Rischio ecologico scongiurato in contrada del Cagnano
La Polizia Municipale fa rimuovere il trasformatore a olio tossico rubato e abbandonato in campagna
giovedì 7 giugno 2018
11.42
Avrebbe potuto inquinare in maniera irreparabile la falda acquifera con decine di litri di olio tossico, ma l'intervento di un solerte cittadino e della Polizia Municipale ha scongiurato il rischio che alla periferia di Bitonto si innescasse una vera e propria bomba ecologica.
Pericolo scampato per l'ambiente in contrada del Cagnano, un'area non distante dalla Strada Provinciale 231, poco dopo l'incrocio con la Poligonale di Bitonto, dove alcuni giorni fa ignoti hanno abbandonato un trasformatore ad olio rubato da una cabina elettrica dell'Enel.
Il grosso apparecchio, raffreddato con un liquido altamente tossico, era stato lasciato dopo essere stato depredato del rame dei suoi componenti, col rischio concreto che il materiale potesse riversarsi nel terreno e da lì nella sottostante falda acquifera, con danni incalcolabili per tutta l'area, densamente coltivata anche con colture biologiche. L'apparecchio era riempito infatti di olio Askarel, soggetto a rigide norme per lo smaltimento e la decontaminazione e deve essere trattato come rifiuto tossico e pericoloso.
Su segnalazione dell'agricoltore che aveva scoperto l'apparecchio, la sezione di Polizia Ambientale della Polizia Locale di Bitonto, sotto la direzione del vice comandante Michele Perrulli, ha immediatamente allertato l'Enel, che nel giro di alcuni giorni, ha disposto la rimozione del trasformatore. Una squadra di tecnici specializzati ha spostato in sicurezza l'apparecchiatura e ha poi provveduto a bonificare l'area.
Soddisfazione anche da parte dell'Assessorato all'Ambiente del comune di Bitonto e della sezione bitontina di Legambiente che hanno seguito la vicenda e sollecitato gli interventi dell'azienda.
Pericolo scampato per l'ambiente in contrada del Cagnano, un'area non distante dalla Strada Provinciale 231, poco dopo l'incrocio con la Poligonale di Bitonto, dove alcuni giorni fa ignoti hanno abbandonato un trasformatore ad olio rubato da una cabina elettrica dell'Enel.
Il grosso apparecchio, raffreddato con un liquido altamente tossico, era stato lasciato dopo essere stato depredato del rame dei suoi componenti, col rischio concreto che il materiale potesse riversarsi nel terreno e da lì nella sottostante falda acquifera, con danni incalcolabili per tutta l'area, densamente coltivata anche con colture biologiche. L'apparecchio era riempito infatti di olio Askarel, soggetto a rigide norme per lo smaltimento e la decontaminazione e deve essere trattato come rifiuto tossico e pericoloso.
Su segnalazione dell'agricoltore che aveva scoperto l'apparecchio, la sezione di Polizia Ambientale della Polizia Locale di Bitonto, sotto la direzione del vice comandante Michele Perrulli, ha immediatamente allertato l'Enel, che nel giro di alcuni giorni, ha disposto la rimozione del trasformatore. Una squadra di tecnici specializzati ha spostato in sicurezza l'apparecchiatura e ha poi provveduto a bonificare l'area.
Soddisfazione anche da parte dell'Assessorato all'Ambiente del comune di Bitonto e della sezione bitontina di Legambiente che hanno seguito la vicenda e sollecitato gli interventi dell'azienda.