Metropolitana di Bari, responsabile del cantiere ereditato dalla vecchia Provincia, con cui si intese, nel 2011, avviare i lavori per realizzare lo scavalco all'altezza della poligonale di Bitonto in direzione Terlizzi.

Per capire come si stia evolvendo la situazione, BitontoViva ha chiesto aggiornamenti al sindaco di Bitonto, Michele Abbaticchio, che è anche consigliere metropolitano.
«Dopo innumerevoli tentativi di dialogo con l'impresa attualmente responsabile dei lavori – ha detto Abbaticchio - la Città Metropolitana sta procedendo alla risoluzione del contratto. Il cantiere è stato messo in sicurezza dalla stessa ditta che ha coperto gli scavi aperti e pericolosi, mentre lo spazio all'interno dell'area di cantiere è stato ripulito». Intanto però nelle aree immediatamente vicine all'area di cantiere continuano gli sversamenti abusivi di rifiuti di chi ha scambiato il cantiere fermo per una discarica. Anche per questo la Città Metropolitana, stando a quanto riferisce lo stesso Abbaticchio, starebbe effettuando la «ri-progettazione del ponte con materiale di ultima generazione, più economico ed efficace di quelli scelti nel 2011 e questo dovrebbe ridurre le ricerche di ulteriori finanziamenti per completare l'opera. Quasi certamente, però, sarà necessario procedere a un nuovo appalto. Sempre che la seconda e la terza ditta in graduatoria della gara bandita nel 2011 non acconsentano, come da nostre richieste, a proseguire il lavoro dell'azienda in via di sostituzione. Una possibilità, in realtà, remota, visto che, dopo 9 anni, difficilmente potranno accettare di proseguire i lavori alle stesse condizioni dell'appalto del 2011. E questo per molti motivi, a partire dalle inevitabili variazioni di prezzi dei materiali, per esempio, o di assetto delle compagini societarie».

Impossibile, dunque, al momento, definire, anche solo approssimativamente, i tempi per la ripresa dei lavori e tantomeno per la loro conclusione.

«In ogni caso – tiene però a precisare il primo cittadino - voglio sia chiaro che non ho smesso né mai smetterò di pressare gli uffici, che sono comunque consapevoli del problema esistente e stanno facendo di tutto per completare nel più breve tempo possibile le procedure necessarie».