Più controlli a Bitonto: lo spaccio del clan Cipriano si era spostato a Palo
Il gruppo di Digiacomantonio costretto a riorganizzarsi dopo l'omicidio Tarantino e il deciso affondo delle forze dell'ordine
giovedì 23 novembre 2023
13.11
Una piazza di spaccio, quella del clan Cipriano, che trasloca da Bitonto a Palo del Colle. Poco meno di 7 chilometri - e all'incirca 12 minuti in auto - per cercare di eludere i controlli. Ma non è bastato. L'ennesima operazione ha smantellato il market della droga delocalizzato, con ore di appostamento ed un lavoro certosino.
Sono stati i Carabinieri della Stazione di Bitonto, col coordinamento della Compagnia di Modugno, a intuire che il gruppo del 34enne Giuseppe Digiacomantonio, alias «Giuseppe Cipriano», si era riorganizzato dopo lo scontro a fuoco del 30 dicembre 2017, quando nella pioggia di proiettili fu colpita per errore l'84enne Anna Rosa Tarantino, riconosciuta una vittima innocente di mafia. E aveva diversificato la propria offerta sul mercato al dettaglio degli stupefacenti, delocalizzandola.
In altre parole, ha rivisto la logistica per preservare gli affari o, quantomeno, ridurre i danni spostandosi di pochi chilometri per sfuggire agli incisivi controlli delle forze dell'ordine. Esigenze d'impresa. E questo ha significato cercare nuove strade - di qui la scelta di Palo del Colle -, nuovi modi e nuove alleanze. L'attività, però, non è sfuggita ai militari che hanno documentato, con intercettazioni, pedinamenti, testimonianze di cinque collaboratori di giustizia e sequestri, l'attività illecita.
L'indagine, ieri all'alba, ha portato all'arresto di 19 persone - 32 quelle indagate -, tutte ritenute appartenenti al sodalizio dedito al traffico di sostanze stupefacenti, su misura del giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Bari, Anna Perrelli, che ha accolto la tesi accusatoria dei pubblici ministeri dell'Antimafia, Grazia Errede e Giuseppe Dentamaro. In carcere sono finiti pure i due fedelissimi di Digiacomantonio: il 28enne Cosmo Damiano Cassano e il 50enne Michele Cozzella.
Il 25enne Luigi Cuzzi era, invece, uomo di vertice del sodalizio sulla piazza di Palo del Colle. Gli altri coinvolti erano addetti alla preparazione, all'occultamento e al rifornimento dello stupefacente per i pusher in strada. L'indagine, da agosto 2019 sino a febbraio 2020 ha consentito di far luce sulla radicata associazione per delinquere dedita al narcotraffico, operante sotto il comando dei Cipriano, egemone a Bitonto, con ramificazioni a Palo del Colle, ma anche a Bitetto e Noicattaro.
Nel corso dell'operazione sono stati sequestrati ingenti quantitativi di sostanze stupefacenti per un complessivo pari all'incirca a 18 chilogrammi, tra hashish (8), cocaina (1,5), eroina (6), marijuana (2), nonché circa 175mila euro in soldi contanti, di denunciare due persone e segnalare alla Prefettura di Bari dieci assuntori.
Sono stati i Carabinieri della Stazione di Bitonto, col coordinamento della Compagnia di Modugno, a intuire che il gruppo del 34enne Giuseppe Digiacomantonio, alias «Giuseppe Cipriano», si era riorganizzato dopo lo scontro a fuoco del 30 dicembre 2017, quando nella pioggia di proiettili fu colpita per errore l'84enne Anna Rosa Tarantino, riconosciuta una vittima innocente di mafia. E aveva diversificato la propria offerta sul mercato al dettaglio degli stupefacenti, delocalizzandola.
In altre parole, ha rivisto la logistica per preservare gli affari o, quantomeno, ridurre i danni spostandosi di pochi chilometri per sfuggire agli incisivi controlli delle forze dell'ordine. Esigenze d'impresa. E questo ha significato cercare nuove strade - di qui la scelta di Palo del Colle -, nuovi modi e nuove alleanze. L'attività, però, non è sfuggita ai militari che hanno documentato, con intercettazioni, pedinamenti, testimonianze di cinque collaboratori di giustizia e sequestri, l'attività illecita.
L'indagine, ieri all'alba, ha portato all'arresto di 19 persone - 32 quelle indagate -, tutte ritenute appartenenti al sodalizio dedito al traffico di sostanze stupefacenti, su misura del giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Bari, Anna Perrelli, che ha accolto la tesi accusatoria dei pubblici ministeri dell'Antimafia, Grazia Errede e Giuseppe Dentamaro. In carcere sono finiti pure i due fedelissimi di Digiacomantonio: il 28enne Cosmo Damiano Cassano e il 50enne Michele Cozzella.
Il 25enne Luigi Cuzzi era, invece, uomo di vertice del sodalizio sulla piazza di Palo del Colle. Gli altri coinvolti erano addetti alla preparazione, all'occultamento e al rifornimento dello stupefacente per i pusher in strada. L'indagine, da agosto 2019 sino a febbraio 2020 ha consentito di far luce sulla radicata associazione per delinquere dedita al narcotraffico, operante sotto il comando dei Cipriano, egemone a Bitonto, con ramificazioni a Palo del Colle, ma anche a Bitetto e Noicattaro.
Nel corso dell'operazione sono stati sequestrati ingenti quantitativi di sostanze stupefacenti per un complessivo pari all'incirca a 18 chilogrammi, tra hashish (8), cocaina (1,5), eroina (6), marijuana (2), nonché circa 175mila euro in soldi contanti, di denunciare due persone e segnalare alla Prefettura di Bari dieci assuntori.