Ruggiero (M5S): «Tumori in aumento a Bitonto, Bari e Modugno»
La parlamentare pronta a depositare un'interrogazione in Commissione Ambiente
lunedì 20 maggio 2019
9.19
«La situazione è allarmante e questa settimana depositerò in Commissione Ambiente un'interrogazione scritta». Ad affermarlo è la deputata Francesca Anna Ruggiero (M5S) a margine della fiaccolata in ricordo delle morti per inquinamento, organizzata dal Comitato Pro Ambiente Modugno, a cui ha partecipato lo scorso venerdì.
In mancanza di dati aggiornati la grillina si affida allo schema delle esenzioni certificate 048 dell'Osservatorio epidemiologico della Regione Puglia, che, secondo la sua lettura, riporterebbe «delle criticità per le città di Modugno, Bitonto e Bari».
«Le cifre – dice la Ruggiero – ci dicono che a Modugno, in quattro anni, dal 2012 al 2016, il numero di persone malate di tumore è aumentato del 28% circa, mentre a Bari del 23%, sempre nello stesso periodo. Ma Bitonto ha fatto di peggio: nell'arco temporale considerato, l'incremento è stato del 32,5%».
«Tutto ciò è inaccettabile – scrive ancora la deputata nella sua nota stampa – e quindi questa settimana depositerò in Commissione Ambiente un'interrogazione per chiedere quali azioni il Ministro della Salute voglia adottare nei confronti dei Sindaci dei Comuni di Bari, Modugno e Bitonto e della Regione Puglia, per verificare ed accertare il nesso causale tra l'aumento delle patologie tumorali e la compromissione del territorio, prima di rilasciare autorizzazioni per l'installazione di nuovi impianti industriali».
«Autorizzazioni» che, almeno nel comune di Bitonto, non vengono rilasciate per attività industriali considerate "a rischio" in realtà da quasi 10 anni. Da quando cioè gli uffici di Palazzo Gentile, durante il governo Valla, rilasciarono parere favorevole alla Valutazione di Impatto Ambientale per la discarica Fer.Live. Un parere favorevole poi ribaltato dallo stesso governo Valla nei mesi successivi e seguito, nel corso degli anni, da una lunga serie di pareri negativi che hanno portato, nel 2018, allo stop alla discarica dopo il ricorso del Comune, dei comitati e delle associazioni ambientaliste al TAR che ha dato ragione ai ricorrenti. Peraltro i comuni - cui è concesso di esprimere, attraverso i consigli, solo una serie di pareri non vincolanti - sono di fatto estromessi dalla possibilità di intervenire nei procedimenti autorizzativi degli impianti industriali, che sono completamente nelle mani delle regioni e, laddove previste, delle province.
«Al Ministro dell'Ambiente – continua però la Ruggiero – chiederò quali azioni voglia adottare per evitare l'ulteriore compromissione ambientale del territorio ed imporre il suo risanamento, vista l'inadempienza delle amministrazioni».
«Bisogna porre fine una volta per tutte a questi continui abusi a cui è sottoposto il nostro ambiente – conclude la deputata - sia per motivazioni etiche, che per la salvaguardia della salute di tutti».
In mancanza di dati aggiornati la grillina si affida allo schema delle esenzioni certificate 048 dell'Osservatorio epidemiologico della Regione Puglia, che, secondo la sua lettura, riporterebbe «delle criticità per le città di Modugno, Bitonto e Bari».
«Le cifre – dice la Ruggiero – ci dicono che a Modugno, in quattro anni, dal 2012 al 2016, il numero di persone malate di tumore è aumentato del 28% circa, mentre a Bari del 23%, sempre nello stesso periodo. Ma Bitonto ha fatto di peggio: nell'arco temporale considerato, l'incremento è stato del 32,5%».
«Tutto ciò è inaccettabile – scrive ancora la deputata nella sua nota stampa – e quindi questa settimana depositerò in Commissione Ambiente un'interrogazione per chiedere quali azioni il Ministro della Salute voglia adottare nei confronti dei Sindaci dei Comuni di Bari, Modugno e Bitonto e della Regione Puglia, per verificare ed accertare il nesso causale tra l'aumento delle patologie tumorali e la compromissione del territorio, prima di rilasciare autorizzazioni per l'installazione di nuovi impianti industriali».
«Autorizzazioni» che, almeno nel comune di Bitonto, non vengono rilasciate per attività industriali considerate "a rischio" in realtà da quasi 10 anni. Da quando cioè gli uffici di Palazzo Gentile, durante il governo Valla, rilasciarono parere favorevole alla Valutazione di Impatto Ambientale per la discarica Fer.Live. Un parere favorevole poi ribaltato dallo stesso governo Valla nei mesi successivi e seguito, nel corso degli anni, da una lunga serie di pareri negativi che hanno portato, nel 2018, allo stop alla discarica dopo il ricorso del Comune, dei comitati e delle associazioni ambientaliste al TAR che ha dato ragione ai ricorrenti. Peraltro i comuni - cui è concesso di esprimere, attraverso i consigli, solo una serie di pareri non vincolanti - sono di fatto estromessi dalla possibilità di intervenire nei procedimenti autorizzativi degli impianti industriali, che sono completamente nelle mani delle regioni e, laddove previste, delle province.
«Al Ministro dell'Ambiente – continua però la Ruggiero – chiederò quali azioni voglia adottare per evitare l'ulteriore compromissione ambientale del territorio ed imporre il suo risanamento, vista l'inadempienza delle amministrazioni».
«Bisogna porre fine una volta per tutte a questi continui abusi a cui è sottoposto il nostro ambiente – conclude la deputata - sia per motivazioni etiche, che per la salvaguardia della salute di tutti».