Primo consiglio comunale per l'Abbaticchio-bis
Senza sorprese l'elezione del presidente: sarà Vito Labianca
martedì 1 agosto 2017
9.44
Dopo la proclamazione della scorsa settimana i consiglieri comunali appena eletti e proclamati si ritrovano in consiglio comunale per ratificare i primi adempimenti previsti per legge: l'elezione del presidente del consiglio e dei componenti della commissione elettorale e la nomina dei capigruppo.
Nessuna sorpresa per l'individuazione del presidente della massima assise cittadina, che ha visto l'elezione di Vito Antonio Labianca, di Iniziativa Democratica. Un nome stabilito dalla maggioranza già durante le consultazioni per definire la squadra di governo e confermato ufficialmente ieri mattina. Per l'elezione è stata necessaria la terza votazione, con quorum fissato a 13: i 14 consiglieri di maggioranza presenti (assente Pasquale Castellano, di Progetto Comune, fresco sposo) hanno votato compatti il nome concordato, mentre le prime due, dove servivano i voti di 17 consiglieri su 24, sono state annullate per la scheda in bianco di quasi tutti i votanti.
Niente da fare per le richieste di Franco Scauro (PSI) e Carmela Rossiello (FI) di individuare collegialmente il nome del presidente del consiglio per evitare il «nome preconfezionato dall'alto». Vito Labianca, dal canto suo, ha assicurato che «pur essendo uomo di parte», il suo «primo dovere sará quello dell'imparzialitá, che sará la mia linea guida, per assicurare una democratica dialettica tra i consiglieri. Nessuno dovrá sentirsi privato della possibilitá di espletare al meglio il proprio incarico».
Critici per la mancanza di coinvolgimento nell'indicazione del presidente del consiglio, Lillino Sannicandro (PD) e Dino Ciminiello (M5S). «Nulla è cambiato – ha poi aggiunto il pentastellato sulla composizione della giunta - noi, sin dalla campagna elettorale, e lo abbiamo ribadito anche in consiglio, chiedevamo che a quei ruoli corrispondessero le migliori professionalità della città. Meritocrazia ed eccellenza richiesta attraverso un avviso pubblico con presentazione di candidatura. Chiaramente aderendo ad un codice etico imposto dal M5S e condividendo il programma amministrativo proposto. Ma sono visioni politiche».
«Ho voluto garantire equilibrio e governabilità – ha invece spiegato il sindaco di Bitonto, Michele Abbaticchio, comunicando la sua squadra di governo al consiglio – anche se è evidente che, oltre alle competenze specifiche e al sostegno al progetto politico, sono state premiate anche le qualità umane e anagrafiche».
Duro l'intervento di Michele Daucelli (IPC), passato all'opposizione al termine della sua esperienza amministrativa con il primo governo Abbaticchio, che ha lamentato la paralisi di governo a seguito delle sue dimissioni da assessore al Bilancio, pur augurando all'amministrazione di poter incidere positivamente sugli interessi della cittadinanza.
L'assise ha eletto anche i due sostituti di Labianca: il vicepresidente vicario è Giuseppe Santoruvo (70032 Bitonto in Movimento), mentre il vicepresidente 'semplice' è Antonella Vaccaro (PD).
Come previsto da regolamento, i partiti e i movimenti presenti in consiglio hanno dichiarato i propri capigruppo, che saranno Massimo Lacetera per La Puglia in Più, Emanuele Avellis per Riformisti Cattolici e Popolari,
Christian Farella per Direzione Bitonto, Emanuele Abbatantuono per Tra la Gente, Giuseppe Santoruvo per 70032, Marida Milo Milo per Iniziativa Democratica, Francesco Brandi per Città Democratica, Pasquale Castellano per Progetto Comune e Domenico Incantalupo di Bitonto Solidale, per quanto riguarda la maggioranza. Per i partiti di opposizione saranno invece Michele Daucelli per Insieme per la Città, Michelangelo Rucci per Governare il Futuro, Antonella Vaccaro per il Partito Democratico, Franco Scauro per il Psi, Dino Ciminiello per il M5S, e Carmela Rossiello per Forza Italia.
In chiusura il consiglio ha nominato la Commissione elettorale comunale, presieduta dal sindaco e composta da Arcangelo Putignano e Marida Milo Milo per la maggioranza, Michelangelo Rucci per l'opposizione, sostituiti, in caso di necessità, da Emanuele Avellis e Massimo Lacetera per la maggioranza e Carmela Rossiello per l'opposizione.
Nessuna sorpresa per l'individuazione del presidente della massima assise cittadina, che ha visto l'elezione di Vito Antonio Labianca, di Iniziativa Democratica. Un nome stabilito dalla maggioranza già durante le consultazioni per definire la squadra di governo e confermato ufficialmente ieri mattina. Per l'elezione è stata necessaria la terza votazione, con quorum fissato a 13: i 14 consiglieri di maggioranza presenti (assente Pasquale Castellano, di Progetto Comune, fresco sposo) hanno votato compatti il nome concordato, mentre le prime due, dove servivano i voti di 17 consiglieri su 24, sono state annullate per la scheda in bianco di quasi tutti i votanti.
Niente da fare per le richieste di Franco Scauro (PSI) e Carmela Rossiello (FI) di individuare collegialmente il nome del presidente del consiglio per evitare il «nome preconfezionato dall'alto». Vito Labianca, dal canto suo, ha assicurato che «pur essendo uomo di parte», il suo «primo dovere sará quello dell'imparzialitá, che sará la mia linea guida, per assicurare una democratica dialettica tra i consiglieri. Nessuno dovrá sentirsi privato della possibilitá di espletare al meglio il proprio incarico».
Critici per la mancanza di coinvolgimento nell'indicazione del presidente del consiglio, Lillino Sannicandro (PD) e Dino Ciminiello (M5S). «Nulla è cambiato – ha poi aggiunto il pentastellato sulla composizione della giunta - noi, sin dalla campagna elettorale, e lo abbiamo ribadito anche in consiglio, chiedevamo che a quei ruoli corrispondessero le migliori professionalità della città. Meritocrazia ed eccellenza richiesta attraverso un avviso pubblico con presentazione di candidatura. Chiaramente aderendo ad un codice etico imposto dal M5S e condividendo il programma amministrativo proposto. Ma sono visioni politiche».
«Ho voluto garantire equilibrio e governabilità – ha invece spiegato il sindaco di Bitonto, Michele Abbaticchio, comunicando la sua squadra di governo al consiglio – anche se è evidente che, oltre alle competenze specifiche e al sostegno al progetto politico, sono state premiate anche le qualità umane e anagrafiche».
Duro l'intervento di Michele Daucelli (IPC), passato all'opposizione al termine della sua esperienza amministrativa con il primo governo Abbaticchio, che ha lamentato la paralisi di governo a seguito delle sue dimissioni da assessore al Bilancio, pur augurando all'amministrazione di poter incidere positivamente sugli interessi della cittadinanza.
L'assise ha eletto anche i due sostituti di Labianca: il vicepresidente vicario è Giuseppe Santoruvo (70032 Bitonto in Movimento), mentre il vicepresidente 'semplice' è Antonella Vaccaro (PD).
Come previsto da regolamento, i partiti e i movimenti presenti in consiglio hanno dichiarato i propri capigruppo, che saranno Massimo Lacetera per La Puglia in Più, Emanuele Avellis per Riformisti Cattolici e Popolari,
Christian Farella per Direzione Bitonto, Emanuele Abbatantuono per Tra la Gente, Giuseppe Santoruvo per 70032, Marida Milo Milo per Iniziativa Democratica, Francesco Brandi per Città Democratica, Pasquale Castellano per Progetto Comune e Domenico Incantalupo di Bitonto Solidale, per quanto riguarda la maggioranza. Per i partiti di opposizione saranno invece Michele Daucelli per Insieme per la Città, Michelangelo Rucci per Governare il Futuro, Antonella Vaccaro per il Partito Democratico, Franco Scauro per il Psi, Dino Ciminiello per il M5S, e Carmela Rossiello per Forza Italia.
In chiusura il consiglio ha nominato la Commissione elettorale comunale, presieduta dal sindaco e composta da Arcangelo Putignano e Marida Milo Milo per la maggioranza, Michelangelo Rucci per l'opposizione, sostituiti, in caso di necessità, da Emanuele Avellis e Massimo Lacetera per la maggioranza e Carmela Rossiello per l'opposizione.