Rifiuti abbandonati nelle campagne: «Più risorse dalla Regione per pattugliare i territori»
La proposta di Italia in Comune che chiede finanziamenti per progetti di tutela con l’impiego di Polizia Municipale, Guardie campestri e nuove risorse
venerdì 19 ottobre 2018
9.02
Finanziare, con appositi progetti, le forze di controllo del territorio già presenti - Polizia Municipale, Guardie Ecologiche e Campestri, vigilanza privata, ma anche nuove risorse – per garantire un pattugliamento capillare delle periferie e delle zone agricole contro l'abbandono dei rifiuti. È la proposta che arriva dai sindaci di Italia in Comune Puglia che hanno chiesto alla Regione interventi urgenti per quello che, a tutti gli effetti, non è più «solo un problema di carattere ambientale ma che ha i suoi risvolti anche per la salute, per il turismo, per l'economia dei comuni. Insomma, si tratta di una vera e propria emergenza sociale», come scrivono gli attivisti del nuovo partito dopo l'incontro di ieri incentrato proprio sul tema dell'abbandono dei rifiuti nelle campagne.
«Oltre a implementare gli organici di polizia municipale dei comuni – ha spiegato il sindaco di Bitonto, Michele Abbaticchio - e a prevedere un servizio di pattugliamento ad hoc per il controllo delle campagne, ai Comuni dovrebbe essere fornita la possibilità di dotarsi delle tecnologie più avanzate per reprimere il fenomeno. Penso a foto-trappole o ai droni. Attualmente le poche risorse finanziarie a disposizione degli Enti locali, unitamente a una burocrazia spesso impeditiva, certamente non aiutano».
La soluzione, allora, potrebbe essere la linea dura, come quella proposta dal sindaco di Acquaviva delle Fonti, Davide Carlucci, secondo cui «gli eco-reati vanno puniti in maniera chirurgica. La repressione è fondamentale e le sanzioni devono essere appropriate. Oltre a ciò, la nostra proposta è anche quella di attuare campagne di sensibilizzazione delle fasce di popolazione che "resistono" alla raccolta differenziata porta a porta, coinvolgendo attivamente i beneficiari del Reddito di Dignità, da impiegare, per esempio, anche come supporto alle aziende di raccolta dei rifiuti nelle attività di pulizia delle campagne».
Il sindaco di Casamassima, Giuseppe Nitti, ha invece sottolineato il controsenso di parlare di turismo rurale e ciclo-turismo, fra masserie e agriturismi del territorio con le campagne però piene di rifiuti.
Per il sindaco di Giovinazzo, Tommaso Depalma, invece, non si può continuare a «correre ai ripari. Chiediamo serie misure di vigilanza. A ciò si aggiunga che un controllo stringente andrebbe a prevenire anche altri tipi di fenomeni. Penso ai furti nelle campagne, nel periodo della raccolta delle olive».
Al termine dell'incontro, i quattro sindaci hanno simbolicamente siglato un documento, condiviso da tutti gli amministratori del partito, inoltrato al Presidente Emiliano e all'Assessore all'Ambiente, Stea.
«Oltre a implementare gli organici di polizia municipale dei comuni – ha spiegato il sindaco di Bitonto, Michele Abbaticchio - e a prevedere un servizio di pattugliamento ad hoc per il controllo delle campagne, ai Comuni dovrebbe essere fornita la possibilità di dotarsi delle tecnologie più avanzate per reprimere il fenomeno. Penso a foto-trappole o ai droni. Attualmente le poche risorse finanziarie a disposizione degli Enti locali, unitamente a una burocrazia spesso impeditiva, certamente non aiutano».
La soluzione, allora, potrebbe essere la linea dura, come quella proposta dal sindaco di Acquaviva delle Fonti, Davide Carlucci, secondo cui «gli eco-reati vanno puniti in maniera chirurgica. La repressione è fondamentale e le sanzioni devono essere appropriate. Oltre a ciò, la nostra proposta è anche quella di attuare campagne di sensibilizzazione delle fasce di popolazione che "resistono" alla raccolta differenziata porta a porta, coinvolgendo attivamente i beneficiari del Reddito di Dignità, da impiegare, per esempio, anche come supporto alle aziende di raccolta dei rifiuti nelle attività di pulizia delle campagne».
Il sindaco di Casamassima, Giuseppe Nitti, ha invece sottolineato il controsenso di parlare di turismo rurale e ciclo-turismo, fra masserie e agriturismi del territorio con le campagne però piene di rifiuti.
Per il sindaco di Giovinazzo, Tommaso Depalma, invece, non si può continuare a «correre ai ripari. Chiediamo serie misure di vigilanza. A ciò si aggiunga che un controllo stringente andrebbe a prevenire anche altri tipi di fenomeni. Penso ai furti nelle campagne, nel periodo della raccolta delle olive».
Al termine dell'incontro, i quattro sindaci hanno simbolicamente siglato un documento, condiviso da tutti gli amministratori del partito, inoltrato al Presidente Emiliano e all'Assessore all'Ambiente, Stea.