Rifondazione Comunista e Sinistra Italiana Bitonto per i lavoratori Bosch
Una nota per ribadire la necessità di un intervento delle istituzioni
venerdì 25 febbraio 2022
Di seguito riportiamo una nota di Rifondazione Comunista e Sinistra Italiana Bitonto sulla dolorosa vicenda dei 700 lavoratori dell'impianto Bosch di Modugno che saranno collocati in esubero.
«Bitonto ha il dovere di intervenire con ogni mezzo a disposizione sulla vicenda di quei 700 lavoratori della Bosch di Modugno che tra non molto saranno collocati in esubero dalla multinazionale tedesca.
Molti operai dello stabilimento sono nostri concittadini.
Notevoli saranno i costi sociali che graveranno principalmente sulle famiglie di quegli operai che perderanno il lavoro ma anche l'intera collettività ne sopporterà le conseguenze.
Lo spreco di capitale umano altamente qualificato riduce le prospettive di crescita, genera minori entrate fiscali e comporta ricadute anche sui livelli di salute e sulla spesa in protezione sociale.
Il Governo italiano sembra impegnato nel rilancio del paese con le risorse del PNRR ma è ancora miope alla soluzione della vicenda Bosch Modugno. È dal 2017 che i lavoratori hanno accettato cassa integrazione e contratti di solidarietà, fiduciosi di una riconversione dello stabilimento in analogia a quanto accaduto negli stabilimenti in Germania.
Lo hanno definito il Governo dei migliori, ma ancora non hanno distinto le imprese meritevoli di sostegni per gli investimenti innovativi, da quelle che invece dovrebbero essere penalizzate in quanto indolenti ai cambiamenti strutturali.
La sensibilizzazione dell'opinione pubblica della nostra Città deve partire dal consiglio comunale, per questo i partiti di Rifondazione Comunista e Sinistra Italiana avanzano al Sindaco la richiesta di farsi portavoce di una proposta di ordine del giorno del prossimo consesso comunale, affinché vengano individuate tutte quelle azioni o percorsi amministrativi necessari a sollecitare Regione e Governo ad un pronto intervento per scongiurare i 700 esuberi dei lavoratori Bosch dello stabilimento di Modugno».
Le segreterie congiunte di Rifondazione Comunista e Sinistra Italiana Bitonto
«Bitonto ha il dovere di intervenire con ogni mezzo a disposizione sulla vicenda di quei 700 lavoratori della Bosch di Modugno che tra non molto saranno collocati in esubero dalla multinazionale tedesca.
Molti operai dello stabilimento sono nostri concittadini.
Notevoli saranno i costi sociali che graveranno principalmente sulle famiglie di quegli operai che perderanno il lavoro ma anche l'intera collettività ne sopporterà le conseguenze.
Lo spreco di capitale umano altamente qualificato riduce le prospettive di crescita, genera minori entrate fiscali e comporta ricadute anche sui livelli di salute e sulla spesa in protezione sociale.
Il Governo italiano sembra impegnato nel rilancio del paese con le risorse del PNRR ma è ancora miope alla soluzione della vicenda Bosch Modugno. È dal 2017 che i lavoratori hanno accettato cassa integrazione e contratti di solidarietà, fiduciosi di una riconversione dello stabilimento in analogia a quanto accaduto negli stabilimenti in Germania.
Lo hanno definito il Governo dei migliori, ma ancora non hanno distinto le imprese meritevoli di sostegni per gli investimenti innovativi, da quelle che invece dovrebbero essere penalizzate in quanto indolenti ai cambiamenti strutturali.
La sensibilizzazione dell'opinione pubblica della nostra Città deve partire dal consiglio comunale, per questo i partiti di Rifondazione Comunista e Sinistra Italiana avanzano al Sindaco la richiesta di farsi portavoce di una proposta di ordine del giorno del prossimo consesso comunale, affinché vengano individuate tutte quelle azioni o percorsi amministrativi necessari a sollecitare Regione e Governo ad un pronto intervento per scongiurare i 700 esuberi dei lavoratori Bosch dello stabilimento di Modugno».
Le segreterie congiunte di Rifondazione Comunista e Sinistra Italiana Bitonto