Ricci si presenta: «La nostra una coalizione per Bitonto e non contro qualcuno»
Stamattina la conferenza stampa di presentazione
sabato 23 aprile 2022
15.37
La suggestiva cornice del Sancti Nicolai Convivium ha fatto da sfondo questa mattina, 23 aprile, alla presentazione del candidato sindaco del centrosinistra unito, Francesco Paolo Ricci, avvocato stimato in città, un passato da consigliere e assessore.
Ricci sarà sostenuto da 16 liste (Partito Democratico, Azione, Centro Democratico, Clima, Iniziativa Democratica, Insieme Bitonto, Italia in Comune, Italia Viva, Laboratorio, Noi per la Comunità, Officina Partecipata, Più Bitonto, Rete Civica Italia Popolare, Sinistra Italiana, Strada Civica e Valori Sociali), i cui rappresentanti erano presenti nei pressi della Concattedrale di Santa Maria Assunta, assieme ad un nutrito gruppo di simpatizzanti e semplici cittadini.
Rino Mangini, attuale vicesindaco, ha fatto da apripista sottolineando a più riprese lo sforzo di tutte le componenti politiche di area per addivenire ad un accordo e presentarsi unite alla competizione elettorale del 12 giugno. Gli ha fatto eco Francesco Brandi, segretario cittadino del Partito Democratico, gruppo di maggioranza relativa, che ha a sua volta rimarcato come un centrosinistra unito a Bitonto non lo si vedeva da ben 25 anni.
È toccato quindi a Ricci raccontare come la sua candidatura sia scaturita da un confronto serrato e leale e come quello di Rosa Calò, espressione del gruppo abbaticchiano, non sia stato un passo indietro, ma un correre di fianco al candidato sindaco.
L'avvocato ha poi evidenziato come «la coalizione di centrosinistra sia per Bitonto e non contro qualcuno». Un gruppo di partiti, movimenti e liste civiche pronte a lottare "per" qualcosa e non a distruggere quanto di buono fatto sinora dalla componente amministrativa.
Assente Michele Abbaticchio, Ricci ha quindi dato merito all'esecutivo uscente per lo sforzo operato e dei miglioramenti attuati a Bitonto, senza mai dimenticare la necessità di una «maggiore efficienza della macchina amministrativa», quale punto ineludibile del programma di governo.
Pochi ma essenziali i temi sul tavolo di una campagna elettorale che Ricci si è augurato possa essere serena, senza attacchi personali con Domenico Damascelli, vissuta in pieno fair play, nonostante distanze e distinguo inevitabili. Sulle tematiche su cui battere ferro, Ricci è partito dai Servizi Sociali, sulla necessità di essere prossimi ai bisogni di una fetta consistente della popolazione uscita a pezzi dai due anni pandemici. Un riferimento al suo passato di assessore chiarissimo, in un campo che gli sta particolarmente a cuore.
E poi ci sono stati i passaggi su contatto con le nuove esigenze della gente, evitando che élite e interessi prevalgano sul bene comune, così come un accento importante è stato posto da Ricci sulla necessità di non «prendere solo voti dalle frazioni di Palombaio e Mariotto, ma farle diventare protagoniste» di un cambiamento necessario per migliorare ulteriormente quanto di buono fatto dall'ultima amministrazione.
Inevitabile il passaggio su attività produttive, e quindi sulla necessità di implementare l'infrastrutturazione dell'area artigianale, e sulla necessità di essere vicini al mondo dello sport locale, senza dimenticare i fondi già intercettati per il settore dalla Giunta Abbaticchio («sfido chiunque a dire "no, azzeriamo tutto"», ha rimarcato con forza Ricci).
Infine i riferimenti a sicurezza (Ricci vorrebbe unire i due consorzi di guardie campestri) e salvaguardia del territorio «sovente aggredito» da inciviltà e veri e propri reati ambientali. Guanto di sfida lanciato a Domenico Damascelli con una certezza: sarà una lotta leale, perché entrambi hanno fatto della coerenza politica un loro marchio distintivo. E Bitonto, in questo senso, può dirsi fortunata a scegliere tra idee e contenuti alternativi e limpidamente in competizione.
IL VIDEO
Noi di BitontoViva abbiamo sentito il candidato sindaco poco prima che entrasse in conferenza stampa e nel video che pubblichiamo sotto il nostro articolo c'è la risposta alla nostra domanda: quali sono i punti salienti su cui c'è necessità di impegno da parte di Francesco Paolo Ricci?
Ricci sarà sostenuto da 16 liste (Partito Democratico, Azione, Centro Democratico, Clima, Iniziativa Democratica, Insieme Bitonto, Italia in Comune, Italia Viva, Laboratorio, Noi per la Comunità, Officina Partecipata, Più Bitonto, Rete Civica Italia Popolare, Sinistra Italiana, Strada Civica e Valori Sociali), i cui rappresentanti erano presenti nei pressi della Concattedrale di Santa Maria Assunta, assieme ad un nutrito gruppo di simpatizzanti e semplici cittadini.
Rino Mangini, attuale vicesindaco, ha fatto da apripista sottolineando a più riprese lo sforzo di tutte le componenti politiche di area per addivenire ad un accordo e presentarsi unite alla competizione elettorale del 12 giugno. Gli ha fatto eco Francesco Brandi, segretario cittadino del Partito Democratico, gruppo di maggioranza relativa, che ha a sua volta rimarcato come un centrosinistra unito a Bitonto non lo si vedeva da ben 25 anni.
È toccato quindi a Ricci raccontare come la sua candidatura sia scaturita da un confronto serrato e leale e come quello di Rosa Calò, espressione del gruppo abbaticchiano, non sia stato un passo indietro, ma un correre di fianco al candidato sindaco.
L'avvocato ha poi evidenziato come «la coalizione di centrosinistra sia per Bitonto e non contro qualcuno». Un gruppo di partiti, movimenti e liste civiche pronte a lottare "per" qualcosa e non a distruggere quanto di buono fatto sinora dalla componente amministrativa.
Assente Michele Abbaticchio, Ricci ha quindi dato merito all'esecutivo uscente per lo sforzo operato e dei miglioramenti attuati a Bitonto, senza mai dimenticare la necessità di una «maggiore efficienza della macchina amministrativa», quale punto ineludibile del programma di governo.
Pochi ma essenziali i temi sul tavolo di una campagna elettorale che Ricci si è augurato possa essere serena, senza attacchi personali con Domenico Damascelli, vissuta in pieno fair play, nonostante distanze e distinguo inevitabili. Sulle tematiche su cui battere ferro, Ricci è partito dai Servizi Sociali, sulla necessità di essere prossimi ai bisogni di una fetta consistente della popolazione uscita a pezzi dai due anni pandemici. Un riferimento al suo passato di assessore chiarissimo, in un campo che gli sta particolarmente a cuore.
E poi ci sono stati i passaggi su contatto con le nuove esigenze della gente, evitando che élite e interessi prevalgano sul bene comune, così come un accento importante è stato posto da Ricci sulla necessità di non «prendere solo voti dalle frazioni di Palombaio e Mariotto, ma farle diventare protagoniste» di un cambiamento necessario per migliorare ulteriormente quanto di buono fatto dall'ultima amministrazione.
Inevitabile il passaggio su attività produttive, e quindi sulla necessità di implementare l'infrastrutturazione dell'area artigianale, e sulla necessità di essere vicini al mondo dello sport locale, senza dimenticare i fondi già intercettati per il settore dalla Giunta Abbaticchio («sfido chiunque a dire "no, azzeriamo tutto"», ha rimarcato con forza Ricci).
Infine i riferimenti a sicurezza (Ricci vorrebbe unire i due consorzi di guardie campestri) e salvaguardia del territorio «sovente aggredito» da inciviltà e veri e propri reati ambientali. Guanto di sfida lanciato a Domenico Damascelli con una certezza: sarà una lotta leale, perché entrambi hanno fatto della coerenza politica un loro marchio distintivo. E Bitonto, in questo senso, può dirsi fortunata a scegliere tra idee e contenuti alternativi e limpidamente in competizione.
IL VIDEO
Noi di BitontoViva abbiamo sentito il candidato sindaco poco prima che entrasse in conferenza stampa e nel video che pubblichiamo sotto il nostro articolo c'è la risposta alla nostra domanda: quali sono i punti salienti su cui c'è necessità di impegno da parte di Francesco Paolo Ricci?