Sarte di Bitonto realizzano mascherine antivirus per volontari e forze dell'ordine
Beatrice e Assunta eroine moderne al servizio della comunità
domenica 15 marzo 2020
16.44
Le mascherine per ridurre il rischio di contagio sono sparite dagli scaffali? Non c'è problema: le sarte della città le cuciono a mano e le donano ai volontari e alle forze dell'ordine che ogni giorno rischiano la propria salute per mettere al sicuro i cittadini.
È accaduto in questi giorni a Bitonto dove due solerti sarte hanno deciso di non starsene a lamentarsi della situazione chiuse in casa e si sono messe all'opera per offrire strumenti utili a chi è tutti i giorni a combattere sul campo.
La sfida era stata lanciata qualche giorno fa dall'assessore al Marketing Territoriale, Rocco Rino Mangini. «I nostri agenti di Polizia Municipale sono sprovvisti di mascherine – aveva lamentato l'assessore - Non solo non ne hanno, ma, pur volendo, non le possono acquistare perchè introvabili. Penso che sia importante per loro lavorare in sicurezza, per se stessi e per i cittadini con cui entrano in contatto. Appartengono ad una di quelle categorie che non può stare a casa, anzi! Sono per strada e in ufficio quasi h24. Facciamo un appello a tutti i nostri sarti e a tutte le nostre sarte affinché possano cucire delle mascherine per i nostri vigili urbani. lo so, non saranno sicure al 100%, non saranno iper tecnologiche, ma servono a ridurre la probabilità di contagio. Sarebbe un grande gesto!».
E la risposta non si è fatta attendere: le prime 30 mascherine in tessuto cucite a mano per i vigili urbani sono state consegnate nelle scorse ore per mano della signora Beatrice Pica. Seguita a stretto giro dalla signora Assunta Palladino, che ha cucito altre decine e decine di questi indispensabili presidi per gli agenti della Polizia Locale.
«Sappiamo bene che le mascherine in stoffa non proteggono dal virus – ha precisato Mangini ringraziando l'encomiabile opera delle due sarte - ma sono comunque una piccola barriera fisica alla diffusione di goccioline. In attesa di avere le mascherine certificate (in viaggio dall'estero...sperando che possano essere sdoganate nei prossimi giorni), sono pur sempre un minimo contributo alla causa».
È accaduto in questi giorni a Bitonto dove due solerti sarte hanno deciso di non starsene a lamentarsi della situazione chiuse in casa e si sono messe all'opera per offrire strumenti utili a chi è tutti i giorni a combattere sul campo.
La sfida era stata lanciata qualche giorno fa dall'assessore al Marketing Territoriale, Rocco Rino Mangini. «I nostri agenti di Polizia Municipale sono sprovvisti di mascherine – aveva lamentato l'assessore - Non solo non ne hanno, ma, pur volendo, non le possono acquistare perchè introvabili. Penso che sia importante per loro lavorare in sicurezza, per se stessi e per i cittadini con cui entrano in contatto. Appartengono ad una di quelle categorie che non può stare a casa, anzi! Sono per strada e in ufficio quasi h24. Facciamo un appello a tutti i nostri sarti e a tutte le nostre sarte affinché possano cucire delle mascherine per i nostri vigili urbani. lo so, non saranno sicure al 100%, non saranno iper tecnologiche, ma servono a ridurre la probabilità di contagio. Sarebbe un grande gesto!».
E la risposta non si è fatta attendere: le prime 30 mascherine in tessuto cucite a mano per i vigili urbani sono state consegnate nelle scorse ore per mano della signora Beatrice Pica. Seguita a stretto giro dalla signora Assunta Palladino, che ha cucito altre decine e decine di questi indispensabili presidi per gli agenti della Polizia Locale.
«Sappiamo bene che le mascherine in stoffa non proteggono dal virus – ha precisato Mangini ringraziando l'encomiabile opera delle due sarte - ma sono comunque una piccola barriera fisica alla diffusione di goccioline. In attesa di avere le mascherine certificate (in viaggio dall'estero...sperando che possano essere sdoganate nei prossimi giorni), sono pur sempre un minimo contributo alla causa».