Questione stadio, forze di opposizione: «Alle foto bisogna aggiungere i fatti»
I consiglieri di opposizione: «È una vergogna leggere che il Bitonto dovrà giocare una partita in casa in un'altra provincia»
venerdì 30 settembre 2022
09.15
È notizia recente che la gara Bitonto - Barletta, valida per la 5^ giornata del girone H di Serie D, in programma domenica 2 alle ore 15, si disputerà allo stadio "Gustavo Ventura" di Bisceglie anziché al "Città degli Ulivi" di Bitonto. La società neroverde, in una nota ufficiale, ha spiegato che «la decisione è stata assunta in virtù dell'ordinanza comunale n. 33898/22 del 01/09/22, a firma del sindaco Ricci, nella quale si comunica che per le gare casalinghe del Bitonto la capienza dello stadio "Città degli Ulivi" è limitata per motivi di ordine pubblico e sicurezza».
Pertanto, i neroverdi affronteranno uno dei derby pugliesi più attesi del girone H lontano dalla propria dimora sportiva. «È una vergogna leggere che il Bitonto Calcio dovrà giocare una partita in casa in un'altra provincia, in un'altra città, in un'altra struttura, perché il nostro stadio "Città degli Ulivi", per anni, è stato completamente abbandonato, nonostante le continue diffide del Dipartimento Interregionale (Figc-Lnd). Ad oggi, ancora non è stata bandita la gara d'appalto per i lavori di adeguamento dell'impianto sportivo così tanto sbandierati», dichiarano i consiglieri comunali Domenico Damascelli, Francesco Toscano e Carmela Rossiello (Damascelli sindaco), Onofrio Altamura (Patto Comune), Ivan Lorusso (FdI), Arcangelo Putignano e Vito Labianca (Bitonto Cambia), Francesco Natilla (I Riformisti - Fdl) e Francesco Scauro (Psi).
«Occorre assumersi le responsabilità e chi determina questo ritardo conceda la deroga, per far sì che il pubblico non sia limitato a 200 persone, come attualmente previsto, evitando così di tenere fuori tanti cittadini, ospiti e tifosi neroverdi che, da sempre, sono il dodicesimo uomo in campo. Una situazione assurda, che non rappresenta quel che è lo sport: passione, inclusione, gioia e partecipazione», riferiscono.
«Per questo motivo chiediamo al sindaco, che è anche titolare della delega allo Sport, e all'assessore ai Lavori Pubblici, non le solite promesse da marinaio, ma di bandire immediatamente la gara d'appalto e di concedere subito la deroga per l'accesso dei tifosi al "Città degli Ulivi" oltre l'attuale risicato limite dei 200 posti - proseguono i consiglieri di opposizione -. È di fondamentale importanza, inoltre, rendere ad horas agibile e potenziare le gradinate del Polisportivo 'N. Rossiello": interventi che, con un po' di impegno, si possono realizzare nell'immediato senza nascondersi dietro inutili motivazioni e utilizzando anche le nuova gradinata metallica acquistata dal Comune per la tensostruttura "Borsellino" e ora inutilizzata. Una adeguata e sensata attività politico-amministrativa consentirebbe di poter usufruire di un'altra struttura sportiva».
«La città deve sapere con chiarezza i tempi dettagliati della realizzazione dei lavori, affinché lo Stadio spalanchi nuovamente le porte a tifosi e cittadini scongiurando che si perda entusiasmo - affondano i consiglieri -. Lo meritano tutti: la società e coloro che vorrebbero solo tifare i colori neroverdi, come accade da oltre 100 anni. I primi cento giorni dall'inizio del nuovo mandato sono scaduti: alle foto sui social (per ora abbiamo visto solo quelle) adesso bisogna aggiungere i fatti».
Pertanto, i neroverdi affronteranno uno dei derby pugliesi più attesi del girone H lontano dalla propria dimora sportiva. «È una vergogna leggere che il Bitonto Calcio dovrà giocare una partita in casa in un'altra provincia, in un'altra città, in un'altra struttura, perché il nostro stadio "Città degli Ulivi", per anni, è stato completamente abbandonato, nonostante le continue diffide del Dipartimento Interregionale (Figc-Lnd). Ad oggi, ancora non è stata bandita la gara d'appalto per i lavori di adeguamento dell'impianto sportivo così tanto sbandierati», dichiarano i consiglieri comunali Domenico Damascelli, Francesco Toscano e Carmela Rossiello (Damascelli sindaco), Onofrio Altamura (Patto Comune), Ivan Lorusso (FdI), Arcangelo Putignano e Vito Labianca (Bitonto Cambia), Francesco Natilla (I Riformisti - Fdl) e Francesco Scauro (Psi).
«Occorre assumersi le responsabilità e chi determina questo ritardo conceda la deroga, per far sì che il pubblico non sia limitato a 200 persone, come attualmente previsto, evitando così di tenere fuori tanti cittadini, ospiti e tifosi neroverdi che, da sempre, sono il dodicesimo uomo in campo. Una situazione assurda, che non rappresenta quel che è lo sport: passione, inclusione, gioia e partecipazione», riferiscono.
«Per questo motivo chiediamo al sindaco, che è anche titolare della delega allo Sport, e all'assessore ai Lavori Pubblici, non le solite promesse da marinaio, ma di bandire immediatamente la gara d'appalto e di concedere subito la deroga per l'accesso dei tifosi al "Città degli Ulivi" oltre l'attuale risicato limite dei 200 posti - proseguono i consiglieri di opposizione -. È di fondamentale importanza, inoltre, rendere ad horas agibile e potenziare le gradinate del Polisportivo 'N. Rossiello": interventi che, con un po' di impegno, si possono realizzare nell'immediato senza nascondersi dietro inutili motivazioni e utilizzando anche le nuova gradinata metallica acquistata dal Comune per la tensostruttura "Borsellino" e ora inutilizzata. Una adeguata e sensata attività politico-amministrativa consentirebbe di poter usufruire di un'altra struttura sportiva».
«La città deve sapere con chiarezza i tempi dettagliati della realizzazione dei lavori, affinché lo Stadio spalanchi nuovamente le porte a tifosi e cittadini scongiurando che si perda entusiasmo - affondano i consiglieri -. Lo meritano tutti: la società e coloro che vorrebbero solo tifare i colori neroverdi, come accade da oltre 100 anni. I primi cento giorni dall'inizio del nuovo mandato sono scaduti: alle foto sui social (per ora abbiamo visto solo quelle) adesso bisogna aggiungere i fatti».