SI Bitonto: «Senza Valutazione Ambientale il Lungolama resta sulle carte»
La denuncia degli attivisti: «Ponti, cambi di sensi di marcia e riduzione dei parcheggi andavano discussi coi cittadini»
martedì 27 ottobre 2020
11.56
L'idea di un Lungolama a Bitonto rivalutato e inserito in un sistema armonico che coinvolge anche Piazza Caduti e il Vecchio Macello è ambizioso ma manca la Valutazione Ambientale Strategica e il progetto resterà sulle carte. La denuncia arriva dalla sezione locale di Sinistra Italiana secondo cui la pubblicazione dei bandi di gara per queste opere sarebbe prematura. «Il Sindaco annuncia il via ad opere pubbliche – si legge in una nota del partito - ma i procedimenti amministrativi non sono completati! Ancora una volta siamo costretti a sollevare dubbi sugli impatti ambientali che la visione strategica personalistica del Sindaco avrà sul territorio cittadino». Il nodo della questione è il Piano Urbanistico di Mobilità Sostenibile, indispensabile per l'avvio dei lavori e che il Comune ha in effetti licenziato negli scorsi mesi, ma secondo gli attivisti di SI Bitonto, non sarebbe applicabile senza la VAS.
«Il PUMS – si spiega nel comunicato - contiene interventi impattanti dei quali non si sono studiati scenari alternativi mediante l'analisi dei benefici in termini economici ed ambientali. Interventi come il ponte su Lama Balice di collegamento tra via Modugno e via Berlinguer, i sottopassi ferroviari di via Ancona e di via Capaldi, il parcheggio interrato di piazza Marena, la riduzione dei posti auto pubblici di via Castelfidardo e via Solferino per la realizzazione di una pista ciclabile con trasformazione del doppio senso di circolazione in senso unico e il percorso esclusivo ciclo pedonale di via Chianchiarello, avrebbero dovuto essere anche condivisi e discussi con la popolazione».
«La sua visione della Città di Bitonto – chiedono al sindaco gli attivisti - deve coincidere con quella dei cittadini che hanno bisogno di opere pubbliche adeguate al territorio, poco impattanti, economicamente sostenibili e soprattutto funzionali. Dunque, un consiglio prima la VAS positiva e poi i bandi pubblici per "spendere le risorse"! Piani come PUT, PUMS, BICIPLAN e PUG servono proprio a tradurre e riportare sul territorio l'idea e la visione di una nuova Città».
«Il PUMS – si spiega nel comunicato - contiene interventi impattanti dei quali non si sono studiati scenari alternativi mediante l'analisi dei benefici in termini economici ed ambientali. Interventi come il ponte su Lama Balice di collegamento tra via Modugno e via Berlinguer, i sottopassi ferroviari di via Ancona e di via Capaldi, il parcheggio interrato di piazza Marena, la riduzione dei posti auto pubblici di via Castelfidardo e via Solferino per la realizzazione di una pista ciclabile con trasformazione del doppio senso di circolazione in senso unico e il percorso esclusivo ciclo pedonale di via Chianchiarello, avrebbero dovuto essere anche condivisi e discussi con la popolazione».
«La sua visione della Città di Bitonto – chiedono al sindaco gli attivisti - deve coincidere con quella dei cittadini che hanno bisogno di opere pubbliche adeguate al territorio, poco impattanti, economicamente sostenibili e soprattutto funzionali. Dunque, un consiglio prima la VAS positiva e poi i bandi pubblici per "spendere le risorse"! Piani come PUT, PUMS, BICIPLAN e PUG servono proprio a tradurre e riportare sul territorio l'idea e la visione di una nuova Città».