Ripristinata a Bitonto l'assistenza per anziani e disabili
Aggiudicata la gara per l'erogazione di oltre 6mila ore di assistenza
giovedì 22 ottobre 2020
19.33
Ripartono i servizi di assistenza domiciliare integrata (ADI) e di assistenza domiciliare di tipo sociale (SAD) nei comuni di Bitonto e Palo del Colle, che fanno parte dell'omonimo Ambito territoriale.
Con il provvedimento di affidamento firmato lo scorso 9 ottobre dal responsabile dell'Ufficio di Piano, dott. Andrea Foti, si è, infatti, completata la procedura di gara aperta sul Mercato elettronico della pubblica amministrazione a febbraio 2020.
L'aggiudicazione è andata alla Auxilium Società cooperativa sociale, che tra i quattro partecipanti ha presentato l'offerta risultata migliore in termini di punteggio tecnico ed economico.
Per i due servizi è prevista l'erogazione da parte della società romana di 6.146 ore di assistenza a fronte di un compenso di poco inferiore ai 126mila euro. All'esaurimento del monte ore aggiudicato l'Ambito, in base alla disponibilità finanziaria del Piano sociale di zona, potrà prorogare il servizio.
ADI e SAD garantiscono cure domiciliari integrate di primo e secondo livello a residenti nei due comuni con problematiche di natura sociale e/o sanitaria.
Il Servizio di Assistenza Domiciliare (SAD) si rivolge, principalmente, a persone anziane che abbiano compiuto i 65 anni d'età, in condizione di disagio, in tutto o in parte non autosufficienti, erogando prestazioni socio-assistenziali (aiuto nella cura della casa, aiuto nell'igiene personale e nell'assunzione dei pasti, sostegno nella vita relazionale) che permettono la permanenza a casa dell'anziano evitando il ricovero in struttura.
Il servizio di assistenza domiciliare integrata (ADI), invece, è indirizzato, prioritariamente, a cittadini in condizioni di disabilità tali da richiedere interventi di tipo socio-assistenziale e sanitario (medico, infermieristico, riabilitativo e psicologico), che vengono forniti integrando, appunto, l'assistenza domiciliare sanitaria a cura dell'Azienda sanitaria locale e le prestazioni sociali del Comune.
Con l'attivazione dei due servizi l'Ambito territoriale sarà in grado di garantire mediamente due ore di assistenza a circa 40 utenti nei due Comuni (30 per l'assistenza domiciliare integrata e 10 per il servizio di assistenza domiciliare di tipo sociale). La gara appena conclusa - spiegano all'Ufficio di Piano - copre un numero di utenti SAD contenuto, in quanto il finanziamento è relativo ai soli cittadini, che non possono usufruire dei buoni servizio di conciliazione ed hanno comunque necessità di assistenza.
"Con grande sacrificio in termini di risorse finanziarie ed umane per il Comune - dichiara l'assessore al Welfare, Gaetano De Palma - siamo riusciti a far ripartire un servizio fondamentale per le nostre famiglie in cui sono presenti soggetti fragili. Fronteggiamo così una situazione diventata in molti casi drammatica nell'attesa che la Regione possa, si spera al più presto, mettere mano al regolamento che permetta ai soggetti erogatori di servizi socio-sanitari di accreditarsi, garantendo in tal modo il passaggio del servizio ADI al sistema dei buoni di servizio come già avviene per il SAD".
"L'auspicio - aggiunge De Palma - è che la Regione Puglia in sede di programmazione finanziaria relativa agli interventi previsti in materia di assistenza socio-sanitaria si sforzi di garantire ai Comuni la necessaria dotazione finanziaria per continuare a garantire un servizio irrinunciabile e vitale per le famiglie più fragili della nostra comunità".
Con il provvedimento di affidamento firmato lo scorso 9 ottobre dal responsabile dell'Ufficio di Piano, dott. Andrea Foti, si è, infatti, completata la procedura di gara aperta sul Mercato elettronico della pubblica amministrazione a febbraio 2020.
L'aggiudicazione è andata alla Auxilium Società cooperativa sociale, che tra i quattro partecipanti ha presentato l'offerta risultata migliore in termini di punteggio tecnico ed economico.
Per i due servizi è prevista l'erogazione da parte della società romana di 6.146 ore di assistenza a fronte di un compenso di poco inferiore ai 126mila euro. All'esaurimento del monte ore aggiudicato l'Ambito, in base alla disponibilità finanziaria del Piano sociale di zona, potrà prorogare il servizio.
ADI e SAD garantiscono cure domiciliari integrate di primo e secondo livello a residenti nei due comuni con problematiche di natura sociale e/o sanitaria.
Il Servizio di Assistenza Domiciliare (SAD) si rivolge, principalmente, a persone anziane che abbiano compiuto i 65 anni d'età, in condizione di disagio, in tutto o in parte non autosufficienti, erogando prestazioni socio-assistenziali (aiuto nella cura della casa, aiuto nell'igiene personale e nell'assunzione dei pasti, sostegno nella vita relazionale) che permettono la permanenza a casa dell'anziano evitando il ricovero in struttura.
Il servizio di assistenza domiciliare integrata (ADI), invece, è indirizzato, prioritariamente, a cittadini in condizioni di disabilità tali da richiedere interventi di tipo socio-assistenziale e sanitario (medico, infermieristico, riabilitativo e psicologico), che vengono forniti integrando, appunto, l'assistenza domiciliare sanitaria a cura dell'Azienda sanitaria locale e le prestazioni sociali del Comune.
Con l'attivazione dei due servizi l'Ambito territoriale sarà in grado di garantire mediamente due ore di assistenza a circa 40 utenti nei due Comuni (30 per l'assistenza domiciliare integrata e 10 per il servizio di assistenza domiciliare di tipo sociale). La gara appena conclusa - spiegano all'Ufficio di Piano - copre un numero di utenti SAD contenuto, in quanto il finanziamento è relativo ai soli cittadini, che non possono usufruire dei buoni servizio di conciliazione ed hanno comunque necessità di assistenza.
"Con grande sacrificio in termini di risorse finanziarie ed umane per il Comune - dichiara l'assessore al Welfare, Gaetano De Palma - siamo riusciti a far ripartire un servizio fondamentale per le nostre famiglie in cui sono presenti soggetti fragili. Fronteggiamo così una situazione diventata in molti casi drammatica nell'attesa che la Regione possa, si spera al più presto, mettere mano al regolamento che permetta ai soggetti erogatori di servizi socio-sanitari di accreditarsi, garantendo in tal modo il passaggio del servizio ADI al sistema dei buoni di servizio come già avviene per il SAD".
"L'auspicio - aggiunge De Palma - è che la Regione Puglia in sede di programmazione finanziaria relativa agli interventi previsti in materia di assistenza socio-sanitaria si sforzi di garantire ai Comuni la necessaria dotazione finanziaria per continuare a garantire un servizio irrinunciabile e vitale per le famiglie più fragili della nostra comunità".