I ponteggi del Comune bloccano due attività su Corso Vittorio Emanuele
Le strutture installate per i lavori ad un edificio impediscono l'accesso e l'apertura delle porte di ingresso
martedì 27 aprile 2021
8.21
Sono cominciati a Bitonto i lavori di messa in sicurezza dei balconi che si affacciano su Corso Vittorio Emanuele, da tempo pericolanti, appartenenti allo storico palazzo che fu sede della Democrazia Cristiana e più tardi della Cooperativa Auxilium. Lavori che però stanno creando non pochi disagi ad alcune attività dello stabile, visto che i ponteggi per i lavori sono troppo a ridosso degli ingressi e impediscono di aprire completamente le ante dell'unica porta di accesso. Una situazione diventata ancora più complicata a causa del vento e dell'impossibilità di ancorarle in qualche modo, che ha costretto i gestori a restare, in pratica, barricata nei locali chiusi.
Le due attività in questione sono il Barbiere del Corso e Lauta Assicurazioni: entrambi i titolari hanno cercato di parlare dapprima con il capocantiere, successivamente con il geometra del Comune «il sig. Sivo ci ha detto di avere pazienza, per due o tre mesi. Ci rendiamo conto l'indispensabilità di questi lavori, il balcone sopra la mia attività cadeva a pezzi, ma come posso lavorare se non posso neanche aprire la porta? - ha dichiarato Antonella Lauta, agente assicurativa - sarebbe bastato l'allargamento del ponteggio di mezzo metro in più per consentirci di lavorare senza disagi, considerato che ne abbiamo già affrontati tantissimi in questo anno e mezzo. Tra l'altro vorrei ricordare al Comune che noi paghiamo l'affitto per questi locali, sarebbe ora di mettere in sicurezza anche l'interno».
A complicare ulteriormente la situazione l'apposizione di un nastro bianco e rosso che inibisce il passaggio della clientela, penalizzando in particolare il barbiere Vincenzo Vacca, nel suo primo giorno di zona arancione «ho dovuto aspettare cinque settimane per poter lavorare e il primo giorno ho dovuto persino convincere i prenotati che potevano entrare nel locale. Non c'è nessuna segnaletica che indirizzi i pedoni nell'attraversamento e nel transito del marciapiede. I lavori sono indubbiamente fondamentali, ma non vorrei che questi tre mesi si trasformassero in anni. Del resto, dal mio locale posso accedere anche all'interno dell'atrio del palazzo, c'è un'impalcatura puntellata da ben 9 anni».
Le due attività in questione sono il Barbiere del Corso e Lauta Assicurazioni: entrambi i titolari hanno cercato di parlare dapprima con il capocantiere, successivamente con il geometra del Comune «il sig. Sivo ci ha detto di avere pazienza, per due o tre mesi. Ci rendiamo conto l'indispensabilità di questi lavori, il balcone sopra la mia attività cadeva a pezzi, ma come posso lavorare se non posso neanche aprire la porta? - ha dichiarato Antonella Lauta, agente assicurativa - sarebbe bastato l'allargamento del ponteggio di mezzo metro in più per consentirci di lavorare senza disagi, considerato che ne abbiamo già affrontati tantissimi in questo anno e mezzo. Tra l'altro vorrei ricordare al Comune che noi paghiamo l'affitto per questi locali, sarebbe ora di mettere in sicurezza anche l'interno».
A complicare ulteriormente la situazione l'apposizione di un nastro bianco e rosso che inibisce il passaggio della clientela, penalizzando in particolare il barbiere Vincenzo Vacca, nel suo primo giorno di zona arancione «ho dovuto aspettare cinque settimane per poter lavorare e il primo giorno ho dovuto persino convincere i prenotati che potevano entrare nel locale. Non c'è nessuna segnaletica che indirizzi i pedoni nell'attraversamento e nel transito del marciapiede. I lavori sono indubbiamente fondamentali, ma non vorrei che questi tre mesi si trasformassero in anni. Del resto, dal mio locale posso accedere anche all'interno dell'atrio del palazzo, c'è un'impalcatura puntellata da ben 9 anni».