Scorie radioattive sulla Murgia: anche Lega, Bitonto Riformista e PSI dicono NO

«L'installazione del deposito su quei territori sia evitato»

venerdì 8 gennaio 2021 7.22
Ci sono anche le sezioni bitontine della Lega Salvini Premier, del Partito Socialista Italiano e di Bitonto Riformista a dire NO all'installazione di un deposito di stoccaggio di scorie radioattive sul territorio murgiano. Il rischio è emerso con la pubblicazione della mappa con le possibili 67 aree del territorio nazionale fra le quali si dovrà scegliere quella deputata ad accogliere il deposito nazionale in cui verranno stivati tutta una serie di materiale a medio e basso rischio radioattivo, derivanti essenzialmente dai rifiuti della medicina nucleare.

«Installare dei depositi così deleteri per un equilibrio ambientale precario come quello pugliese – scrive Emiliano Marrone, esponente della Lega - specie in alcune aree della regione, non rispetterebbe la condicio sine qua non dello sviluppo economico e industriale di un Paese moderno: l'armonia con il territorio e la salute pubblica, già messa a dura prova dal caso Ilva nel tarantino. L'accorato appello è rivolto, senza subdoli veti ideologici, a tutte le forze politiche cittadine che si riconoscono in questo messaggio di armonia ambientale e territoriale, perché chi difende l'ambiente non ha colore politico, ma solo buon senso, amor proprio e per i propri figli. Le amministrazioni di tutti i comuni pugliesi si uniscano alla voce dei cittadini e dei sindaci della Murgia barese e tarantina, ribadiscano la propria ferma opposizione al programma di stoccaggio anche a costo di un braccio di ferro con i ministeri».

Preoccupate anche le locali sezioni del Partito Socialista Italiano e del Gruppo Consiliare Bitonto Riformista che, dal loro canto, hanno accolto l'invito degli amministratori del movimento "Vogliamo Bitonto pulita", rendendosi disponibili alla partecipazione al video-incontro, in programma il prossimo 12 gennaio.
«Auspichiamo un proficuo confronto fra i partecipanti – scrivono in una nota - e ci auguriamo che, in tempi brevi, possa essere redatto un documento, completo di osservazioni tecniche, che porti le SS.AA. alla riflessione sulla possibilità di evitare l'installazione, nei territori murgiani, del "Deposito Nazionale dei Rifiuti Radioattivi", al di là di veti di carattere campanilistico».