Porta a porta, paraplegico chiede di utilizzare solo le buste. Nessuno gli risponde
Dopo un ping-pong improduttivo tra Istituzioni e Sanb, situazione risolta dal sindaco in persona
mercoledì 11 maggio 2022
Il servizio di raccolta differenziata porta a porta è cominciato due giorni fa, il 9 maggio 2022. Molti appaiono refrattari al cambiamento e ripensano con nostalgia ai cassonetti per strada, tanti altri si stanno impegnando affinché funzioni.
Tra questa schiera di cittadini c'è anche Enzo Cardiello, il quale avrebbe tanto voluto cominciare la raccolta differenziata lunedì scorso, ma la sua disabilità glielo ha impedito. Infatti Enzo è paraplegico, vive da solo ed è in sedia a rotelle, in seguito ad un incidente avvenuto nel 2006. Ha chiesto di utilizzare unicamente le buste, ha contattato prima la SANB e poi il Comune, ma nessuno ha dato seguito alla sua richiesta, fin quando il sindaco Michele Abbaticchio, informato da BitontoViva, si è fatto carico della problematica e lo ha autorizzato.
«Io sono un maniaco della differenziata e sono stato molto felice di sapere che anche la mia città avrebbe presto adottato questa nuova modalità di recupero rifiuti. Però io non posso utilizzare i mastelli» ha dichiarato Enzo a BitontoViva.
I mastelli, distribuiti dalla SANB, occupano troppo spazio e impediscono ad Enzo di potersi muovere in maniera agevole dentro casa e in più, a causa della sua disabilità, è impossibilitato ad esporli per strada. Così, lui stesso si è fatto carico della problematica e seguendo l'iter proposto dalla campagna di comunicazione ha contattato all'inizio di marzo dapprima RespiraBitonto, poi il servizio assistenza della SANB su Whatapp per chiedere di poter utilizzare solamente i sacchetti, molto più agevoli, ma non ha ricevuto risposta. Successivamente, si è recato in Comune, ha parlato prima con la funzionaria De Astis e poi con l'ingegner Paolo Dellorusso, il quale, ha avviato uno scambio mail con la SANB.
Questo carteggio si è concluso in maniera irrisoria il 22 aprile con questa risposta della SANB: «Non rientrano nei servizi affidatici dal Comune ausili o altre misure per ovviare alle difficoltà da lei segnalateci. Per altro verso, ci permetta di osservare che le limitazioni addotte, certamente meritevoli di ogni attenzione, non sono pertinenti in maniera specifica ed esclusiva al solo conferimento dei rifiuti ma afferiscono più genericamente all'esecuzione di tutta una serie di incombenze quotidiane per le quali potrà ricorrere alle misure di sostegno e di accompagnamento previste dalla normativa vigente, nonché ai servizi sociali».
«Leggendo questa risposta mi sono davvero sentito discriminato - ci ha confidato sconfortato Cardiello -. Non bastano i ristoranti non a norma, non sono sufficienti i barbari che parcheggiano dinnanzi alle rampe dei disabili, non bastano i marciapiedi inaccessibili, adesso non potrò neppure buttare l'immondizia da solo. Conosco tante altre persone nella mia situazione, si fanno aiutare dai propri conviventi. Io non ho intenzione di chiedere aiuto a nessuno, buttare l'immondizia è una cosa che ho sempre fatto da solo. Io devo poter fare le stesse cose che fanno gli altri. Del resto, ha aggiunto - paghiamo un'azienda che deve prevedere questi casi specifici, e non parlo solo di disabilità, ma anche di anziani che non riescono a portare mastelli che pesano 6kg in maniera disinvolta, potrebbero cadere e farsi male. In altri Comuni ci sono dei servizi specifici per queste tipologie di persone», ha affermato esasperato Enzo.
Effettivamente, in Italia alcuni Comuni hanno previsto il ritiro a domicilio per gli anziani e i disabili che ne fanno richiesta, come il Comune di Torino, il Comune di Genova ma anche in Comuni più piccoli, come il Comune di Bisceglie, il Comune di Tremestieri Etneo, il Comune di Sant'Antonio Abate. Questo potrebbe essere un ottimo suggerimento per ampliare e migliorare il servizio offerto dalla SANB.
«Dopo quella risposta della SANB, ho riprovato a contattare indignato il Comune, ma nessuno ha cercato di risolvere la problematica. La raccolta differenziata è cominciata e io non so come gettare i miei rifiuti», ci aveva detto solo qualche ora fa.
Il ping-pong improduttivo tra Comune e l'azienda appaltataria del servizio si è poi risolto definitivamente quando Enzo ha contattato noi di BitontoViva. Abbiamo quindi immediatamente chiesto al sindaco Michele Abbaticchio di farsi carico di questa situazione incresciosa, il quale ha autorizzato Enzo all'esposizione delle sole buste con apposita etichetta, in modo tale da salvaguardare la sua incolumità.
Tra questa schiera di cittadini c'è anche Enzo Cardiello, il quale avrebbe tanto voluto cominciare la raccolta differenziata lunedì scorso, ma la sua disabilità glielo ha impedito. Infatti Enzo è paraplegico, vive da solo ed è in sedia a rotelle, in seguito ad un incidente avvenuto nel 2006. Ha chiesto di utilizzare unicamente le buste, ha contattato prima la SANB e poi il Comune, ma nessuno ha dato seguito alla sua richiesta, fin quando il sindaco Michele Abbaticchio, informato da BitontoViva, si è fatto carico della problematica e lo ha autorizzato.
«Io sono un maniaco della differenziata e sono stato molto felice di sapere che anche la mia città avrebbe presto adottato questa nuova modalità di recupero rifiuti. Però io non posso utilizzare i mastelli» ha dichiarato Enzo a BitontoViva.
I mastelli, distribuiti dalla SANB, occupano troppo spazio e impediscono ad Enzo di potersi muovere in maniera agevole dentro casa e in più, a causa della sua disabilità, è impossibilitato ad esporli per strada. Così, lui stesso si è fatto carico della problematica e seguendo l'iter proposto dalla campagna di comunicazione ha contattato all'inizio di marzo dapprima RespiraBitonto, poi il servizio assistenza della SANB su Whatapp per chiedere di poter utilizzare solamente i sacchetti, molto più agevoli, ma non ha ricevuto risposta. Successivamente, si è recato in Comune, ha parlato prima con la funzionaria De Astis e poi con l'ingegner Paolo Dellorusso, il quale, ha avviato uno scambio mail con la SANB.
Questo carteggio si è concluso in maniera irrisoria il 22 aprile con questa risposta della SANB: «Non rientrano nei servizi affidatici dal Comune ausili o altre misure per ovviare alle difficoltà da lei segnalateci. Per altro verso, ci permetta di osservare che le limitazioni addotte, certamente meritevoli di ogni attenzione, non sono pertinenti in maniera specifica ed esclusiva al solo conferimento dei rifiuti ma afferiscono più genericamente all'esecuzione di tutta una serie di incombenze quotidiane per le quali potrà ricorrere alle misure di sostegno e di accompagnamento previste dalla normativa vigente, nonché ai servizi sociali».
«Leggendo questa risposta mi sono davvero sentito discriminato - ci ha confidato sconfortato Cardiello -. Non bastano i ristoranti non a norma, non sono sufficienti i barbari che parcheggiano dinnanzi alle rampe dei disabili, non bastano i marciapiedi inaccessibili, adesso non potrò neppure buttare l'immondizia da solo. Conosco tante altre persone nella mia situazione, si fanno aiutare dai propri conviventi. Io non ho intenzione di chiedere aiuto a nessuno, buttare l'immondizia è una cosa che ho sempre fatto da solo. Io devo poter fare le stesse cose che fanno gli altri. Del resto, ha aggiunto - paghiamo un'azienda che deve prevedere questi casi specifici, e non parlo solo di disabilità, ma anche di anziani che non riescono a portare mastelli che pesano 6kg in maniera disinvolta, potrebbero cadere e farsi male. In altri Comuni ci sono dei servizi specifici per queste tipologie di persone», ha affermato esasperato Enzo.
Effettivamente, in Italia alcuni Comuni hanno previsto il ritiro a domicilio per gli anziani e i disabili che ne fanno richiesta, come il Comune di Torino, il Comune di Genova ma anche in Comuni più piccoli, come il Comune di Bisceglie, il Comune di Tremestieri Etneo, il Comune di Sant'Antonio Abate. Questo potrebbe essere un ottimo suggerimento per ampliare e migliorare il servizio offerto dalla SANB.
«Dopo quella risposta della SANB, ho riprovato a contattare indignato il Comune, ma nessuno ha cercato di risolvere la problematica. La raccolta differenziata è cominciata e io non so come gettare i miei rifiuti», ci aveva detto solo qualche ora fa.
Il ping-pong improduttivo tra Comune e l'azienda appaltataria del servizio si è poi risolto definitivamente quando Enzo ha contattato noi di BitontoViva. Abbiamo quindi immediatamente chiesto al sindaco Michele Abbaticchio di farsi carico di questa situazione incresciosa, il quale ha autorizzato Enzo all'esposizione delle sole buste con apposita etichetta, in modo tale da salvaguardare la sua incolumità.