Preghiera, meditazione e fascino nella Processione dei Misteri

Il solenne corteo sfila all'alba del Venerdì Santo

venerdì 14 aprile 2017 10.55
Con il Venerdì Santo si entra nel pieno delle celebrazioni pasquali bitontine, nella più attesa delle giornate del Triduo, la più sentita, la più partecipata. La giornata inizia presto per i bitontini più devoti, con la solenne Processione dei Misteri, curata dall'Arciconfraternita di Maria Santissima del Rosario. All'alba il corteo, partendo dalla quattrocentesca chiesa di San Domenico, percorre le strade della città, per un momento di commemorazione, meditazione e compianto collettivo che si estende per tutta la mattinata. A sfilare sono ben otto statue, rappresentanti i misteri dolorosi del Rosario: Gesù nell'orto, Gesù alla colonna, Gesù alla canna, Gesù con la croce, Crocifissione, Pietà, Cristo deposto, Addolorata. Alla processione partecipano le confraternite del Santissimo Rosario, di Sant'Antonio e del Santissimo Crocifisso. Le statue, i devoti e i confratelli sono accompagnati dalla banda musicale cittadina, impegnata nell'esecuzione di marce funebri di Pasquale La Rotella, Davide Delle Cese, Michele Carelli e Biagio Abbate, maestri della musica bitontina.
La Processione dei Misteri conserva lo stesso, immutato fascino da più di trecento anni. Le origini dell'evocativo corteo, infatti, risalgono al 1714, quando l'artista andriese Gaetano Frisardi ricevette l'incarico di confezionare le cinque statue rappresentanti i Misteri. Dal 1721, poi, furono aggiunte le statue del Cristo morto e dell'Addolorata, e solo dal 2007 sfila anche la Pietà. Fino al 1768 la solenne processione si svolgeva la sera del giovedì santo; dal 1835, per effetto del real decreto di Ferdinando IV, il corteo fu spostato alla mattina del venerdì fino al 1957, quando venne spostato al pomeriggio del sabato santo. Dal 2007, infine, la processione si svolge nella notte tra il giovedì e il venerdì santo.
Fascino storico, viva partecipazione popolare e profondo sentimento religioso animano da secoli questo importante appuntamento della Settimana Santa che, oggi come ieri, rappresenta un fondamentale momento di aggregazione e meditazione comunitaria per rinsaldare i legami con la propria storia e le proprie tradizioni.