Razzismo leghista a Gioia, Abbaticchio (ItC): «Alimentano lotta fra poveri»
Sconcerto fra gli amministratori di Italia in Comune: «Siamo in piena regressione culturale»
martedì 19 marzo 2019
10.49
Hanno suscitato sconcerto in tutta la città - catapultata, suo malgrado, sulle prime pagine di tutti i giornali e TG italiani - le strampalate dichiarazioni razziste del segretario della Lega di Gioia del Colle che hanno scatenato anche l'indignazione degli amministratori di Italia in Comune, Michele Abbaticchio in testa a tutti.
Per il sindaco di Bitonto, che è coordinatore regionale e vicecoordinatore nazionale di partito, ci sarebbe «un nonsoché di lombrosiana memoria nelle parole del segretario della Lega. Il partito di cui fa parte non ha fatto mai mistero di avere il suo leitmotiv nella divisione, nel cercare disperatamente di far scoppiare guerre fra poveri. Lo hanno fatto fino a dieci anni fa con la loro campagna nord contro sud, lo stanno facendo ora con un nuovo cavallo di battaglia che si scrive 'amore per la Patria' e si legge 'xenofobia'. Qualcuno dia un libro di storia al referente 'politico' di Gioia del Colle. Gli dica che le teorie per cui alcune 'razze' sono più delinquenti delle altre sono state screditate dalla scienza. Per il resto, siamo d'accordo con lui: esistono razze e razze. Esistono, ad esempio, la razza umana o le razze di 'idioti', nel senso politico del termine».
«Siamo in piena regressione culturale», ha detto senza mezzi termini Davide Carlucci, presidente provinciale Italia in Comune Bari, dinanzi alle parole del segretario della Lega che, durante l'evento di presentazione del candidato Giovanni Mastrangelo, ha parlato di alcune razze che sarebbero tendenzialmente vocate al delinquere.
«Sentir dire a un referente politico, in pieno 2019, che "i reati sono compiuti per l'80% delle volte da stranieri, magari irregolari" mi fa rabbrividire – ha aggiunto Carlucci - sapere che tutto ciò non è avvenuto dall'altra parte d'Italia, in un altro Paese, ma a pochi chilometri da noi, fa inorridire ancora maggiormente, se possibile».
«Penso ai gioiesi che, in questi giorni, saranno in un ciclone mediatico per colpa di uno solo di loro – ha rincarato la dose Giuseppe Nitti, coordinatore provinciale per Bari del partito - conosco gli abitanti di Gioia, conosco la gente del Sud. Non siamo razzisti, non siamo così superficiali. Diciamolo a gran voce perché le parole di uno non diventino, nell'immaginario collettivo, il pensiero di tutti. Noi siamo 'una razza diversa'».
Per il sindaco di Bitonto, che è coordinatore regionale e vicecoordinatore nazionale di partito, ci sarebbe «un nonsoché di lombrosiana memoria nelle parole del segretario della Lega. Il partito di cui fa parte non ha fatto mai mistero di avere il suo leitmotiv nella divisione, nel cercare disperatamente di far scoppiare guerre fra poveri. Lo hanno fatto fino a dieci anni fa con la loro campagna nord contro sud, lo stanno facendo ora con un nuovo cavallo di battaglia che si scrive 'amore per la Patria' e si legge 'xenofobia'. Qualcuno dia un libro di storia al referente 'politico' di Gioia del Colle. Gli dica che le teorie per cui alcune 'razze' sono più delinquenti delle altre sono state screditate dalla scienza. Per il resto, siamo d'accordo con lui: esistono razze e razze. Esistono, ad esempio, la razza umana o le razze di 'idioti', nel senso politico del termine».
«Siamo in piena regressione culturale», ha detto senza mezzi termini Davide Carlucci, presidente provinciale Italia in Comune Bari, dinanzi alle parole del segretario della Lega che, durante l'evento di presentazione del candidato Giovanni Mastrangelo, ha parlato di alcune razze che sarebbero tendenzialmente vocate al delinquere.
«Sentir dire a un referente politico, in pieno 2019, che "i reati sono compiuti per l'80% delle volte da stranieri, magari irregolari" mi fa rabbrividire – ha aggiunto Carlucci - sapere che tutto ciò non è avvenuto dall'altra parte d'Italia, in un altro Paese, ma a pochi chilometri da noi, fa inorridire ancora maggiormente, se possibile».
«Penso ai gioiesi che, in questi giorni, saranno in un ciclone mediatico per colpa di uno solo di loro – ha rincarato la dose Giuseppe Nitti, coordinatore provinciale per Bari del partito - conosco gli abitanti di Gioia, conosco la gente del Sud. Non siamo razzisti, non siamo così superficiali. Diciamolo a gran voce perché le parole di uno non diventino, nell'immaginario collettivo, il pensiero di tutti. Noi siamo 'una razza diversa'».