Riqualificazione piazza Caduti: alberi a rischio espianto?
Gli ambientalisti scrivono all'assessore Bonasia: «Se necessario siano ripiantati in altre zone della città»
martedì 19 gennaio 2021
7.42
A pochi giorni dall'apertura del cantiere per la riqualificazione di piazza Caduti del Terrorismo, a Bitonto le associazioni ambientaliste si mostrano preoccupate per la sorte degli alberi attualmente presenti dopo aver esaminato i rendering della nuova piazza. Per questo hanno deciso di scrivere all'assessore al Verde Urbano, Cosimo Bonasia, per sincerarsi sulla sorte di queste piante.
Richiamando la legge italiana che impone (restando però praticamente ignorata da tutti) ai comuni la messa a dimora di un nuovo albero per ogni nascita, i volontari di VogliAmo Bitonto Pulita e dell'associazione Mowgli spiegano di aver constatato «il rischio che alcune presenze arboree, ivi presenti, non siano previste nel progetto definitivo, chiedono all'amministrazione la revisione del progetto per poter così salvaguardare gli alberi già presenti. In alternativa l'obbligo della citata legge di piantare nuovi alberi ogni anno, nel tentativo che non venga recepita all'inverso, ci induce a suggerirVi un espianto provvisorio per essere poi ricollocati in altre aree del comune. In tal senso offriamo la nostra disponibilità nell'indicare l'area più idonea con i volontari pronti ad aiutare nelle operazioni di trapianto».
«L'abbattimento degli alberi e la piantumazione di nuove specie (magari già concordate con il vivaio) contravviene all'art. 7 della legge 10/2013», scrivono gli attivisti, rimarcando «le molteplici attitudini che le alberature possiedono, dalla funzione ecologica (riduzione di inquinanti) a quella ecosistemica (habitat per specie di animali), possedendo anche una funzione socio-ricreativa (effetti benefici su malati, anziani e bambini)».
«Vi è la necessità - si legge ancora nella lettera - di salvaguardare ogni albero, data la carenza in tal senso riscontrabile nel nostro territorio urbano».
Richiamando la legge italiana che impone (restando però praticamente ignorata da tutti) ai comuni la messa a dimora di un nuovo albero per ogni nascita, i volontari di VogliAmo Bitonto Pulita e dell'associazione Mowgli spiegano di aver constatato «il rischio che alcune presenze arboree, ivi presenti, non siano previste nel progetto definitivo, chiedono all'amministrazione la revisione del progetto per poter così salvaguardare gli alberi già presenti. In alternativa l'obbligo della citata legge di piantare nuovi alberi ogni anno, nel tentativo che non venga recepita all'inverso, ci induce a suggerirVi un espianto provvisorio per essere poi ricollocati in altre aree del comune. In tal senso offriamo la nostra disponibilità nell'indicare l'area più idonea con i volontari pronti ad aiutare nelle operazioni di trapianto».
«L'abbattimento degli alberi e la piantumazione di nuove specie (magari già concordate con il vivaio) contravviene all'art. 7 della legge 10/2013», scrivono gli attivisti, rimarcando «le molteplici attitudini che le alberature possiedono, dalla funzione ecologica (riduzione di inquinanti) a quella ecosistemica (habitat per specie di animali), possedendo anche una funzione socio-ricreativa (effetti benefici su malati, anziani e bambini)».
«Vi è la necessità - si legge ancora nella lettera - di salvaguardare ogni albero, data la carenza in tal senso riscontrabile nel nostro territorio urbano».