Sannicandro attacca il sindaco: "Dov'è la partecipazione?"
Dura nota sull'approvazione del DPP
giovedì 13 aprile 2017
10.32
"Dobbiamo rilevare che il Sindaco ha una visione singolare, ed anzi distorta, del concetto di partecipazione. Vi include convivi vari e rapporti con soggetti terzi, ma esclude quella istituzionale". Emanuele Sannicandro e i partiti della coalizione di centrosinistra che lo sostengono tornano sul D.P.P. che tanto ha fatto discutere
"Ultimo esempio di questo modo di fare - si legge in una nota - è la vicenda del documento preliminare programmatico del P.u.g., del quale è stato sostanzialmente impedito al Consiglio Comunale lo studio e il confronto.
Il documento è stato presentato infatti il 23.3.2017 e consegnato il giorno dopo alla terza commissione consiliare, che non ha avuto nemmeno il tempo materiale di leggere il documento, né tantomeno di confrontarsi sullo stesso, anche perché risultava del tutto carente dei grafici e delle planimetrie, ridotti ad una dimensione che li rendeva illegibbili.
Ancor peggio è andata al Consiglio Comunale, convocato dopo appena 10 giorni, nel corso del quale, senza tener conto del parere negativo della commissione competente, il documento, che era addirittura mancante delle prime 20 pagine contenenti le indicazioni normativa più importanti (non consegnate ai consiglieri) non è stato nemmeno letto in parte delle 372 pagine, come chiedevano le opposizioni.
In tale documento, in altre parole, può essere stata scritta qualsiasi cosa, atteso che ne è stato evitato l'esame. Non è un caso, peraltro, che nelle dichiarazioni della Giunta non si fa nessun riferimento sostanziale a cosa prevederebbero tali linee programmatiche
Ed invero, lo stesso è del tutto generico in ordine agli indirizzi strategici, ma soprattutto privo di un'adeguata definizione degli obiettivi da indicare ai futuri progettisti, che invece rappresenta esattamente la ragione del documento programmatico.
Preso dall'urgenza di far vedere approvato qualcosa di urbanistico in 5 anni, il Sindaco ha voluto a tutti i costi portare in Consiglio Comunale un documento carente e inidoneo all'uso.
Ma le sue esultanze sono del tutto ingiustificate anche perché il documento rappresenta comunque un mero inizio di un percorso, e potrà essere soggetto a osservazioni e variazioni che ne potranno anche cambiare radicalmente struttura e obiettivi, a maggior ragione a causa delle lacune evidenziate, con la conseguenza che si perderà più tempo successivamente.
In effetti, al termine del quinquennio, la sindacatura Abbaticchio non ha prodotto nulla in materia urbanistica, a sé avocata, se non questo documento preliminare, letto da nessuno per mancanza di tempo, approvato in tutta fretta dalla maggioranza per appuntarsi una medaglia, ma assolutamente privo, allo stato, di alcuna incidenza sulla città.
Questo è il lascito del Sindaco Abbaticchio: promesse e paroloni, ma nessun fatto concreto. O qualcuno può seriamente dire di vedere in città dei risultati sotto in tema urbanistico?"
"Ultimo esempio di questo modo di fare - si legge in una nota - è la vicenda del documento preliminare programmatico del P.u.g., del quale è stato sostanzialmente impedito al Consiglio Comunale lo studio e il confronto.
Il documento è stato presentato infatti il 23.3.2017 e consegnato il giorno dopo alla terza commissione consiliare, che non ha avuto nemmeno il tempo materiale di leggere il documento, né tantomeno di confrontarsi sullo stesso, anche perché risultava del tutto carente dei grafici e delle planimetrie, ridotti ad una dimensione che li rendeva illegibbili.
Ancor peggio è andata al Consiglio Comunale, convocato dopo appena 10 giorni, nel corso del quale, senza tener conto del parere negativo della commissione competente, il documento, che era addirittura mancante delle prime 20 pagine contenenti le indicazioni normativa più importanti (non consegnate ai consiglieri) non è stato nemmeno letto in parte delle 372 pagine, come chiedevano le opposizioni.
In tale documento, in altre parole, può essere stata scritta qualsiasi cosa, atteso che ne è stato evitato l'esame. Non è un caso, peraltro, che nelle dichiarazioni della Giunta non si fa nessun riferimento sostanziale a cosa prevederebbero tali linee programmatiche
Ed invero, lo stesso è del tutto generico in ordine agli indirizzi strategici, ma soprattutto privo di un'adeguata definizione degli obiettivi da indicare ai futuri progettisti, che invece rappresenta esattamente la ragione del documento programmatico.
Preso dall'urgenza di far vedere approvato qualcosa di urbanistico in 5 anni, il Sindaco ha voluto a tutti i costi portare in Consiglio Comunale un documento carente e inidoneo all'uso.
Ma le sue esultanze sono del tutto ingiustificate anche perché il documento rappresenta comunque un mero inizio di un percorso, e potrà essere soggetto a osservazioni e variazioni che ne potranno anche cambiare radicalmente struttura e obiettivi, a maggior ragione a causa delle lacune evidenziate, con la conseguenza che si perderà più tempo successivamente.
In effetti, al termine del quinquennio, la sindacatura Abbaticchio non ha prodotto nulla in materia urbanistica, a sé avocata, se non questo documento preliminare, letto da nessuno per mancanza di tempo, approvato in tutta fretta dalla maggioranza per appuntarsi una medaglia, ma assolutamente privo, allo stato, di alcuna incidenza sulla città.
Questo è il lascito del Sindaco Abbaticchio: promesse e paroloni, ma nessun fatto concreto. O qualcuno può seriamente dire di vedere in città dei risultati sotto in tema urbanistico?"