Progetto "NONSONOUNODIVOI", Natilla: «Antimafia sociale o redistribuzione sociale?»

Il consigliere di opposizione afferma di essere in attesa della rendicontazione delle spese sostenute

venerdì 11 ottobre 2024
«Antimafia sociale o redistribuzione sociale? Nell'espletamento della mia funzione di Consigliere comunale e di presidente della Commissione Controllo e Garanzia, in data 14 giugno scorso, ho avuto contezza dei contributi del progetto di antimafia sociale "NONSONOUNODIVOI", per una spesa complessiva di 450.000,00 euro». Scrive così, sul suo profilo social, il consigliere comunale di opposizione Franco Natilla.

Nella suo post, l'esponente della lista civica "I Riformisti - Fronte del Lavoro" elenca nel dettaglio la distribuzione delle spese: «1) Associazione Kronos euro 35.262,92; 2) AVVISO PUBBLICO (di cui l'ex Sindaco Abbaticchio è vice presidente) euro 90.169,77; 3) Città metropolitana di Bari (di cui l'ex Sindaco è stato vice sindaco) euro 36.000,00; 4) Consorzio Social Lab Bitonto euro 34.272,00; 5) Equal Time euro 13.041,00; 6) Eughenia euro 12.974,47; 7) Fondazione Opera SS. Medici euro 14.616,70 8); La Rosa blu euro 4.022,01; 9) L'Amaranto euro 8.522,50; 10) L'anatroccolo onlus euro 9.137,50; 11) Coop.OPS euro 8.566,00; 12) Cooperativa TASHIA euro 4.393,20 e 13) Comune di Bitonto 49.476,00 per un totale di euro 321.035,98».

«Questi dati, evidentemente parziali, sono stati forniti dal competente Servizio Ambito territoriale Bitonto Palo del Colle - aggiunge Natilla -. Attendo ancora di ricevere una precisa e circostanziata relazione sugli esiti delle manifestazioni organizzate, nonché la rendicontazione delle spese sostenute da ciascun beneficiario, ovvero fatture, mandati di pagamento, e relative quietanze, provvedimenti di liquidazione, dichiarazione di ultimazione della prestazione, relazione finale e certificato di regolare esecuzione della prestazione».

«Tanto al fine di comprendere quali sono stati i progetti realizzati e portati a compimento e soprattutto quali effetti sono ricaduti sulla cittadinanza con riferimento al problema delle mafie. Da ultimo, considerata la entità della spesa, è giusto che i cittadini comprendano come e perché i 450.000,00 euro sono stati spesi», conclude il consigliere comunale nel suo post.