Rubata a Bitonto, ritrovata cannibalizzata a Giovinazzo
Si tratta di una Volkswagen T-Roc rinvenuta ieri sera dalle Guardie Campestri
giovedì 26 novembre 2020
10.00
Un'auto rubata a Bitonto e ritrovata cannibalizzata nell'agro di Giovinazzo. È successo nella serata di ieri, quando le Guardie Campestri, nell'ambito dei servizi di controllo del territorio rurale, hanno ispezionato alcuni fondi agricoli in località Casa Bianca, lungo la strada rurale conduce alla periferia di Bitonto.
E proprio in uno di questi, abilmente occultata tra la vegetazione circostante, gli agenti del presidente Leo Magarelli hanno rinvenuto una Volkswagen T-Roc priva del cofano, del motore, degli apparati elettronici, delle quattro portiere e degli altrettanti pneumatici. Attraverso la targa, con l'ausilio della Polizia Locale, giunta sul posto per i rilievi di legge, è stato prontamente rintracciato e allertato il proprietario dell'autovettura, risultata rubata pochi giorni fa a Bitonto.
È questo solo l'ultimo dei ritrovamenti nelle campagne di Giovinazzo di autovetture, quasi sempre modelli di valore, spogliate di varie parti. Dalla componentistica elettronica ai navigatori fino a fanali, volanti, parti di carrozzeria, pure gli pneumatici: sono vari gli obiettivi delle bande specializzate, composte da gente esperta, nel campo del racket delle auto cannibalizzate per alimentare il mercato nero dei pezzi di ricambio, che sta diventando sempre più fruttuoso.
Proprio un mese fa, in località Peragineto, era toccato ad una Ford Fiesta, il cui intero frontale era stato smontato. Lo smembramento dell'auto alimenta a livello nazionale ed internazionale il mercato illegale di pezzi di ricambio, un business i cui profitti si attestano intorno ai 20 miliardi di euro.
E proprio in uno di questi, abilmente occultata tra la vegetazione circostante, gli agenti del presidente Leo Magarelli hanno rinvenuto una Volkswagen T-Roc priva del cofano, del motore, degli apparati elettronici, delle quattro portiere e degli altrettanti pneumatici. Attraverso la targa, con l'ausilio della Polizia Locale, giunta sul posto per i rilievi di legge, è stato prontamente rintracciato e allertato il proprietario dell'autovettura, risultata rubata pochi giorni fa a Bitonto.
È questo solo l'ultimo dei ritrovamenti nelle campagne di Giovinazzo di autovetture, quasi sempre modelli di valore, spogliate di varie parti. Dalla componentistica elettronica ai navigatori fino a fanali, volanti, parti di carrozzeria, pure gli pneumatici: sono vari gli obiettivi delle bande specializzate, composte da gente esperta, nel campo del racket delle auto cannibalizzate per alimentare il mercato nero dei pezzi di ricambio, che sta diventando sempre più fruttuoso.
Proprio un mese fa, in località Peragineto, era toccato ad una Ford Fiesta, il cui intero frontale era stato smontato. Lo smembramento dell'auto alimenta a livello nazionale ed internazionale il mercato illegale di pezzi di ricambio, un business i cui profitti si attestano intorno ai 20 miliardi di euro.