Presentato il Biciplan metropolitano
Nella ciclovia delle Lame inserita anche Bitonto
venerdì 21 aprile 2017
19.30
È stato presentato ai sindaci e ai tecnici dei 41 Comuni dell'Area metropolitana di Bari il Biciplan metropolitano, lo strumento di programmazione per la mobilità sostenibile, frutto del lavoro di co-progettazione avviato in questi mesi dalla Città metropolitana con tutti i Comuni del territorio e che si concluderà con l'adozione da parte del Consiglio metropolitano.
Il Biciplan prevede una rete di percorsi ciclabili di oltre 400 chilometri che si sviluppa in ambito urbano ed extraurbano e si integra con le pianificazioni di mobilità sostenibile a livello regionale, nazionale ed europeo.
Il Biciplan comprende numerosi itinerari che si snodano nei territori di tutti i Comuni creando interconnessioni sostenibili tra il sistema delle coste e quello murgiano.
Nell'ambito del Patto per lo sviluppo della Città metropolitana di Bari sono state individuate tre reti di ciclovie, già finanziate per 27 milioni di euro. Questi percorsi ciclopedonali si svilupperanno prevalentemente su strade comunali secondarie, vicinali, interpoderali e sentieri: ciclovia adriatica e della Conca barese, ciclovia della Lame e ciclovia dell'Alta Murgia.
Sviluppare un percorso di mobilità sostenibile che attraversi l'intera terra di Bari è uno degli asset strategici su cui abbiamo scelto di investire insieme ai 40 sindaci dell'area metropolitana - spiega il sindaco di Bari e della Città metropolitana Decaro -. Ancora una volta abbiamo scelto il metodo della co-pianificazione per progettare il futuro dei nostri territori, a partire dalle esigenze dei Comuni. È un lavoro che sicuramente ha richiesto più tempo: abbiamo prima raccolto tutte le proposte e poi le abbiamo integrate in un unico documento di programmazione. Siamo certi che il risultato ottenuto rappresenterà un maggior valore per lo sviluppo e la promozione dei singoli territori. In questo modo, siamo riusciti a concretizzare una pianificazione omogenea e completa per offrire agli utenti finali percorsi integrati. Credo che la redazione di un biciplan metropolitano, che consta di oltre 400 km di piste ciclabili, rappresenti una delle punte di avanzamento più alte che la Città metropolitana è stata in grado di produrre nella programmazione degli investimenti strategici, sia dal punto di vista infrastrutturale sia sul fronte dei nuovi trend del turismo e della qualità della vita. Ho anche richiesto all'Assessorato ai trasporti della Regione, in virtù della sensibilità dimostrata su mobilità sostenibile e pianificazione di area vasta, di attivare un tavolo di confronto per condividere la migliore metodologia di lavoro che tenga conto dello sforzo dei singoli Comuni di dotarsi del "Masterplan metropolitano".
Lestensione complessiva delle tre ciclovie è di circa 430 km così suddivisi:
A. Ciclovia adriatica e della conca barese: con un'estensione di 125.658 metri intende valorizzare le tre lame (Balice, S. Giorgio e Giotta) attraverso la creazioni di percorsi ciclabili nonché attrezzare il circuito di collegamento tra i comuni di Valenzano, Capurso e Cellamare lungo il quale insistono beni di rilevanza culturale, storica e religiosa e avanzate realtà scientifiche quale il Parco di Tecnopolis in contrada Pacifico. Inoltre, valorizza il percorso ciclabile intercomunale tra i comuni di Polignano a Mare, Monopoli, Mola di Bari, Conversano e Rutigliano teso a valorizzare le coste, i centri abitati, larea archeologica di Madonna delle Grottole e S. Vito.
B. Ciclovia delle Lame: con un'estensione di 194.054 metri punta a creare un sistema di mobilità alternativa e sostenibile, a basso impatto ambientale, in grado di collegare e far dialogare tra loro la costa e l'entroterra, il mare con i boschi e le foreste dell'Alta Murgia. La ciclovia prevede una rete di percorsi ciclo-pedonali che collegano l'aeroporto di Bari Palese con il mare (Giovinazzo) passando per Bitonto, con l'area della conca barese (Modugno, Bitetto e Bitritto) sino a giungere alla foresta di Mercadante (Cassano delle Murge), alle ciclovie di Giano e ai boschi di querce nel territorio di Acquaviva delle Fonti.
C. Ciclovia dell'Alta murgia: con un' estensione complessiva di 108.417 metri, di cui 20.005 m già previsti nel percorso Eurovelo 5, (tratto compreso tra Gravina in Puglia e Masseria Iesce in agro di Altamura) connette la masseria Iesce in Agro di Altamura con Castel del Monte, agganciando, lungo in tracciato i percorsi ciclabili dei comuni di Gioia del Colle, Santeramo in Colle, Altamura, Gravina in Puglia e Poggiorsini. Particolare attenzione è posta al collegamento con la Cava dei Dinosauri che a sua volta sarà collegata con Matera nell'ambito dell'accordo di programma sottoscritto tra la Regione Puglia, il Parco dell'Alta Murgia, la Città Metropolitana di Bari ed i Comuni di Gravina in Puglia, Altamura e Matera. Il percorso interseca la ciclabile esistente di collegamento tra il Comune di Santeramo in Colle ed il Pulo di Altamura nonché le esistenti ciclovie del Parco dell'Alta Murgia in prossimità di Castel del Monte. Il percorso, infine, mira a valorizzare i regi tratturi.
Il Biciplan prevede una rete di percorsi ciclabili di oltre 400 chilometri che si sviluppa in ambito urbano ed extraurbano e si integra con le pianificazioni di mobilità sostenibile a livello regionale, nazionale ed europeo.
Il Biciplan comprende numerosi itinerari che si snodano nei territori di tutti i Comuni creando interconnessioni sostenibili tra il sistema delle coste e quello murgiano.
Nell'ambito del Patto per lo sviluppo della Città metropolitana di Bari sono state individuate tre reti di ciclovie, già finanziate per 27 milioni di euro. Questi percorsi ciclopedonali si svilupperanno prevalentemente su strade comunali secondarie, vicinali, interpoderali e sentieri: ciclovia adriatica e della Conca barese, ciclovia della Lame e ciclovia dell'Alta Murgia.
Sviluppare un percorso di mobilità sostenibile che attraversi l'intera terra di Bari è uno degli asset strategici su cui abbiamo scelto di investire insieme ai 40 sindaci dell'area metropolitana - spiega il sindaco di Bari e della Città metropolitana Decaro -. Ancora una volta abbiamo scelto il metodo della co-pianificazione per progettare il futuro dei nostri territori, a partire dalle esigenze dei Comuni. È un lavoro che sicuramente ha richiesto più tempo: abbiamo prima raccolto tutte le proposte e poi le abbiamo integrate in un unico documento di programmazione. Siamo certi che il risultato ottenuto rappresenterà un maggior valore per lo sviluppo e la promozione dei singoli territori. In questo modo, siamo riusciti a concretizzare una pianificazione omogenea e completa per offrire agli utenti finali percorsi integrati. Credo che la redazione di un biciplan metropolitano, che consta di oltre 400 km di piste ciclabili, rappresenti una delle punte di avanzamento più alte che la Città metropolitana è stata in grado di produrre nella programmazione degli investimenti strategici, sia dal punto di vista infrastrutturale sia sul fronte dei nuovi trend del turismo e della qualità della vita. Ho anche richiesto all'Assessorato ai trasporti della Regione, in virtù della sensibilità dimostrata su mobilità sostenibile e pianificazione di area vasta, di attivare un tavolo di confronto per condividere la migliore metodologia di lavoro che tenga conto dello sforzo dei singoli Comuni di dotarsi del "Masterplan metropolitano".
Lestensione complessiva delle tre ciclovie è di circa 430 km così suddivisi:
A. Ciclovia adriatica e della conca barese: con un'estensione di 125.658 metri intende valorizzare le tre lame (Balice, S. Giorgio e Giotta) attraverso la creazioni di percorsi ciclabili nonché attrezzare il circuito di collegamento tra i comuni di Valenzano, Capurso e Cellamare lungo il quale insistono beni di rilevanza culturale, storica e religiosa e avanzate realtà scientifiche quale il Parco di Tecnopolis in contrada Pacifico. Inoltre, valorizza il percorso ciclabile intercomunale tra i comuni di Polignano a Mare, Monopoli, Mola di Bari, Conversano e Rutigliano teso a valorizzare le coste, i centri abitati, larea archeologica di Madonna delle Grottole e S. Vito.
B. Ciclovia delle Lame: con un'estensione di 194.054 metri punta a creare un sistema di mobilità alternativa e sostenibile, a basso impatto ambientale, in grado di collegare e far dialogare tra loro la costa e l'entroterra, il mare con i boschi e le foreste dell'Alta Murgia. La ciclovia prevede una rete di percorsi ciclo-pedonali che collegano l'aeroporto di Bari Palese con il mare (Giovinazzo) passando per Bitonto, con l'area della conca barese (Modugno, Bitetto e Bitritto) sino a giungere alla foresta di Mercadante (Cassano delle Murge), alle ciclovie di Giano e ai boschi di querce nel territorio di Acquaviva delle Fonti.
C. Ciclovia dell'Alta murgia: con un' estensione complessiva di 108.417 metri, di cui 20.005 m già previsti nel percorso Eurovelo 5, (tratto compreso tra Gravina in Puglia e Masseria Iesce in agro di Altamura) connette la masseria Iesce in Agro di Altamura con Castel del Monte, agganciando, lungo in tracciato i percorsi ciclabili dei comuni di Gioia del Colle, Santeramo in Colle, Altamura, Gravina in Puglia e Poggiorsini. Particolare attenzione è posta al collegamento con la Cava dei Dinosauri che a sua volta sarà collegata con Matera nell'ambito dell'accordo di programma sottoscritto tra la Regione Puglia, il Parco dell'Alta Murgia, la Città Metropolitana di Bari ed i Comuni di Gravina in Puglia, Altamura e Matera. Il percorso interseca la ciclabile esistente di collegamento tra il Comune di Santeramo in Colle ed il Pulo di Altamura nonché le esistenti ciclovie del Parco dell'Alta Murgia in prossimità di Castel del Monte. Il percorso, infine, mira a valorizzare i regi tratturi.