Raccolta differenziata: a Bitonto peggiorano le percentuali
Il dato scende sotto il 30% per il 2020 dopo un biennio in sostanziale equilibrio
mercoledì 10 febbraio 2021
9.42
Percentuale della raccolta differenziata in netto calo a Bitonto nel 2020, come emerge dai dati diffusi da SIT Puglia, il Sistema Informativo Territoriale che costituisce il portale ambientale della Regione.
A poche settimane dalla conclusione del 2020 è infatti già possibile tracciare un bilancio dei dati raccolti l'anno scorso e confrontarli con quelli degli anni precedenti, traendo numeri, purtroppo, negativi.
Il dato più importante riguarda certamente la percentuale di differenziata sul totale dei Rifiuti Solidi Urbani raccolti (dalla Asv, a inizio anno, e poi dalla Sanb) che scende dal 32,55% del 2019 (8.865 tonnellate) - già tra i più bassi della regione ma sostanzialmente sugli stessi livelli del 2018 - al 29,24% del 2020 (7.900 tonnellate).
Un dato che colpisce, pure per la leggera flessione anche del totale di rifiuti raccolti dai due operatori che si sono alternati durante l'anno scorso: dalle 27.234 tonnellate del 2019, alle 27mila tonnellate del 2020.
Eppure, il resoconto nel mese di gennaio era partito in vantaggio rispetto al 2019, ma è andato incontro ad alcuni evidenti picchi negativi nel corso dell'anno che ne hanno inficiato il risultato finale. In particolare il dato della differenziata è precipitato tra marzo e aprile, in pieno lockdown, ma soprattutto tra agosto e settembre. In pratica durante il passaggio di consegne tra la vecchia partecipata del comune, l'Azienda Servizi Vari e il nuovo ente totalmente pubblico, la Sevizi Ambientali Nord Barese. Un passaggio che ha fatto registrare, poi, proprio negli ultimi mesi, un sostanziale riallineamento ai dati del 2019 e che spiega, probabilmente, l'andamento dell'intero 2020, che potrebbe essere considerato, quindi, come una sorta di "anno di passaggio".
Il 2021 rappresenterà dunque il vero spartiacque fra la vecchia e la nuova gestione del ciclo dei rifiuti. In questo contesto al nuovo attore, la Sanb, non basterà migliorare i dati di chi l'ha preceduta, ma sarà costretta a stravolgere tutte le percentuali di raccolta, in particolare della differenziata. Un obiettivo che sarà possibile raggiungere però solo attraverso l'estensione della Raccolta Porta a Porta sul territorio, unico strumento per riportare i dati della differenziata in linea con quelli degli altri comuni virtuosi della regione e quindi anche con i rigidi livelli imposti dall'Europa per evitare pesanti sanzioni.
A poche settimane dalla conclusione del 2020 è infatti già possibile tracciare un bilancio dei dati raccolti l'anno scorso e confrontarli con quelli degli anni precedenti, traendo numeri, purtroppo, negativi.
Il dato più importante riguarda certamente la percentuale di differenziata sul totale dei Rifiuti Solidi Urbani raccolti (dalla Asv, a inizio anno, e poi dalla Sanb) che scende dal 32,55% del 2019 (8.865 tonnellate) - già tra i più bassi della regione ma sostanzialmente sugli stessi livelli del 2018 - al 29,24% del 2020 (7.900 tonnellate).
Un dato che colpisce, pure per la leggera flessione anche del totale di rifiuti raccolti dai due operatori che si sono alternati durante l'anno scorso: dalle 27.234 tonnellate del 2019, alle 27mila tonnellate del 2020.
Eppure, il resoconto nel mese di gennaio era partito in vantaggio rispetto al 2019, ma è andato incontro ad alcuni evidenti picchi negativi nel corso dell'anno che ne hanno inficiato il risultato finale. In particolare il dato della differenziata è precipitato tra marzo e aprile, in pieno lockdown, ma soprattutto tra agosto e settembre. In pratica durante il passaggio di consegne tra la vecchia partecipata del comune, l'Azienda Servizi Vari e il nuovo ente totalmente pubblico, la Sevizi Ambientali Nord Barese. Un passaggio che ha fatto registrare, poi, proprio negli ultimi mesi, un sostanziale riallineamento ai dati del 2019 e che spiega, probabilmente, l'andamento dell'intero 2020, che potrebbe essere considerato, quindi, come una sorta di "anno di passaggio".
Il 2021 rappresenterà dunque il vero spartiacque fra la vecchia e la nuova gestione del ciclo dei rifiuti. In questo contesto al nuovo attore, la Sanb, non basterà migliorare i dati di chi l'ha preceduta, ma sarà costretta a stravolgere tutte le percentuali di raccolta, in particolare della differenziata. Un obiettivo che sarà possibile raggiungere però solo attraverso l'estensione della Raccolta Porta a Porta sul territorio, unico strumento per riportare i dati della differenziata in linea con quelli degli altri comuni virtuosi della regione e quindi anche con i rigidi livelli imposti dall'Europa per evitare pesanti sanzioni.